Umanità Nova, numero 34 del 31 ottobre 2004, Anno 84
Fino a quando non saranno definitivamente chiariti i retroscena del
sequestro di Indymedia (vedi UN n.32 e n.33) sicuramente continueremo
ad assistere a esercizi di fervida immaginazione.
Ultimo esempio, in ordine di tempo, l'articolo uscito sul "Secolo XIX"
il 23 ottobre scorso, nel quale viene rivelato il contenuto di
"un'informativa riservatissima inviata nei giorni scorsi dai servizi
segreti al ministero degli Esteri" che ovviamente - proprio
perché "riservatissima" – finisce direttamente sui giornali.
Secondo quanto pubblicato si apprende che a scrivere alcuni dei comunicati comparsi su siti web arabi durante il sequestro di Simona & Simona sarebbero stati due (immancabili!) "anarco insurrezionalisti" genovesi aiutati, per la traduzione, da un immigrato magrebino. Oltre al comunicato la "cellula insurrezionalista" avrebbe avuto anche intenzione di realizzare un video e avrebbe chiesto una consulenza informatica a "due tecnici di Indymedia". Sempre secondo il giornalista, i servizi considerano "ancora per molti versi misterioso" il sequestro di Indymedia.
Il 24 ottobre la notizia è stata ripresa sia dallo stesso quotidiano, che ha annunciato l'apertura di una inchiesta da parte della magistratura genovese, che da diversi altri giornali e siti web ma anche dal tg5 che l'ha presentata negli stessi termini. Lo stesso giorno, su Indymedia è invece comparsa una "rivendicazione" nella quale si sostiene che la notizia è frutto di una burla mediatica targata "Luther Blisset".
L'avventura continua...
Pepsy