Umanità Nova, numero 37 del 21 novembre 2004, Anno 84
"Se non li conoscete guardateli un minuto, li riconoscerete dal tipo di saluto..."
recitava una vecchia canzone antifascista. Ma evidentemente dell'intero
consiglio comunale di Pescina (centrosinistra) nessuno – sindaco
Toccarelli compreso – ricorda questo canto di lotta.
Molti dei personaggi che oggi popolano e dirigono l'estrema destra
radicale (da Paolo Signorelli a Pino Rauti, da Adriano Tilgher a
Roberto Fiore), provengono ed hanno un passato rilevante nella storia
delle trame nere, della politica golpista e della strategia della
tensione che ha insanguinato l'Italia nei primi anni '70. Alcuni di
essi risultano oggi come dirigenti del Fronte nazionale e compaiono, a
vario titolo, anche nell'organigramma di "La Grande Europa srl",
la società che a Pescina (AQ) vuole costruire la "Clinica del
futuro", a Tagliacozzo (AQ) un "Centro benessere con supporto
riabilitativo", e a Scurcola Marsicana (AQ) un "Centro studi per le
cellule staminali": uomini e programmi che suscitano attenzione.
Apparentemente ci troviamo di fronte ad un legittimo investimento da
parte di un impresa composta dallo stato maggiore del Fronte nazionale.
La storia diviene intrigante quando il consiglio comunale di Pescina
(centrosinistra) vota all'unanimità il possibile ingresso in una
società mista con la Grande Europa srl, sulla stampa compaiono
notizie (non smentite) che nell'affare vorrebbe entrare anche la
Diocesi e che a garantire la fidejussione di otto milioni di euro
sarebbe l'Unipol.
Una prima prova documentale viene dalla delibera n. 18, votata
all'unanimità dal consiglio comunale di Pescina il 27 luglio
2004, nella quale, tra l'altro, si delibera "1. di considerare la
proposta della soc La Grande Europa srl quale documento da condividere
nelle linee programmatiche...; 2. di dare mandato alla giunta com. per
l'elaborazione del programma e per l'espletamento di tutte le procedure
previste...; 3. di riservare al Consiglio Comunale i successivi atti di
competenza per la eventuale costituzione della società mista; 4.
di riservare all'Amministrazione Comunale la possibilità di
alienare il complesso immobiliare di palazzo Guglielmi...".
A questa delibera è seguita la n. 32 (27 settembre), in cui il
consiglio comunale decide, sempre all'unanimità, la vendita a
rate dell'immobile; 110 mila euro che saranno così versati:
20mila euro alla stipula del preliminare di vendita e il resto in
comode rate mensili di 10mila euro. Come acutamente ha fatto notare un
articolo nel n. 1 de "Il Martello del Fucino", un qualsiasi privato che
intenda costituire una società, come minimo s'informa sui futuri
soci. Nel nostro caso sembra che non sia avvenuto nulla di tutto
ciò e, nel calderone della possibile società mista,
finirebbero così Comune di Pescina, esponenti neofascisti e la
Curia vescovile. A chi giova?
La Grande Europa società a responsabilità limitata si costituisce il 18 febbraio 2003; ha sede legale a Scurcola Marsicana, via Corradino di Svevia n. 22. Con un capitale sociale di circa 10mila euro la società si propone l'acquisizione di beni immobili compresi interi centri storici e aziende, da destinare all'esercizio dell'attività turistica, alberghiera, culturale, con il nobile scopo di creare biblioteche, musei, laboratori da destinare come bene dell'umanità. Per fare tutto ciò potrà avere rapporti nientemeno che con Comunità europea, enti locali e Banca mondiale investimenti e ovviamente beneficiare di tutte le agevolazioni fiscali e finanziarie.
I soci fondatori sono Giorgetti Maurizio (con il 50% delle quote) e
Pietro Scarponi, Paolo Signorelli, Adriano Tilgher, Paolo Vecchioli e
Marco Angelucci (ciscuno con il 10%). Nel luglio di quest'anno
Signorelli si dimette da Presidente ed insieme ad Angelucci dona le
proprie quote a Giorgetti, che diventa anche amministratore unico della
società.
Secondo quanto pubblicato sul sito ufficiale del Fronte sociale
Nazionale, Paolo Signorelli e Maurizio Giorgetti fanno parte della
segreteria nazionale (rispettivamente come Responsabile Formazione e
Attivismo il primo, Responsabile Finanziario il secondo), Paolo
Vecchioli della direzione nazionale, mentre Adriano Tilgher è il
segretario nazionale.
Il Fronte nasce nel '97 da una scissione della Fiamma Tricolore di
Pino Rauti, con l'intento di imitare l'esperienza francese di Le Pen.
Il fondatore è Tilgher (nipote del fascista?), insieme a pezzi
della vecchia Avanguardia Nazionale di Stefano Delle Chiaie. Nel Fronte
confluirono anche le esperienze di Alternativa nazional popolare e di
"La spina nel fianco", una singolare rivista con vicedirettori De
Angelis (ex Terza posizione) e... Bignami (ex Prima linea).
Inizialmente il Fronte contava anche su "Rinascita", giornale diretto
da Ugo Gaudenzi (un ex di estrema destra negli anni '70 militante nel
gruppo nazimaoista Lotta di popolo). Fronte Nazionale è una
sigla ricorrente nella storia del neofascismo italiano: così si
chiamava anche l'organizzazione del golpista Julio Valerio Borghese
(poi sciolta per ricostituzione del partito fascista) e anche quella
fondata da Freda nel '91. L'attuale denominazione Fronte sociale
Nazionale viene assunta nel 2002 al congresso di Viterbo. Quasi
inesistente al nord, il Fronte nazionale ha raccolto 25mila voti alle
provinciali di Roma, di cui 18mila solo nella capitale. Per le scorse
europee il Fronte ha puntato su di un polo elettorale tra gruppi
neofascisti e nazionalisti, la cosiddetta "Cosa nera": entrano a farne
parte la Mussolini e Forza Nuova di Roberto Fiore, mentre dal cartello
elettorale resterà fuori Fiamma tricolore di Luca Romagnoli.
Nel 2003, Giorgetti, Signorelli, Tilgher ed altri a Scurcola Marsicana costituiscono la Grande Europa srl.
L'11 agosto 2004. "Il Centro" pubblicava: "Pescina, concessi alla
società Grande Europa 8 milioni di fidejussione. Clinica del
futuro, garantisce l'Unipol". Il giornale scriveva che il sogno diventa
sempre più reale, che la Unipol ha concesso le garanzie
fidejussorie e che presto si passerebbe alla realizzazione. "Tutto
sembra filare per il verso giusto – si legge – dopo l'approvazione
all'unanimità del consiglio comunale di Pescina, ora si attende
l'ok della Diocesi...".
Il 27 settembre 2004, sempre all'unanimità, il consiglio di
Pescina deliberava la vendita a rate di palazzo Guglielmi alla Grande
Europa.
Il 3 ottobre 2004 viene distribuito il primo numero de "Il Martello del
Fucino", con cui si pone l'attenzione sulle incongruenze del tutto e si
sbeffeggiava il sindaco Toccarelli: da subito circolano voci di strane
querele contro la testata.
Il 10 ottobre 2004 "Il Centro" riferisce di una conferenza stampa in
cui Giorgetti avrebbe annunciato: la disponibilità della Curia a
vendere l'edificio di S. Berardo; l'atto di acquisto di palazzo
Guglielmi; l'avvenuto inizio dei lavori nella struttura di Scurcola.
Il 17 ottobre, a Tagliacozzo, si conclude il congresso dal quale nasce
il partito "Il sogno italiano"; Maurizio Giorgetti viene eletto
segretario nazionale.
Alcune righe sui protagonisti di questa storia.
Gregorio Toccarelli. Nel '93 inizia la carriera politica
candidandosi alle comunali di Pescina con Vincenzo Parisse. La lista
vince: Toccarelli entra in consiglio comunale e finisce prima in
Giunta, poi viene delegato alla Comunità montana e, nel '97, ne
diviene Presidente. Intanto a Pescina l'attività amministrativa
langue. Il sindaco Parisse viene marginalizzato e al timone del
municipio si ritrovano di fatto due assessori: Arduino e Toccarelli.
Nel febbraio '97 lo ritroviamo candidato sindaco con una coalizione di
centrosinistra: viene eletto a maggioranza relativa. Intanto, uscito
dalla porta della Comunità montana come presidente, Toccarelli
vi rientra dalla finestra come dipendente: con un semplice cambio di
stanza, lo ritroviamo responsabile dell'ufficio ragioneria dell'Ente e,
a scavalco, anche del Parco Velino-Sirente. Nel 2001 viene riconfermato
sindaco e nelle provinciali del 2004 viene eletto anche consigliere
regionale. Nell'estate 2004 Toccarelli si imbatte nell'amministratore
de La Grande Europa srl.
Adriano Tilgher. Socio fondatore de La Grande Europa srl, nel
settembre di quest'anno risulta detenere il 10% delle quote mentre sul
sito ufficiale del Fronte sociale Nazionale è indicato ancora
come segretario nazionale. Nato a Taranto nel '47, Tilgher frequenta
l'università a Roma durante la contestazione studentesca: fa
parte del GUF Caravella e partecipa alla battaglia di Valle Giulia. Nel
'70 con Delle Chiaie è tra i fondatori di Avanguardia Nazionale;
nel '75 viene condannato per ricostituzione del partito fascista.
Uscito di galera, vi farà ritorno con l'accusa di aver
partecipato alle stragi dell'Italicus e della stazione di Bologna:
scagionato, Tilgher otterrà anche un risarcimento per ingiusta
detenzione. Il padre Mario, oltre ad essere indicato tra i congiurati
della "notte della Madonna", figurava anche nell'elenco originario
della P2. Nel '90 Adriano Tilgher darà vita alla Lega nazional
popolare (diventata poi Alternativa nazional popolare); nel '96
aderisce alla Fiamma Tricolore di Rauti ma ne viene espulso dopo meno
di un anno. Fonda così il Fronte nazionale.
Paolo Signorelli. Socio fondatore de La Grande Europa srl, nel
luglio scorso si è dimesso da Presidente e ha donato il suo 10%
a Giorgetti. Signorelli, professore, è l'ideologo e il crocevia
organizzativo dei vari pezzi che tentano di raggrupparsi nella Cosa
nera. Amico di Rauti e Tilgher, è uno dei padri fondatori di
Ordine Nuovo ed è stato più volte inquisito per omicidio.
Malgrado una lettera di dimissioni dalla direzione del Fronte, nel
settembre di quest'anno sul sito ufficiale figurava ancora come
responsabile dell'ufficio dottrina.
Paolo Vecchioli. Socio fondatore de La Grande Europa srl, nel
settembre di quest'anno risultava detenere il 10% delle quote e la
carica di membro della Direzione nazionale del Fronte sociale
Nazionale. Di professione avvocato, è il presidente dell'Ordine
forense di L'Aquila. Nelle regionali del 2000 è stato il
Candidato presidente del Fronte (0,5%); sempre per il Fronte è
stato candidato sindaco alle comunali 2002 a L'Aquila, mentre nelle
ultime provinciali era candidato per la lista Alternativa Sociale.
Nello scorso 26 febbraio, la direzione nazionale del Fronte lo aveva
delegato, insieme a Stelvio Del Diaz e a Signorelli, a riorganizzare il
Fronte in vista del Congresso costituente.
Pietro Scarponi. Socio fondatore de La Grande Europa srl, nel
settembre di quest'anno risultava detenere il 10% delle quote. Scarponi
è stato candidato del Fronte nazionale alla carica di
consigliere nelle comunali 2002 di L'Aquila, mentre alle ultime
provinciali si è candidato con Alternativa Nazionale con A.
Mussolini, alla carica di Consigliere nel collegio di Pescina.
Marco Angelucci. Socio fondatore de La Grande Europa srl, nel
luglio scorso ha donato la sua quota del 10% a Maurizio Giorgetti.
Sembra che nelle ultime provinciali figurasse tra i candidati
consiglieri (collegi di Avezzano-Capistrello e L'Aquila 2) nella lista
capitanata da Giorgetti, poi esclusa dalle elezioni.
Maurizio Giorgetti. Socio fondatore de La Grande Europa srl, nel
settembre di quest'anno risultava detenere il 70% delle quote e la
carica di amministratore, mentre sul sito ufficiale del Fronte
nazionale, ancora ad ottobre, viene indicato come responsabile
finanziario. Di professione assicuratore, figura in varie
società. A marzo un comunicato del Fronte lo indica come
candidato sindaco a Viterbo. Nelle elezioni provinciali di L'Aquila
tenta la candidatura a Presidente ma la lista viene esclusa. A maggio,
ufficialmente Giorgetti rompe con gli ex camerati del Fronte e annuncia
la nascita di un proprio partito, Il Sogno Italiano. La nuova
formazione tiene il 16-17 ottobre il primo congresso a Tagliacozzo, ed
elegge la direzione nazionale e Giorgetti segretario.
Tre domande semplici, semplici
Il 17 ottobre "Il Martello del Fucino" pone tre domande semplici,
semplici al sindaco di Pescina Giorgio Toccarelli sulla clinica di
cardiologia e cardiochirurgia a Palazzo Guglielmi che qui riportiamo:
"Prima di portare in consiglio comunale la proposta de 'La Grande
Europa srl', ha provveduto a disporre gli opportuni controlli quali, ad
esempio, una visura alla Camera di commercio oppure al registro
informatico dei protesti?
Perché, nel (breve) lasso di tempo intervenuto tra la delibera
n. 18 e la delibera n. 32, ha scartato la proposta di addivenire alla
costituzione della società mista con La Grande Europa srl per la
gestione della clinica?
Quale spiegazione trova la modalità di pagamento nella seconda
delibera (nove rate mensili) decisa per l'alienazione di Palazzo
Guglielmi alla menzionata società?"
Il foglio è ancora senza risposta.
Laboratorio Politico - L'Aquila