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Umanità Nova, numero 4 del 6 febbraio 2005, Anno 85

Nevica, governo ladro!
A3: l'autostrada delle promesse... elettorali



Non ricordo quanti quattrini, sicuramente parecchi e naturalmente pubblici, promessi dal cavaliere nel suo vespasiano contratto elettorale con gli italiani, sarebbero dovuti servire a mettere completamente a nuovo la rete autostradale Salerno/Reggio Calabria per meglio congiungere il meridione al resto d'Italia. Fatto sta che i quattrini sono stati tutti pappati dai soliti ignoti amici degli amici mentre l'autostrada SA/RC si ritrova più disastrata di prima: tratti eternamente interrotti, deviazioni, lavori lasciati a metà. 

Il cavaliere sicuramente, come si suol dire avrà preso due piccioni con una fava: ha ingrossato le tasche dei suoi amici degli amici ed ha reso felice l'urlatore padano, antiterrun doc, evitando l'ennesima crisi dell'esecutivo che quest'ultimo da sempre minaccia. Tralasciando comunque l'ironia… nella rete autostradale summenzionata, in quest'ultima decade di gennaio, si è consumata una vera e propria vergogna di stato: centinaia e centinaia di persone, alcuni sostengono all'incirca un migliaio, ivi compresi anziani, vecchi, bambini sono stati lasciati all'addiaccio, assiderati, in mezzo al gelo ed alla neve e senza assistenza alcuna per due nottate consecutive. Di spazzaneve, di automezzi spargisale non si vedeva l'ombra mentre sull'asfalto la neve, che continuava incessantemente a cadere, uperava il metro di altezza.
Solo dopo alcune notti sono arrivati i primi soccorsi. A tutt'oggi, alla stesura di questo articolo e ad una settimana circa dalle cattive condizioni meteo, il tratto autostradale che va da Sicignano a Sibari risulta ancora bloccato, non percorribile, mentre gli autotreni sono stati sistemati nelle strade adiacenti il tratto autostradale che va da Lagonegro a Lauria; intanto la neve continua a cadere e il manto bianco ricoprirà di nuovo l'autostrada in attesa che venga sciolto dall'innalzamento della temperatura, dal sole o male che vada dalla pioggia, perché lo stato sempre pronto a sperperare pubblico denaro alle varie mafie che si appaltano i lavori autostradali per non portarli a termine, alle variegate lobby economiche, politiche, religiose non ha quattrini per dotare la SA/RC di un adeguato numero di spazzaneve e spargisale. 

A fare le spese di questa vera e propria vergogna di stato sono naturalmente i malcapitati viaggiatori. Una vera e propria vergogna che ha dato modo di riflettere anche a chi anarchico non è di come lo stato, pronto a scendere in guerra, ad uccidere, ad assassinare, a sfruttare, a reprimere le istanze di libertà e di giustizia sociale di chi non si riconosce in questa forsennata barbarie dell'attuale sistema sociale gerarchico e lotta per una società migliore… è invece assente proprio in quel campo su cui consuma le proprie promesse elettorali per carpire voti e consenso, ossia nei servizi, nell'assistenza, nelle situazioni di bisogno. Qualsiasi comune mortale, dotato di un po' di senso critico, ritengo che di fronte a situazioni del genere debba seriamente interrogarsi sull'utilità o meno dello stato, quale struttura atta a garantire una civile convivenza sociale.  

Con questa ennesima vergogna, solo chi si benda gli occhi per non vedere, non ha avuto modo di accorgersi di come lo stato si sia in effetti per l'ennesima volta smascherato mostrando il suo vero volto, le sue vere finalità, la sua essenza di struttura essenzialmente repressiva che non bada minimamente al bisogno dei "suoi" cittadini.
Infatti non è forse lo stato quella struttura non solo sempre pronta alla guerra ed alla repressione ma anche altrettanto pronta a togliere ai poveri per donare ai ricchi (vedi ultima riforma fiscale)? a svendere ad esempio l'istruzione e la salute pubblica alle lobby private? a sperperare denaro pubblico con opuscoli e francobolli pretendendo di spiegare ai "propri" cittadini la bontà delle sue scelte lobbistiche in materia (vedi riforma Moratti e l'opuscolo governativo sui farmaci)? a togliere di conseguenza fondi all'istruzione ed alla salute pubbliche, che da qui a non molto saranno sicuramente cancellati come servizi sociali e trasformati in vere e proprie industrie di lucro e di profitto? e non sono per l'appunto proprio il lucro, il profitto, il dio denaro le uniche vere finalità di ogni stato e dell'attuale sistema sociale capitalistico? finalità che ogni stato pur di raggiungerle è pronto a giustificare ed a praticare qualsiasi mezzo: sfruttamento, repressione, barbarie e guerra in primis? 

Oggi, a vergogna consumata, il governo, servendosi dell'ipocrisia che da sempre lo contraddistingue, chiede intanto scusa alle malcapitate persone che si sono messe in viaggio sull'A3 e si sono trovate bloccate in pieno parco del Pollino in mezzo al gelo ed alla neve, mentre l'opposizione, seguendo i dettami della stessa ipocrisia, promette guerra e chiede le dimissioni del ministro Lunardi: certamente non perché sia sinceramente sconcertata e addolorata per l'accaduto ma perché è felice di poter sfruttare tale tragedia come argomento della prossima campagna elettorale sulle regionali, altrimenti è sicuramente ben consapevole che se si fosse trovata al governo la vergogna di cui si parla l'avrebbe consumata "l'ulivo" al posto della "casa delle libertà".  

Non a caso nel cuore del Parco del Pollino, il più grande Parco d'Europa, a vergogna si prepara vergogna: un progetto in cantiere prevede infatti che fra cinque/sei mesi la centrale Enel sita nella Valle del Mercure (argomento su cui si avrà certamente modo di ritornare in uno dei prossimi numeri di UN), in territorio del comune di Laino Borgo (CS), sia riconvertita in centrale a biomasse vegetali di 40 MW (tra le più grandi d'Europa), che poi gradualmente nel tempo, qualora si realizzi e venga messa in funzione, si trasformerà certamente in centrale di chissà quali rifiuti, in una vera e propria cancrena che trasformerà l'intero Parco in un vero e proprio cimitero.

Ed a portare avanti tale progetto non è certamente solo il Presidente dell'Ente Parco Nazionale del Pollino, Francesco Fino, parlamentare del centrodestra, ma anche l'europarlamentare Gianni Pittella dei DS, il quale si sta in maniera zelante distinguendo in aperta polemica con il CoSA (Comitato Salute Ambiente Pollino) per spiegare ai cittadini lucani e calabresi la bontà del suddetto funereo progetto.

Per fortuna, le popolazioni interessate, memori della lotta del popolo di Scanzano e di Acerra si stanno di già mobilitando e comitati popolari infatti vanno formandosi in molte comunità, perché non vogliono subire sulla propria pelle quest'ennesima vergogna di stato.
L'auspicio è che il fronte di lotta che si preannuncia si allarghi sempre più e dia vita ad una grande, dura e convinta azione popolare, perché una cosa è certa: solo con una vasta partecipazione sociale dal basso ed autogestionaria, solo con l'azione diretta si può porre fine alle menzogne dei politicanti di ogni risma e colore, impedire che le vergogne di stato continuino a consumarsi sulla nostra pelle ed iniziare già nell'oggi a prospettare nei fatti una società nuova, orizzontale e fuori da qualsiasi recinto gerarchico, nella quale ognuno diventi artefice del proprio destino tra uomini e donne libere ed uguali in seno a comunità autogovernate ed insieme federate in una rete sociale egualitaria basata sui valori libertari del mutualismo e della solidarietà.

Domenico Liguori



































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