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Umanità Nova, numero 6 del 20 febbraio 2005, Anno 85

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Palermo: "spazio vitale"

Nelle ultime settimane si sono consumate a Palermo due vicende apparentemente distinte ma legate nella sostanza a un'unica visione del mondo.
Tra la fine di gennaio e i primi giorni di febbraio, la Commissione Centrale per il diritto d'asilo ha svolto le audizioni per decidere sulla sorte di circa trecento immigrati.
Il parere della Commissione sull'autenticità delle richieste di asilo di donne e uomini immigrate/i che vivono a Palermo verrà dato in un contesto di generale repressione e sistematica violazione dei diritti degli immigrati.

Ed è proprio in tale contesto che all'alba di venerdì 11 febbraio le forze dell'ordine hanno condotto un vero e proprio rastrellamento nel campo Rom di Palermo per censire e identificare i suoi abitanti. Il naturale frutto di questa operazione di polizia è stato l'arresto di quattro persone già colpite da decreto di espulsione e l'emissione di altri venti provvedimenti di questo tipo.
Inoltre, quattro donne sono state deportate al Centro di Permanenza Temporanea di Ragusa.

Quando a Palermo le istituzioni si occupano degli immigrati, lo fanno sostanzialmente con pochi e collaudati modelli di riferimento: con la carità pelosa di chi vuol farsi pubblicità sulle disgrazie altrui; con l'assistenzialismo finalizzato a che i poveri e i derelitti restino tali per tutta la vita; oppure con operazioni di cultura di regime che ricordano nostalgicamente il dramma dell'emigrazione italiana e siciliana voluta proprio da quell'Italia monarchica, clericale e fascista che trova nell'attuale classe dirigente i naturali successori. Il tutto condito da un sano stato di polizia, talmente sano da ritenere necessario ripulire gli ambienti del commissariato San Lorenzo, insozzati dai Rom freschi di "censimento".
La distruzione di tutto ciò che è diverso e l'eliminazione di chiunque si discosti dai modelli dominanti per cultura, lingua e appartenenza è funzionale a quello spazio vitale che la civiltà occidentale vuole preservare da ogni contaminazione.

Tutto ciò che i potentati politici ed economici temono come pericoloso per la loro esistenza, è per noi fonte di inesauribile ispirazione e desiderio: contro la barbarie della guerra infinita agli immigrati e contro la precarizzazione della vita di tutte e tutti rispondiamo con la pratica della libertà quotidiana e con l'estensione delle lotte per una società di liberi/e ed uguali.

Federazione Anarchica Siciliana





































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