Umanità Nova, numero 10 del 20 marzo 2005, Anno 85
"Il problema è frenare l'anarchia a Venezia, non nel centrosinistra": l'affermazione è del noto filosofo Massimo Cacciari (Il Manifesto, 6 marzo 2005) e rientra nel clima di scontro politico e polemica elettorale provocato dalla sua decisione di candidarsi per la Margherita alla poltrona di sindaco di Venezia, nonostante che la sinistra avesse già puntato sul giudice Felice Casson, protagonista di clamorose iniziative giudiziarie in controtendenza come quelle riguardanti il Petrolchimico di Marghera.
Sicuramente non è il primo e non sarà certo l'ultimo ad usare strumentalmente il termine "anarchia" per indicare le cose più diverse e nei contesti più impensati, fa invece ulteriormente riflettere che questo vezzo sia fatto proprio pure da un personaggio come Cacciari che ostenta il suo titolo e la sua fama di acuto e profondo filosofo.
In realtà, già nel passato, in alcune sue opere (L'arcipelago, Geo-filosofia dell'Europa…) Cacciari non aveva mancato di sottolineare negativamente come l'operare dell'homo democraticus tenderebbe all'anarchia. Infatti, secondo l'ex-sindaco che vuole tornare a fare il sindaco, l'affermazione individuale dell'uomo tende fatalmente a disconoscere, per interesse, non solo ogni potestas, ma anche ogni auctoritas, condannandolo alla dimensione dell'impius, ossia alla nefasta dimensione di colui che non ha più legge.
D'altra parte, è sempre stato il filosofo Cacciari in un convegno tenutosi ad Assisi nel 2003, a spiegare al volgo le origini storiche dello stato assoluto: "C'era anarchia: vari signorotti lottavano uno con l'altro, aristocratici costantemente in conflitto gli uni con gli altri, una situazione di anarchia nel senso letterario, cioè mancava l'archè; ora è uguale, soltanto che dobbiamo muoverci sul piano planetario, quindi facciamo lo stato assoluto mondiale, un'autorità politica mondiale che riduca ad unum queste anarchiche differenze. Anche nel Settecento era così".
I suoi elettori sono quindi avvisati sul ruolo riservato ai cittadini-sudditi secondo la filosofia del futuro illuminato doge di Venezia.
Sandra K