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Umanità Nova, numero 10 del 20 marzo 2005, Anno 85

Inform@zione



Palermo: corteo per la casa
Giovedì 10 marzo si è svolta la manifestazione indetta dal Comitato di Lotta per la Casa "12 luglio" di Palermo alla quale hanno preso parte circa duecento persone.
L'iniziativa si è resa necessaria per rilanciare le lotte e le rivendicazioni del Comitato che negli ultimi tre anni ha intrapreso un percorso vincente di autorganizzazione e azione diretta. Gli ultimi segnali di aperta ostilità da parte dell'amministrazione comunale suggeriscono che non è affatto il momento di abbassare la guardia. La giornata di mobilitazione per il diritto alla casa, ai servizi sociali, al lavoro e al reddito è servita anche per dare una risposta alla repressione poliziesca che è montata nei giorni precedenti in città: allo sgombero di uno spazio sociale occupato si è aggiunta una provocazione poliziesca in un altro posto occupato che si è conclusa con la denuncia di due militanti.
Il corteo si è snodato nel centro storico, nelle strade e nei vicoli della Palermo più popolare sulla quale stanno cominciando a mettere le mani gli speculatori edilizi e i poteri forti che vorrebbero fare del centro storico di Palermo un salotto borghese per soli ricchi.
L'impatto politico della manifestazione è stato molto forte: i numerosi interventi al microfono delle famiglie del Comitato lungo il percorso hanno fatto del corteo un vero e proprio comizio itinerante e molti degli abitanti dei quartieri hanno espresso solidarietà e approvazione.
Il volantino anarchico, massicciamente diffuso dai compagni presenti, aveva un titolo eloquente: "autonomia delle lotte, autogoverno del territorio".
TAZ laboratorio di comunicazione libertaria

9 marzo: sciopero del trasporto pubblico urbano
Lo sciopero indetto dal Coordinamento Nazionale Sindacati di base (Conf. Cobas, CUB FLTU, CUB RdB, Sin Cobas, Slai Cobas, SULT) ha avuto, come causa scatenante, oltre all'opposizione al contratto firmato dai sindacati istituzionali il 14 dicembre 2004, il peggioramento della normativa sulla retribuzione delle malattie.
"La giornata di sciopero nazionale è stata indetta dal coordinamento dei sindacati base (…) contro il contratto collettivo stipulato il 14 dicembre 2004, giudicato al ribasso e non in grado di garantire il potere d'acquisto salariale. Ma all'origine della protesta ci sono soprattutto le novità legislative relative all'abrogazione dell'allegato B al RD 148/31, l'articolo della Finanziaria che svincola Inps dall'obbligo di copertura totale per la malattia, estendendo anche a questo settore i criteri già in vigore per i lavoratori dell'industria.
In pratica l'Inps non copre più la diaria malattia per i primi tre giorni, dal quarto al 180° giorno la copertura arriva al 50% e dal 180° in poi al 66%. Astra e Anav hanno detto di non essere disponibili ad accollarsi questi oneri e il Governo non ha ancora reperito le somme necessarie al rifinanziamento del contratto nazionale di categoria. La copertura è stimata in 50 milioni di euro per l'anno in corso."
(Da "Il Sole 24 ore" del 9 marzo 2005)
Uno sciopero complicato, insomma, come sono complicati tutti gli scioperi che assumono come avversari, contemporaneamente, aziende e sindacati istituzionali.
Uno sciopero riuscito, come è normale, a macchia di leopardo con alcuni risultati eccellenti come a Milano, Roma e, soprattutto, Firenze e Napoli.
"Si concentrano soprattutto a Firenze e a Napoli i problemi degli utenti per lo sciopero. I problemi maggiori si registrano a Firenze, dove il trasporto pubblico è quasi paralizzato: secondo i Cobas dell'Ataf, l'azienda consortile del trasporto pubblico urbano, l'adesione ha raggiunto il 90%. Anche secondo gli uffici dell'azienda dei trasporti sarebbero pochissimi i mezzi usciti dai depositi, appena una decina. Parecchie difficoltà anche a Napoli, dove alle 11 due bus dell'Anm su tre risultavano fermi in deposito. La percentuale di mezzi di trasporto fermi nei vari depositi va dal 98% di via Nazionale delle Puglie al 24% di Stella Polare. Regolare, invece, il servizio delle due linee della metropolitana."
(Da "Il Corriere della sera" del 9 marzo 2005)
Naturalmente, il padronato ha presentato la giornata come un fallimento fornendo la media nazionale delle adesioni ritoccata al ribasso. Che, al contrario, lo sciopero ha funzionato, lo dimostra la scelta del governo di proporre un confronto al Coordinamento. È, infatti, evidente che, se alcune importanti città non fossero state bloccate, nessuno si sarebbe sognato di proporre ai sindacati alternativi un incontro.
In sintesi, la prova che laddove il sindacalismo alternativo ha una pratica unitaria e, soprattutto, è capace di legare iniziative di lotta e tensioni realmente sentite dai lavoratori, ha uno spazio di intervento tutt'altro che trascurabile.
CSM

Parma: qualità della vita svenduta al miglior offerente
L'USI Parma ci segnala uno dei tantissimi casi in cui le amministrazioni locali per un pugno di euro decidono di mettere in difficoltà i più deboli tra noi, i disabili.
Il sistema delle gare d'appalto con cui viene assegnata la gestione di servizi pubblici finisce spesso per mettere secondo piano gli interessi dei fruitori dei servizi stessi.
Nella gara di appalto per la gestione dei "Gruppi appartamento per disabili" il Comune di Parma ha assegnato un servizio che vede interessate persone diversamente abili o affette da problematiche di carattere psichiatrico, favorendo il gruppo di cooperative che hanno presentato il prezzo inferiore rispetto alla base d'asta. Questa scelta, comunicata all'ultimo ha fatto sì che i lavoratori interessati avessero soltanto un giorno lavorativo per decidere se rimanere nella vecchia cooperativa ed essere destinati ad altro incarico oppure entrare in quella nuova.
Questo modo di operare dimostra sostanziale indifferenza da parte dell'amministrazione per il settore "sociale" in città. Infatti in questo genere di servizio, la cui utenza è costituita da persone diversamente abili e da disagiati psichici, la continuità nella relazione tra utente e lavoratore è estremamente importante.
In merito all'intera vicenda l'USI Parma nel comunicato emesso in merito conclude: "Come sindacato U.S.I. non mettiamo assolutamente in discussione le Cooperative vincenti, che sappiamo essere serie e che senz'altro - ci auguriamo - riusciranno a garantire prestazioni consone alla storia del servizio, ma semplicemente sottolineare la politica adottata dal Comune di Parma più attenta a fattori economici, per altro irrisori per un Ente di questa portata, che alla qualità della vita di persone svantaggiate.
A questa considerazione ci permettiamo di aggiungere una domanda: e se tutti  gli operatori attualmente in servizio si rifiutassero di passare sotto la cooperativa vincente, come gestirebbe il Comune un cambiamento così repentino e come lo spiegherebbe agli utenti che trovano proprio nel rapporto di fiducia con chi lavora "a casa loro" (nel vero senso della parola) motivo di serenità? Lasciamo rispondere ai responsabili della commissione chiamati ad aggiudicare il servizio.
Euf. (da un comunicato dell'USI Parma)

Torino: continua la lotta contro l'inceneritore
Il sostanziale unanimismo di destra e sinistra sulla costruzione di un inceneritore per i rifiuti al Gerbido fa sì che le informazioni sulla reale portata del mostro spara-diossina che verrà costruito tra Mirafiori, Grugliasco e Beinasco, interessando un'area densissimamente popolata, siano scarse e tutte miranti a minimizzare i rischi ed a sottolineare l'assoluta necessità dell'opera.
La prima e più importante partita si gioca quindi sul terreno dell'informazione. Per questo motivo abbiamo deciso una serie di iniziative di controinformazione sull'inceneritore, la raccolta differenziata, la riduzione, il riuso, la necessità di sviluppare una lotta autogestita radicale che blocchi questo progetto di morte.
L'ultima si è svolta sabato 12 marzo in piazza Livio Bianco a Mirafiori, dove è stato allestito un info-point sull'inceneritore con distribuzione di volantini e opuscoli in merito. Le canzoni del cantautore Francesco Stabile hanno creato un clima piacevole con la loro verve popolare ed il loro ritmo in una giornata finalmente primaverile. Tra una canzone e l'altra si sono susseguiti gli interventi dal microfono e distribuzione di volantini nel vicino mercato rionale.
La prossima iniziativa informativa sarà invece "virtuale": l'apertura di un sito (torino_nociva) in cui raccogliere notizie, documentazione e link sulle varie emergenze ambientali a Torino e provincia dall'inceneritore all'alta velocità ferroviaria, dalla devastazione olimpica ad un modello di sviluppo in cui la salute brucia sull'altare del profitto dei soliti noti.
Eufelia

Milano: il ricordo di Pinelli non si cancella
In occasione del 35 anniversario dell'assassinio di Giuseppe Pinelli (cfr. UN n. 1 del 2005 in inform@zione), per iniziativa della Federazone Anarchica Milanese e del C.S. Micene la sera del 14 dicembre un corteo militante poneva una targa in ricordo del compagno Pinelli, nell'edificio dove viveva con la sua famiglia all'epoca dei tragici fatti.
In seguito, notte tempo, mani ignote (presumibilmente di stampo fascista) l'hanno fatta sparire.
Possiamo dare la buona notizia che la targa rifatta è stata rimessa al suo posto.
Enrico








































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