Umanità Nova, numero 11 del 27 marzo 2005, Anno 85
Genova: condannato antifascista
Proprio a due anni dall'assassinio di Dax per mano fascista, il 16
marzo scorso Orlando, già promotore della RAF milanese e
militante dell'O.R.So., ha ricevuto una spropositata condanna dal
Tribunale di Genova: 3 anni e 8 mesi per "rapina", ossia per la colpa
di aver buttato via fuori dal finestrino del treno un paio di bomber,
decorati con paccottiglia fascista, appartenenti a dei nazi.
Tutto questo accadeva nel gennaio 2004, quando quattro neonazisti
(dichiaratisi tali anche durante il processo), saliti provocatoriamente
su un treno pieno di compagni in partenza da Milano per Genova, ebbero
la peggio. Oltre un anno dopo, il 24 marzo del 2005, quattro
antifascisti venivano quindi arrestati e trattenuti in stato di
detenzione per lunghi mesi; quindi l'epilogo giudiziario, prima due di
loro condannati con rito abbreviato a 1 anno 11 mesi e 10 giorni di
reclusione, quindi il proscioglimento di Milo e questa pesantissima
condanna nel primo grado di giudizio.
Conoscendo Orlando per il suo generoso e coerente impegno nelle
pratiche antifasciste e nell'opposizione sociale e avendo con lui
condiviso momenti di lotta e controinformazione, è evidente che,
aldilà delle responsabilità attribuitegli, tale sentenza
ha evidenti motivazioni politiche volte a punire soprattutto il suo
attivismo e criminalizzare tutta quell'area antagonista che in questi
anni è rimasta un punto di riferimento per le lotte sociali nel
territorio milanese.
Solidarietà ad Orlando e a tutti gli imputati per antifascismo, in questa repubblica "nata dalla resistenza".
Archivio Antifa
Milano: corteo a due anni dall'assassinio di Dax
Il corteo antirazzista del 19, convocato in occasione del secondo
anniversario della tragica morte di Davide Cesare, si è snodato
per le vie cittadine sino al lager di via Corelli: hanno partecipato
circa duemila persone, soprattutto dei centri sociali milanesi.
Presenti anche alcuni anarchici di Milano Novara e Vercelli. Una
manifestazione determinata ma comunicativa in cui le ragioni
dell'antifascismo si sono affiancate a quelle dell'antirazzismo,
dell'opposizione alla cultura di odio e discriminazione della destra
estrema, che negli ultimi mesi si è distinta, specie in
Lombardia, per un impressionante numero di attacchi a centri sociali,
sedi e strutture della sinistra, cui si aggiungono le aggressioni a
immigrati e la feroce propaganda razzista che li accompagna. Oggi, nei
fatti, i fascisti fanno da spalla al razzismo istituzionale, il cui
emblema è una legge che sancisce la schiavitù legale del
lavoratore migrante e la detenzione amministrativa nei CPT.
Non casuale quindi la scelta di fare dell'anniversario
dell'accoltellamento per mano fascista di Dax, del feroce pestaggio dei
suoi compagni all'ospedale dove è morto un'occasione di lotta
antifascista.
Mort. (da una corrispondenza telefonica)
Sottoscrizione per la figlia di Dax
Sabato 19 marzo, in occasione della manifestazione
antifascista-antirazzista promossa a Milano nel secondo anniversario
dell'assassinio di Dax, è stata consegnata alla mamma di Davide
la somma di Euro 800 ricavati dalla vendita del dossier "Forza Nuova: i
ragazzi venuti da Salò", curato dall'Archivio Antifascista ed
edito da Zero in Condotta; un primo acconto (Euro 500) di tale
sottoscrizione a favore della piccola figlia di Davide, era stata
consegnata ai compagni dell'O.R.So. lo scorso anno.
L'iniziativa di solidarietà e controinformazione si è
quindi conclusa positivamente e la diffusione di tutte le copie
stampate del dossier.
Un forte ringraziamento a tutti i singoli e i collettivi che hanno permesso tale bel risultato.
Anti