Umanità Nova, numero 19 del 29 maggio 2005, Anno 85
Sulla rivolta al CPT di Torino - Comunicato della comm. antirazzista della FAI
Ancora rivolte e sempre più desiderio di libertà
Il Centro di Permanenza Temporanea di Corso Brunelleschi a Torino
è da sempre luogo di conflitto senza mediazioni: questo campo di
concentramento non è nuovo a episodi di resistenza e ribellione
alla repressione e al razzismo di Stato.
Le proteste degli immigrati reclusi sono la migliore risposta al
terrorismo di Pisanu e all'arroganza degli apparati istituzionali che
pur tentando di mistificare la realtà con le loro fobie
securitarie e i loro teoremi repressivi non possono nascondere
ciò che è sotto gli occhi di tutti: gli immigrati sono
quotidianamente attaccati e quotidianamente si difendono e si
difenderanno.
La repressione non fermerà l'impegno di tutti coloro che si battono per la libertà di tutte e di tutti.
Nell'ex città-fabbrica in cui sono state scritte alcune delle
pagine più alte dello scontro tra capitale e lavoro, tra
oppressi e oppressori; in questa regione i cui territori - come la Val
di Susa - vengono devastati dall'Alta Velocità e ridisegnati a
immagine e somiglianza delle élite di comando attraverso il
business delle olimpiadi e la mercificazione della società; in
questa Torino i cui tempi vengono scanditi dalle uccisioni di immigrati
e dalla repressione di ogni dissenso la rivolta del CPT è
momento di un percorso duro e difficile che ha un solo scopo possibile
e che coltiviamo nei nostri cuori: la liberazione sociale.
Contro i Cpt, contro le galere!
Liberi tutti gli immigrati!
Senza stati né frontiere, nessuno è clandestino!
Commissione Antirazzista della Federazione Anarchica Italiana - FAI
www.federazioneanarchica.org/antirazzista