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Umanità Nova, numero 20 del 5 giugno 2005, Anno 85

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LONDRA PICCHETTO AL CONSOLATO DELLA COLOMBIA
Il 18 maggio scorso, una cinquantina di compagni si sono ritrovati davanti al consolato della Colombia a Londra per esprimere la loro rabbia di fronte al brutale assassinio di Nicolas Neira, ucciso a manganellate dagli agenti della polizia antisommossa ESMAD in borghese, mentre prendeva parte alla manifestazione del Primo Maggio.
Sono stati distribuiti volantini di condanna di questo ignobile fatto anche all'interno del consolato, ove il gruppo che li ha distribuiti si è rifiutato di abbandonare la sede se non veniva prima ricevuto dal console. A questi è stato espresso il malessere, la rabbia e la protesta da trasmettere all'ambasciatore ed al suo governo.
La presenza della polizia intorno al picchetto si è fatta subito sentire, anche se si sono limitati a fotografare e filmare i convenuti. Con il pretesto che l'ingresso restasse libero, sono riusciti a convincere chi era più prossimo ad allontanarsi di qualche passo, e subito gli uomini in divisa hanno preso il loro posto, occupando militarmente l'entrata e contribuendo così ad accentuare il clima repressivo contro cui l'azione si voleva svolgere.
Dopo alcune ore, quando il consolato è stato chiuso, i compagni della Federazione Anarchica, Wombles, di Campagna di Solidarietà con Colombia, ULU Antiautoritari e individualità che vi hanno preso parte hanno sciolto il picchetto.
Da un'informativa IFA (trad. AEnne)



















































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