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Umanità Nova, numero 29 del 18 settembre 2005, Anno 85

Ultima spiaggia



Si muore e si fugge sulle spiagge della Sicilia.
Ancora una volta i migranti rimangono vittime dell'ordine criminale globalizzato. 

Le agghiaccianti parole di Pisanu che in sede europea ha auspicato un criterio repressivo unico e condiviso da tutti gli stati europei in chiave anti-immigrazione, trovano la loro pesantissima conferma nella realtà delle cose.
Gli immigrati, sfruttati e schiacciati nelle loro terre, ricevono il colpo di grazia nel momento in cui provano a concedersi una possibilità di vita. 

In questa guerra all'umanità il ruolo dei poteri criminali è assolutamente congruente alle strategie di segregazione, repressione ed eliminazione sociale portate avanti dagli apparati istituzionali.
La Sicilia, terra soffocata dal dominio mafioso, è frontiera privilegiata e funzionale all'economia che si basa sulla cancellazione della libertà di movimento. 

Se tutte e tutti potessero liberamente muoversi e migrare per vivere non accadrebbero tragedie, naufragi e massacri di immigrati.
Se a chiunque fosse riconosciuto il fondamentale diritto alla libertà di circolazione non ci sarebbero le mafie che gestiscono il business degli sbarchi sotto la lucida copertura degli stati: è ormai chiaro che i poteri criminali organizzano e controllano gli sbarchi, mentre i governi pensano e creano i luoghi della moderna soluzione finale. 

Ci auguriamo, oggi, che gli immigrati che mancano all'appello dell'ultimo sbarco di Gela siano sopravvissuti e fuggiti ai loro aguzzini. 

La nostra lotta contro questo orrore non avrà mai fine. 

Commissione Antirazzista della Federazione Anarchica Italiana - FAI
www.federazioneanarchica.org/antirazzista
fai-antiracism@libero.it












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