Umanità Nova, numero 34 del 23 ottobre 2005, Anno 85
Il temibile virus dell'influenza aviaria (H5N1) che ha gia mietuto
alcune decine di vittime tra gli uomini: 51 morti su 88 infettati [1]
si sta propagando e i nostri mass media danno un grande risalto ed una
grande quantità di informazioni su questo virus e malattia.
Tale attenzione è giustificata dalla storia clinica di altre epidemie influenzali che hanno afflitto l'umanità in tempi recenti in particolare: quelle del 1918, 1953, 1968.
Oramai si è certi che ci sarà una pandemia molto pericolosa ma non si sa quando. Tutto dipende dal virus e la sua capacità di acquisire geni che gli consentano di trasmettersi tra umani senza bisogno di specie intermedie.
Il 5 ottobre 2005 la BBC rendeva pubblici due studi apparsi su
Nature e Science (le più prestigiose riviste scientifiche
esistenti) dove è stato possibile ricostruire il virus che
provocò la pandemia del 1918 conosciuta con il nome di
"Spagnola" e che provoco milioni di morti. Utilizzando pezzetti di
organi prelevati dai cadaveri dei deceduti nel 1918 ottenuti da fosse
comuni in Islanda è stato possibile ricostruire il virus di
quella influenza cosi nefasta: il virus ottenuto ha somiglianze
impressionanti a H5N1 ed è sicuramente un virus dell'influenza
aviaria [2].
Quindi le informazioni che vengono diffuse dai media sono reputate
dagli addetti ai lavori come poco oggettive perché sottovalutano
il rischio reale della possibile pandemia [3] inoltre non aiutano la
popolazione ad acquisire i comportamenti utili alla sanità
pubblica ed a prepararsi a fronteggiare la malattia.
Quali sono le linee di difesa che si stanno approntando?
Che cosa offrono i governi.
- L'unione europea e il WTO hanno dato indicazione di accumulare grossi quantitativi di farmaci anti virali nel caso specifico l'oseltamivir (Tamiflu) unico farmaco utile contro l'influenza aviaria. Tuttavia è di questi giorni la notizia che in Vietnam l'H5N1 abbia cambiato una parte del suo corredo di geni sviluppando resistenza al farmaco. Tuttavia nell'articolo lo scienziato indicava anche che questo cambiamento si accompagnava ad una perdita di aggressività e patogenicità della variante di H5N1 che sta evolvendo. Ovviamente i mass media hanno omesso l'ultima parte della notizia. Inoltre i paesi del SUD-EST asiatico hanno chiesto alla Hoffman-La Roche di rinunciare al brevetto in modo da poter avviare la produzione anche in quelle regioni nelle quali è gia presente l'epidemia: ovviamente la multinazionale ha rifiutato.
- La macellazione degli allevamenti infetti. Anche in questo caso gli effetti collaterali come la disseminazione di sangue e feci degli animali aumenta la propagazione della malattia (vedi ref 1)
- Il vaccino. Da tutti viene indicata la terapia vaccinale come
l'unica arma in grado di risolvere il problema. Uno dei pochi centri di
produzione di vaccini in Italia (ancora funzionanti) è la
multinazionale Chiron. Il direttore scientifico a gennaio del 2005 ha
dichiarato che sono a disposizione vaccini contro i virus influenzali
H5N3, H7N2 e una variante di quello H5N3 potenziato con un adiuvante
MF59. Aldilà della propaganda è chiaro che nessuno di
questi è realmente specifico e quindi in grado di curare un
eventuale pandemia da H5N1 (ANSA 31012005). Inoltre la preparazione di
un nuovo vaccino prevede la sperimentazione in vitro, in vivo e
nell'uomo, cose che non possono essere risolte alla svelta soprattutto
perché la politica ha costantemente sacrificato il comparto
scientifico di ricerca per le missioni di guerra, la lotta contro
l'immigrazione e per la sicurezza. E così quello che poteva
essere agevolmente previsto e controllato diventa un incubo letale.
Esistono, tuttavia, alcune armi vincenti che gli stessi paesi colpiti stanno utilizzando con buoni risultati [4]
Ad Hong Kong nel 1997 dopo la prima vittima oltre all'eliminazione
di tutto il pollame infetto vennero decise misure che regolavano lo
spostamento dello stesso e le norme veterinarie che regolano la
materia, inoltre fu introdotto un compenso economico per gli
agricoltori che denunciavano i casi di influenza aviaria nei loro
allevamenti con conseguente abbattimento degli animali.
Vaccinazione di tutti gli animali con vaccini direttamente ottenuti da
H5N1 inattivati. Introduzione di polli sentinella non vaccinati negli
allevamenti.
Divieto di allevamento di oche, quaglie e anatre animali da dove ha preso origine H5N1. Introduzione di 2 giorni di pulizie alla settimana negli allevamenti.
Forse non tutte queste misure possono essere corrette dal punto di vista biologico ed infettivologico, I costi sono alti ma il risultato é stato buono, l'epidemia ad Hong Kong e stata fermata.
Una migliore cooperazione tra i diversi organismi mondiali coinvolti
nella difesa contro l'epidemia: WHO, FAO, NU etc. Inoltre esistono
problemi seri sull'ottenimento di campioni virali prelevati dalle
persone infette dovuti a: orgoglio nazionale, embarghi dovuti ai
trattati del WTO, copyright e proprietà intellettuale, ragioni
di sicurezza biologica e leggi contro il terrorismo, mancanza di
strutture attrezzate per questo tipo di ricerche. Inoltre I paesi
più colpiti sono in larga parte sprovvisti di laboratory BSL3
(biosafety level 3) abilitati alla manipolazione di queste specie
virali. La Fao ha finanziato la creazione di BSL3 da inviare nei paesi
colpiti, solo pochi sono stati realizzati ma ora i soldi sono finiti e
tutto si è fermato. Inutile dire che senza dei campioni di virus
H5N1 ottenuti da pazienti infetti la possibilità di ottenere un
vaccino specifico ed efficace è nulla.
In Vietnam nel dicembre 2004 41 persone sono state infettate da H5N1,
16 sono morte, ma nessuno si è infettato in Thailandia, eppure
il focus dell'infezione è in queste due nazioni, perché
tanta differenza?
La Thailandia ha utilizzato misure preventive simili a quelle utilizzate da Hong Kong mentre il Vietnam no.
Inoltre in Cina già dal 2004 tutti gli allevamenti di polli vengono trattati con campagne di vaccinazioni contro H5N1 e finora non ha riportato nessuna insorgenza di infezioni nei suoi allevamenti.
Insomma se sentite alla televisione che la nuova pandemia bussa alle porte con il suo carico di morte e che gli scienziati hanno gia prodotto stupefacenti rimedi diffidate. Alcune semplici domande andrebbero rivolte ai ministri competenti:
- Quale prevenzione si sta facendo per impedire l'infezione tra gli animali (igiene, vaccinazioni veterinarie, sanificazione degli ambienti, abolizione dell'allevamento industriale)
- Se si stanno organizzando campagne di sostegno per aiutare i paesi colpiti a debellare l'infezione alla sorgente.
- Se esistono nei laboratori italiani ceppi di H5N1 in fase di studio e se la finanziaria di Tremonti prevede fondi per tali studi
- Dove sono i finanziamenti per la ricerca e l'università in modo da avere un sistema di ricerca in grado di prevedere e fronteggiare su scala globale queste patologie.
- Come verrà distribuito e a quale prezzo il vaccino per l'uomo contro H5N1 (se verrà mai prodotto) a parte l'ovvia distribuzione ai soliti noti: politici, apparati della sicurezza dello stato, curia etc
Ennio
Note
[1] Vedi precedente articolo dello stesso autore: Mucca pazza, polli
assassini. La fattoria degli animali negli anni della dittatura del
mercato UN n 6 2004.
[2] Special Report: Nature Published online: 5 October 2005; doi: 10.1038/437794a The 1918 flu virus is resurrected.
[3] Nature 25 May 2005; doi: 10.1038/435415a Controlling avian flu at the source Robert Webster & Diane Hulse.
[4] Science, Vol 308, Issue 5726, 1234-1235, 27 May 2005 News of the
Week INFECTIOUS DISEASES: Genetic Analyses Suggest Bird Flu Virus Is
Evolving Dennis Normile.