Umanità Nova, numero 37 del 20 novmbre 2005, Anno 85
Ricordando… Claudio Nastri
Ho conosciuto Claudio quando era adolescente; era grande per la sua età, robusto nel fisico, ma anche il viso di ragazzo mostrava qualcuno che è "un po' più grande", che sta crescendo in fretta. Io penso che gli anni non lo hanno cambiato; e anche quando il volto mostrava un po' del tempo che passa, si poteva scorgere sotto, un eterno viso di ragazzo: ed è questa strana, delicata fusione di responsabilità adulta e di ingenuità giovanile che ce lo ha fatto amare: le adorate figlie, la moglie-compagna di una vita, i fratelli, tutti i congiunti e i tantissimi amici sinceri che ha avuto.
Conosco poche persone che hanno avuto la fortuna di avere tanti amici affettuosi, che ne rispettavano le idee e che in lui, dietro la scorza di riservatezza, talvolta aspra, scorgevano con chiarezza la persona leale e piena di umanità e ne accettavano con piacere i guizzi critici e fantasiosi che ci regalava nei momenti positivi.
È stato un lavoratore fattivo, per tanti anni ha svolto in ospedale un'attività impegnativa, utile e concreta, e le persone che lo hanno conosciuto sul lavoro apprezzavano la sua competenza e la sua umanità.
Ha dedicato la sua vita alla famiglia, e quando, come negli ultimi anni, ha avuto più tempo da trascorrere a casa, abbiamo trovato in Claudio un grande cuoco, appassionato di tante attività utili, inventore di ingegnosi espedienti: ci ha regalato il frutto del suo impegno: nel ricordarlo con gioia, non dimenticheremo nemmeno il sapore meraviglioso del suo caffè!
Ha amato la vita, inseguendo la semplicità e non è mai stato convenzionale; anche nelle sue passioni era sobrio: alcune cose, ma veramente sue: ricordiamo fra tutte la musica e la moto.
Per la sua schiettezza e la disponibilità è stato amato dai tanti nipoti, ed è stato amatissimo e coccolato dalle sue figlie, con le quali aveva un colloquio autentico, in cui più che la podestà paterna si percepiva una autorevole dolcezza.
Nei molti giorni di questa drammatica vicenda legata alla sua morte,
si è manifestata una solidarietà estesa, degli amici, dei
compagni della giovinezza, di tante persone che lo hanno conosciuto:
grazie di cuore.
Alcuni giorni fa, un vecchio amico, un saggio medico che ha saputo
della sua scomparsa, ricordando la sua capacità di infondere
fiducia negli altri e sottolineando la coraggiosa fermezza con cui ha
affrontato gli ultimi eventi, ha detto alla moglie che Claudio aveva
consegnato loro una grande lezione di vita.
È per queste cose che vogliamo ricordarlo.
Claudio, non ti dimenticheremo.
Dino
Il 12 ottobre è morto a Parigi Claudio Nastri. Lontano dalla sua
città, per sottoporsi ad un intervento chirurgico che avrebbe
dovuto risolvere alcuni problemi…
Claudio è stato sempre presente a modo suo in tutte le
iniziative di movimento. Lo ricordiamo in motocicletta, correre in
Irpinia nel novembre dell' '80; cuoco ai convegni Centro-Sud;
progettista antesignano di spazi libertari; ancora al nostro fianco per
acquistare la sede, per sostenere le occupazioni sulle scale di
Montesanto, il Tien'a ment, il TNT… In ultimo, cuciniere al Convegno
Malatesta nell'ottobre 2003, dove ancora una volta ha fatto "arricriare
le viscere" ai compagni convenuti.
È stato cremato il 19 ottobre 2005.
Centro Studi Libertari-Napoli