Umanità Nova, numero 41 del 18 dicembre 2005, Anno 85
Friuli
Anche nella nostra regione ci si è mobilitati per solidarizzare con la lotta dei valsusini con la TAV.
Del resto anche da noi il famigerato "corridoio 5" dovrebbe passare
facendo disastri in particolare nelle province di Gorizia e Trieste.
Anche da noi da anni esiste un comitato di lotta che si batte contro
l'alta velocità ma che purtroppo ancora non vede una sufficiente
partecipazione popolare.
In ogni caso le iniziative di solidarietà si sono svolte con un buon successo.
Martedì vi sono stati contemporaneamente dei presidi a Trieste,
Udine e Pordenone. Nel capoluogo regionale un centinaio di persone si
sono ritrovate grazie ad un efficace tam tam sotto la prefettura ben
presidiata da sbirri e digos. Striscioni, bandiere e interventi al
megafono hanno caratterizzato l'iniziativa che si è conclusa
dopo l'uscita della delegazione che è andata dal prefetto per
comunicare le ragioni della manifestazione. Erano presenti un po' tutte
le anime dell'arcipelago ambientalista e di movimento locale. Come
anarchici eravamo presenti con lo striscione "NO TAV – DEVASTAZIONI AD
ALTA VELOCITA' – FAI" (ripreso e fotografato dai media locali che hanno
riportato l'iniziativa) e bandiere. A udine i manifestanti sotto la
prefettura erano una cinquantina fra compagn* anarchici e Rifondazione
ed è stato effettuato anche un piccolo blocco del traffico.
Anche qui una delegazione è stata ricevuta dal prefetto.
A Pordenone il collettivo Riff Raff (di cui fanno parte molti compagn*
anarchici) ha indetto un presidio. Come scrivono nel loro comunicato i
compagni di Riff Raff sabato 10 dicembre, si è svolto un
presidio di solidarietà alla popolazione della Val di Susa. Vi
hanno partecipato alcune decine di persone e non sono mancate
attestazioni si stima da parte di persone legate alla Valle per vari
motivi(o perché vi passano le vacanze o perché li vi
hanno dei parenti). Ha destato curiosità l'incursione nel
trenino per i bambini da parte di alcuni manifestanti con una bandiera
NO TAV.
Nella mattinata del 10 il "comitato contro il corridoio 5" ha fatto un presidio antiTAV nell'isontino.
Il topo
Bologna
Appena saputo delle brutali cariche della notte del 5 dicembre anche a
Bologna sono partite iniziative di solidarietà con la lotta
della Val di Susa contro le "grandi opere".
Martedì 6 dicembre, verso le 18 si sono formati due
concentramenti (prefettura e piazza nettuno) con volantinaggio; dopo
un'ora é partito un blocco stradale nell'incrocio fra via
Indipendenza, via Ugo Bassi e via Rizzoli, bloccando per circa un'ora
il traffico del centro. Si sono mobilitati un centinaio di persone,
principalmente anarchici e autonomi.
Mercoledì 7 dicembre, alle 13 presidio di fronte al cantiere
dell'alta velocità di viale Masini (zona stazione centrale),
indetto dalla Cub con la partecipazione di diverse componenti di
movimento (disobbedienti e vari); mobilitate oltre cento persone;
parziale blocco del traffico sui viali di circonvalazione.
Sempre mercoledì alle 18 presidio di fronte alla prefettura
indetto da Rifondazione Comunista, presenti una cinquantina di persone.
Si stanno organizzando treni e pulman per partecipare in massa alla manifestazione del 17 dicembre a Torino.
W. S.
Roma
Il 6 dicembre anche a Roma c'è stata una mobilitazione spontanea
dei compagni contro le cariche avvenute nella notte a Venaus. Due
presidi si sono tenuti sotto le sedi di alcuni dei mandanti delle
cariche: la CMC ed il parlamento.
Una volta riunificati i due presidi i circa cinquecento partecipanti,
dopo aver bloccato la centralissima Via del Corso, si sono diretti in
corteo sotto il ministero dell'interno, davanti al quale si sono
succeduti interventi di denuncia della brutalità poliziesca e
della voracità delle "grandi opere".
No tav info
Jesi
Venerdì 9 dicembre, presso la sede del Centro Studi Libertari
"Luigi Fabbri", la serata musicale è stata dedicata in
solidarietà alle lotte contro la TAV, con relativo comunicato
pubblicato sulla stampa locale e locandina di controinformazione
affissa nella bacheca del centro. Discreta l'affluenza di pubblico.
Reggio Emilia
Sabato 10 dicembre si è tenuto un presidio "in
solidarietà alle popolazioni della Val Susa in lotta contro la
TAV", promosso da Comitati Davide contro l'alta velocità di
Reggio Emilia, FAI reggiana, Pollicino Gnus, Comitato Un posto per
viverci, Gruppo comunista libertario Fratelli Cervi, Laboratorio AQ16,
Val d'Enza Social Forum, Verdi di Reggio Emilia.
Una cinquantina di persone, nonostante il freddo, hanno retto il
presidio sino oltre le 18, distribuendo ai passanti e agli intervenuti
un volantino comune informativo sulle ragioni della lotta contro la
TAV. Alcuni compagni, presenti giovedì scorso alla
manifestazione in Val di Susa, hanno riportato la loro esperienza e
invitato alla solidarietà e all'estensione della lotta. Nello
stesso pomeriggio analogo presidio informativo a Correggio (RE).
Lo striscione della FAI reggiana riportava: "TAV=affari ad alta nocività. FAI"
La FAI e l'Area libertaria reggiana come prossima iniziativa
organizzano una serata in solidarietà e informazione sulle lotte
NO TAV. Giovedì 15 dicembre, ore 21, presso lo Spazio sociale
Kronstadt (via Don Minzoni 1/d, Reggio Emilia). Parteciperanno Luca
Ferrero del Comitato antiTAV di Pianezza (Val Susa) e Maria Matteo,
redattrice del settimanale anarchico Umanità Nova.
FAI Reggiana
Massa
Sabato 10 dicembre a Massa, su iniziativa del Gruppo anarchico 'Su la
Testa' di Massa e del Gruppo anarchico versiliese, un buon numero di
compagni e compagne della zona ha partecipato ad un presidio NO TAV e
contro lo stato, contro le devastazioni ambientali ed in
solidarietà alla lotta in Val di Susa. Durante il presidio, che
si è svolto prima nella piazza davanti alla prefettura e poi
nelle affollate vie centrali nei pressi del palazzo comunale, è
stato esposto uno striscione con la scritta "Contro un futuro ad alta
velocità NO TAV @" e diffuso un volantino con il seguente testo:
"Quello che sta succedendo in questi giorni in Val di Susa, dimostra
chiaramente come in tante altre occasioni, la linea di condotta dello
Stato. Lo Stato deve garantire la costruzione di una linea ferroviaria
ad alta velocità che inquinerà, avvelenerà e
devasterà l'intera valle; se pensiamo poi che nell'esecuzione
del mega-traforo bisognerà anche fare i conti con sostanze
inquinanti quali amianto, uranio e radon, immaginatevi che 'bel futuro'
si prospetta per la popolazione valsusina. Il quadro si completa se si
pensa che il rumore di un Treno ad Alta Velocità è
paragonabile a quello di un aereo in partenza. Ora, chi si oppone a
questo bel progetto è sottoposto alle continue attenzioni di
polizia e carabinieri che non perdono mai l'occasione di menar le mani
(...ed i piedi). Parallelamente si prepara il terreno della repressione
agitando lo spettro dell'anarchico 'estremista-provocatore-terrorista'
nel tentativo di dividere i manifestanti in buoni e cattivi. Infatti
è da circa dieci anni che a Torino e dintorni lo Stato,
attraverso la banda Laudi, Tatangelo, Giordana e nuovi aguzzini,
attacca senza sosta il movimento anarchico e antagonista con arresti,
denunce, pestaggi, sgomberi di centri sociali fino ai 'suicidi ad alta
velocità' di Baleno e Sole nel 1998. Il 18 giugno scorso durante
un corteo antifascista, in risposta all'aggressione fascista al
Barocchio conclusasi col ferimento di due occupanti, di cui uno in
maniera grave, vengono arrestati 2 compagni con le accuse di
devastazione e saccheggio (da 8 a 15 anni di galera); il 20 luglio (che
coincidenza) altri 7 sono arrestati, tra loro Tobia Imperato autore del
libro 'Le scarpe dei suicidi' che ripercorre tutta la vicenda di Sole,
Baleno e gli altri. Siamo convinti che solo la lotta diretta e continua
attraverso varie forme che vanno dal blocco delle strade e delle
ferrovie al boicottaggio delle truppe di occupazione e degli operai del
cantiere da parte degli abitanti delle valli, possa impedire questa
altra impresa criminale. Come siamo convinti che la lotta all'alta
velocità debba diventare un caso nazionale in cui ognuno possa
esprimere la propria solidarietà alla popolazione della Val di
Susa. È per queste ragioni che oggi siamo qua!".
un compagno presente
Venezia
Nella mattinata del 7 dicembre, nonostante la giornata lavorativa, una
quarantina di attivisti/e di Rifondazione, del c.s. Zona Bandita,
dell'Assemblea No Mose e anarchici hanno attuato sotto la prefettura di
Venezia un volantinaggio-presidio di solidarietà con la lotta
anti-Tav in Val di Susa.
I compagni presenti hanno diffuso un volantino intitolato "Sarà
dura..." e firmato come "Antagonisti anarchici", riprendendo la stessa
definizione usata dal ministro dell'interno Pisanu, che l'indomani
è stato largamente citato anche nella cronaca de Il Gazzettino.
A Mestre, invece una dozzina di persone a volto coperto hanno compiuto
un'azione dimostrativa con spray e vernice rossa ai danni della sede
della Rete Ferroviaria Italiana, società che detiene circa il
50% delle azioni Tav.
Nel pomeriggio, davanti alla stazione ferroviaria di Venezia, si
è tenuta - con presenza anarchica - un'altra manifestazione
indetta da Verdi, centri sociali d'area disobbediente e altre
realtà di base.
Red VE
Milano
Alcune centinaia di persone, raccogliendo il tam tam di alcuni centri
sociali, si sono ritrovate nella serata del 6 davanti alla Prefettura
di Milano per protestare contro le cariche di Venaus; poi in corteo si
sono recate in P.zza S.Babila.
Nel pomeriggio del 7, giornata festiva per i milanesi in occasione
della ricorrenza di Ambrogio, proclamato patrono della città, si
è tenuto il tradizionale appuntamento per la prima della Scala.
Tradizionale anche il tentativo di rendere visibili le varie forme di
dissenso presenti nel territorio. Così a fianco degli allievi
pasticcieri delle scuole di formazione professionale della Regione
Lombardia che hanno piazzato un gazebo davanti a Palazzo Marino, sede
del Comune, ci sono gli operai in mobilità dell'Alfa che
rivendicano "un salario dignitoso", mentre i lavoratori autoorganizzati
della Scala rendono noto il loro rifiuto dell'Ambrogino d'oro,
l'onorificenza del Comune ai milanesi illustri, contro i tagli ai
finanziamenti alla cultura e contro i continui decreti che precarizzano
sempre più i posti di lavoro.; striscioni sono stati innalzati
anche da gruppi di studenti che contestano la riforma della scuola. In
ritardo sono poi giunti direttamente dalla Val di Susa esponenti dei
comitati 'no Tav' con bandiere e striscioni ai quali si sono uniti
numerosi manifestanti in solidarietà, contro le politiche del
governo.
M. V.
Chambery
Il 10 dicembre il gruppo anarchico "Acratie", la Federation Anarchiste
e il sindacato libertario CNT hanno dato vita ad un presidio di
solidarietà con i valsusini in lotta e contro la repressione
poliziesca. Un importante segnale di interesse e di solidarietà
ad una lotta che sta attraversando il confine. I compagni hanno
annunciato la loro presenza alla manifestazione del 17 a Torino
Da un comunicato di Fred (F.A.)
Palermo
Mercoledi 7 dicembre, una cinquantina di attivisti ("Anarchici Contro
la Devastazione Ambientale", csoa ExKarcere e csoa Ask191) hanno
manifestato all'interno della stazione centrale contro l'aggressione di
martedì notte (6 dicembre, NdR) al presidio popolare di Venaus
da parte delle forze dell'ordine.
Alla protesta si sono unite diverse persone e lavoratori di Trenitalia che hanno solidarizzato con la lotta in Val di Susa.
Attraverso la lettura al megafono di documenti e comunicati e un
massiccio volantinaggio, i manifestanti hanno chiesto l'immediata
smilitarizzazione della valle e la sospensione dei lavori della linea
TAV.
TAZ laboratorio di comunicazione libertaria
Lugano
Mercoledì 7 dalle 12 alle 13 davanti al consolato italiano di
Lugano si é svolto un presidio e un volantinaggio in
solidarietà alla protesta contro i treni ad alta velocità
(TAV) in corso in Val Susa. Il presidio denunciava inoltre il violento
sgombero della polizia italiana operato nel corso della notte di
lunedì.
Una trentina i partecipanti che hanno distribuito volantini e hanno consegnato un comunicato di denuncia al console italiano.
CSOA Molino
Parma
Nella mattinata del 6 dicembre, appena saputa la notizia del violento
sgombero di Venaus c'è stato un presidio contro il TAV e in
solidarietà ai manifestanti. Circa una cinquantina o più
di persone e un fitto volantinaggio. A metà presidio c'è
stato anche un blocco stradale. Sabato 10 dicembre alla manifestazione
cittadina contro le speculazioni e la cosidetta "riqualificazione della
citta" tenutasi nel quartiere Montanara, il corteo si chiudeva con due
striscioni di solidarietà con la Val Susa ed il comitato
di appoggio alla lotta anti-TAV distribuiva un migliaio di copie del
volantone "in Val Susa dicono no alla speculazione"
Da una mail di Cisco e una di Franzo