Umanità Nova, numero 2 del 22 gennaio 2006, Anno 86
Una volta di più "il re è nudo". Giovedì 12 gennaio se n'è avuta una riprova con la votazione della camera dei deputati sulla proposta di legge dell'amnistia avanzata dalla commissione giustizia dopo l'approvazione a maggioranza semplice. Il varo della legge avrebbe richiesto il parere favorevole dei 2/3 dell'aula di Montecitorio, 406 deputati, obiettivo difficilmente raggiungibile in considerazione della vocazione forcaiola che anima la grande maggioranza dei parlamentari che sulla sindrome sicuritaria, sulla paura del diverso, sulla caccia all'immigrato hanno costruito le loro fortune parlamentari e le nostre disgrazie quotidiane. Ed infatti non si è raggiunto. Lega, AN, DS, Margherita hanno fatto muro per il no, manifestando tutto il loro cinismo. Poi, per salvarsi la faccia, DS e Margherita hanno proposto in alternativa l'indulto e sono stati stoppati da quelli che prima erano favorevoli all'amnistia per evitare che uscissero dalla vicenda come i veri benefattori. Il tutto in sintonia con il clima preelettorale.
Sulla buffonata dell'indulto ridotto, una soluzione scandalosa, poi
tutti, o quasi, hanno ritrovato l'unità per evitare di cadere
nel ridicolo.
Insomma tutto come prima. Con le carceri che scoppiano, con
l'umiliazione quotidiana dei detenuti, con gli otto milioni di processi
penali pendenti, con questa vergogna che osano chiamare giustizia.
mv