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Umanità Nova, numero 3 del 29 gennaio 2006, Anno 86

Pochi soldi, meno garanzie


Sul salario, a fronte di un aumento dei prezzi consistente nel 2005, si hanno, con l'una tantum mediamente al netto delle trattenute per 12/13 mesi, 217 euro pari a circa 18/17 euro mese.

Per il 2006/2007 gli aumenti mensili netti medi sono di 42 euro dal 1-1-06 a cui si aggiungono da ottobre 17 euro e 10 euro dal 1-marzo 2007.

Per gli operai del 3° livello gli aumenti mensili netti sono rispettivamente di 35 euro dal 1-1-06, di 14 euro dal 1 ottobre 06 e 9 euro dal 1 marzo 2007.

In sostanza si tratta di un aumento medio mensile, di 55 euro lordi e 37 netti. (I 55 euro mensili lordi, pari a 37 euro netti si ottengono calcolando il totale del salario che il lavoratore percepirà dal 1-1-05- al 30-6-07 diviso per le 32 mensilità su cui si applicano gli aumenti).

Non si è recuperata la perdita del potere di acquisto degli anni scorsi, ma addirittura gli stipendi reali sono stati ridotti perché l'aumento del costo della vita, fino a marzo 2007, sarà ben più alto dei pochi euro concordati.

L'orario di lavoro potrà essere prolungato al sabato per "ragioni produttive e di mercato". 

Niente è stato fatto per contrastare il lavoro precario, hanno istituito una commissione (sic), mentre hanno prolungato il periodo di apprendistato fino a 5 anni.

Si sperimenterà l'Orario Plurisettimanale, oggi previsto per la stagionalità, anche per "ragioni produttive o di mercato" 

Costituzione di una Commissione Nazionale per definire la regolamentazione dei limiti massimi di utilizzo dei contratti a termine e interinali  e di una Commissione permanente su: competitività, produttività, mercato del lavoro, orario di lavoro, condizioni di lavoro, per fornire informazioni utili per il prossimo rinnovo normativo.

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