Umanità Nova, numero 6 del 19 febbraio 2006, Anno 86
Ricordando...
Renzo Zella "Adriano"
Renzo Zella, per tutti Adriano, se n'è andato: un emorragia
cerebrale improvvisa e inesorabile lo ha colpito venerdì 9
dicembre. 12 giorni in rianimazione nell'ospedale di Massa, dove la
moglie, i figli e compagni affranti ma speranzosi nonostante le parole
dei medici cercavano di svegliarlo dal coma.
La notizia di quelle che mai vorresti sentire è arrivata mercoledì mattina 21 dicembre rendendoci sgomenti.
Adriano aveva iniziato il duro lavoro del cavatore appena ragazzo e
lì era entrato in contatto con l'ideale anarchico, da subito si
era impegnato nel sindacalismo di base e nella dura e quotidiana lotta
per una vita dignitosa per tutti.
Otto anni fa era scampato alla frequente sorte dei lavoratori del
marmo, ma il blocco gli aveva spappolato il piede destro dopo 35 anni
di lavoro, zoppicante e in pensione aveva continuato a partecipare a
manifestazioni e ad impegnarsi per la costruzione dell'archivio al
Germinal di Carrara.
Parallelamente continuava a propagandare il pensiero anarchico a Montignoso dove risiedeva con Luana, Lara e Nicola.
Una folla enorme di gente che lo aveva conosciuto ha scortato il
feretro, portato a spalla dai compagni dalla sua abitazione fino alla
strada principale e da lì ha proseguito per il cimitero di
Mirteto dove è stato cremato come desiderava lui.
Sappiamo con certezza che non voleva saperci tristi e affranti, ma
forti e decisi ad andare avanti sulla strada per l'emancipazione e la
libertà.
Ma allo sventolio delle bandiere rosse e nere, a Figli dell'Officina
cantata dai compagni, qualche lacrima sarebbe scesa anche a te caro
"Avvocato".
Un tenero, forte abbraccio da noi tutti a Luana, Lara e Nicola, da tutti noi sempre avanti.
Anarchici di Montignoso