Umanità Nova, numero 7 del 26 febbraio 2006, Anno 86
La stampa ha riportato con enfasi la notizia che l'ONU, a conclusione dell'inchiesta svolta da un'apposita commissione, ha chiesto agli USA di chiudere la prigione per sospetti terroristi o ritenuti tali di Guantanamo, Cuba. La notizia arriva nella settimana in cui un video testimonia il brutale pestaggio di soldati inglesi nei confronti di ragazzini iracheni e nuove immagini degli orrori del carcere di Abu Graib rimbalzano sui media di tutto il mondo. Altro che vignette sataniche danesi...
Il problema non è chiudere Guantanamo, ormai con poche centinaia di ospiti. Il problema sono le altre Guantanamo aperte nel mondo e di cui lo scandalo dei voli CIA che ha coinvolto molti paesi europei non è che un riverbero. Infatti, proprio per spostamenti da carcere segreto a carcere segreto sono stati utilizzati i voli ospitati dai benevoli paesi europei per scali tecnici ecc. Dall'11 settembre 2001, gli USA hanno con sistematicità in cui nulla vi è di spontanea reazione al trauma delle torri gemelle, perseguito la costruzione di un sistema ombra di repressione fatto di luoghi comportamenti persone che semplicemente non esistono.
Nel buco nero dell'incertezza il sospetto prevale sulla prova della colpevolezza; le incarcerazioni avvengono senza processo, a tempo indeterminato, senza accuse precise; sospetti sono catturati ovunque con qualunque mezzo, trasportati segretamente; l'uso della tortura è legittimato dal parere di un avvocato che diventa ministro della giustizia di Bush; non si è in guerra contro un nemico identificabile e per un tempo determinato, ma in perenne lotta contro qualcuno che non ha nulla di umano e quindi va trattato come una bestia, anzi peggio.
Il problema non è chiudere Guantanamo: magari verrà pure chiuso, anche solo come specchietto per le allodole. Il problema è il tramonto dello stato di diritto, il prevalere dello stato di fatto in nome dell'eccezionalità del momento che rischia di eternarsi, con una completa torsione del rapporto tra eccezione e norma: la guerra, l'eccezione, è diventata norma e quindi svanisce il modo di vivere basato su di essa. Nell'emergenza permanente della lotta al nemico dis-umano ed invisibile, tutto è lecito.
Simone Bisacca