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Umanità Nova, numero 11 del 26 marzo 2006, Anno 86

Milano: presidio in piazza Fontana
Modificata la "nuova" lapide a Pinelli


Nel pomeriggio di domenica 19 marzo c'è stato un presidio di protesta organizzato dalla Federazione Anarchica Milanese in piazza Fontana. L'amministrazione comunale del sindaco Albertini aveva di notte sostituito la lapide originale in ricordo di Pinelli, posta a suo tempo dai democratici e antifascisti della città.

Con questa operazione Pinelli non risultava più "ucciso innocente mentre si trovava nei locali della Questura", ma diventava un "innocente morto tragicamente".

Un chiaro e vergognoso tentativo di revisione storica, tra le tante in atto in questo paese, per assolvere i responsabili di quella tragica morte.

Il sindaco Albertini si affrettava a dare all'iniziativa il significato della riabilitazione della figura del commissario Calabresi. Il vice-sindaco di AN (lo "sceriffo" De Corato), ad un settimana di distanza dalla marcia concessa ai fascisti a Milano, e in piena campagna elettorale, dichiarava: "Gli anarchici si faranno vivi per spaccarla o rimuoverla. È gente che in un solo sabato è riuscita a mettere a ferro e fuoco una città... Mi aspetto questo ed altro.

Chiarissima  la volontà provocatoria che esprime.

Durante il presidio sono stati appesi cartelli davanti alla lapide, riaffermando che la strage del 12 dicembre "69 è di Stato e che Pinelli non è morto tragicamente, ma assassinato mentre si trovava in Questura. Si diffida Albertini e la sua giunta di centro-destra da ogni tentativo di distorcere la verità storica.

Nell'occasione è stata sovrapposta nella lapide la parola "ucciso" a quella di "morte" in riferimento a Pinelli, in attesa di una successiva iniziativa di sostituzione della lapide stessa. È stata anche messa al momento una bandiera anarchica.

Diversi erano i cittadini che passando casualmente, o informati dal Tg 3, si esprimevano con pesanti commenti nei confronti dell'ennesima porcata da parte dell'attuale amministrazione comunale.

E. M.

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