testata di Umanità Nova

Umanità Nova, n 16 del 7 maggio 2006, anno 86

25 aprile
La Resistenza. Ancora



Trieste: no ai CPT

Importante presenza davanti alla risiera di S. Sabba (unico campo di concentramento esistente in Italia), durante la cerimonia ufficiale, del movimento che si batte contro il CPT di Gradisca.
Massiccio volantinaggio dell'Assemblea permanente contro il CPT che informava sulla situazione del campo dove sono attualmente reclusi circa 70 immigrati/e e ci sono già stati due tentativi di fuga (purtroppo falliti). È stato anche esposto uno striscione che ricordava i lager di ieri e la lotta contro quelli attuali. Presenti con un proprio volantino sui CPT e con la vendita di UN anche i compagn* del Gruppo Anarchico Germinal. In tutto durante la mattinata sono stati distribuiti 3000 volantini sul tema. Nel pomeriggio si è svolta un'assemblea davanti al CPT per confrontarsi sui prossimi appuntamenti. Sicuramente una giornata riuscita dal punto di vista informativo che testimonia come la lotta contro il mostro, nonostante l'apertura, non si fermi.
Un compagno presente

Correggio: contro i rifiuti della storia

Il 15 aprile il gruppo FAI di Correggio insieme a Materiale Resistente ha organizzato un'assemblea pubblica dal titolo: "neofascisti e destra radicale: il pericolo dei rifiuti della storia".Sono intervenuti Giorgio Riboldi ed Emanuele Delmedico come relatori; al termine dell'assemblea, che è stata molto partecipata, si è sviluppato anche uno stimolante dibattito sui temi della conferenza. Il giorno 23 invece è stata organizzata una biciclettata con l'Anpi locale con soste ai cippi partigiani,dove vi erano letture del libro dei cippi fatte da Mauro Incerti. La biciclettata è terminata al parco della memoria alla lapide del compagno Mario Corghi, infine si sono esibiti gli Zambra Mora durante il meritato ristoro a base di gnocco fritto,vino e birra.
L'incaricato

Busto Arsizio: street parade

Nel pomeriggio di domenica 23 aprile il centro di Busto Arsizio è stato attraversato da un corteo - street parade. Tre carri che diffondevano musica, qualche centinaio di persone che sfilavano ballando e volantinando hanno animato la città in cui, nell'ultimo anno, l'estrema destra si è messa in mostra con pestaggi, intimidazioni, atti vandalici nei confronti d'immigrati ed antifascisti. Una risposta non istituzionale e lontana dalla ritualità riassunta dallo slogan: "Una storia che resiste, tutte le strade della resistenza. Unite nell'antifascismo tante anime diverse scendono in strada affinché esso non sia solo memoria storica." Alla fine della manifestazione rimaneva, in una delle vie principali della città, lo striscione con la scritta "Busto antifascista" accompagnato dagli sguardi sorpresi di molti cittadini non più abituati a simili eventi. L'iniziativa organizzata dai collettivi: Busto Antifa, Officina Shake, C.S. la Fornace, Al - Makan ha visto la partecipazione dei compagni del Laboratorio Libertario.
Per il Laboratorio Libertario, l'incaricato
per contatti: libertari@virgilio.it

Torino: Memoria resistente e liberazione del presente

Mentre altrove si chiacchierava di difesa della Costituzione formale del paese, sotto la Mole il 25 aprile è stato all'insegna della libertà concreta di noi tutti e, in particolare degli antifascisti inquisiti, incarcerati e processati per aver manifestato il 18 giugno dello scorso anno contro l'accoltellamento di due anarchici all'interno della loro casa.
Nel primo pomeriggio un folto gruppo di compagni si è raccolto davanti alla lapide che ricorda il partigiano anarchico Ilio Baroni, morto in combattimento il 26 aprile 1945.
È stata un'occasione per ricordare una storia che non è semplice memoria del passato ma costante monito per un presente sempre più difficile, segnato dalle scorribande delle squadracce e dall'offensiva culturale di una destra agguerrita e volgare.
Significativo che Baroni e i tanti anarchici morti combattendo il fascismo siano stati ricordati da Tobia, uno degli anarchici che il 27 giugno di quest'anno sarà processato per la partecipazione al corteo antifascista del 18 giugno del 2005.
Il presidio si è concluso con un brindisi in memoria dei partigiani morti combattendo a Torino e dimenticati dalla storia ufficiale. Si è anche ricordato il partigiano Pinelli ucciso nella questura retta dal fascista Guida, la cui vicenda il sindaco forzista di Milano ha tentato inutilmente di cancellare, rimovendo la lapide che ricorda un assassinio di stato.
Il 10 giugno, ad un anno dal ferimento dei compagni accoltellati da una squadraccia fascista, si svolgerà a Torino un corteo contro la repressione.
Successivamente abbiamo partecipato alla festa antifascista organizzata dagli anarchici delle case occupate ai Giardini (ir)reali, di fronte al Fenix, posto sotto sequestro giudiziario e sgomberato il 20 luglio scorso, contemporaneamente all'arresto di 7 antifascisti.
Concerti, bar e cena benefit antifa, distribuzione di libri e volantini e, per coronare la giornata, la liberazione temporanea del Fenix, dopo nove mesi di muratura.
Un'altra occasione per ribadire che l'antifascismo non si arresta, né sequestra.
FAI - Torino

Imola: festa antifascista

Ottima riuscita del 25 aprile antifascista organizzato dai Gruppi Anarchici Imolesi con la collaborazione del Circolo Peace Maker.
Come annunciato, al mattino si è tenuto in Piazza Caduti per la libertà il comizio di Andrea Papi, il quale, davanti a un uditorio particolarmente affollato di compagni e cittadini, ha illustrato la storia e le ragioni dell'antifascismo degli anarchici. Partendo dalla lotta per una società autogestita, l'oratore ha poi spiegato i motivi per i quali il nostro anarchismo è irriducibile ai meccanismi del potere e dell'autorità, anche e soprattutto quando questi meccanismi si nascondono dietro i concetti di libertà e rappresentanza popolare.
Al termine del comizio una sessantina fra compagne e compagni si è ritrovata presso la sede dell'Archivio Storico della Fai, dove era stato allestito un ricco buffet, come al solito generoso secondo la ormai tradizionale ospitalità degli anarchici di Imola. A rallegrare il pranzo un concerto improvvisato e "autoprodotto" che ha riproposto il miglior repertorio delle canzoni anarchiche.
Nel pomeriggio, nel parco prospiciente la sede, si è tenuto un concerto di musica punk e popolare (Linea, Campdown, Travellers, Sarach e Trabach, Romamor), intervallate dalla recita delle belle poesie di Iller Lorenzelli e Giorgino. Più di un centinaio fra compagni, simpatizzanti e passanti si è sdraiata sull'erba, approfittando della bella giornata di sole, per ascoltare la musica, conversare e ritrovarsi. Un'atmosfera particolarmente piacevole, anche grazie al bar allestito dai compagni del Peace Maker e all'attenzione a che nulla turbasse lo spirito dell'iniziativa.
Anche il banchetto dei libri e della propaganda ha avuto un notevole successo.
Per concludere, un saluto particolare agli attivissimi giovani del Peace Maker, alle compagne e ai compagni che hanno cucinato e ai bolognesi del Cassero, accorsi in massa alla nostra iniziativa.
L'incaricato


una storiasommarioarchiviocontatticomunicaticollegamenti