Umanità Nova, n 17 del 14 maggio 2006, anno 86
La Federazione Anarchica Italiana indice il 10 giugno 2006 una manifestazione nazionale a Torino contro la repressione.
A Torino si aprirà infatti il 27 giugno il processo a carico degli antifascisti arrestati e denunciati per devastazione o saccheggio (art. 419 codice penale) in seguito alla manifestazione del 18 giugno 2005 indetta in risposta all'accoltellamento da parte di fascisti di due occupanti il Barocchio squat. Sullo sfondo della democrazia plebiscitaria che si fa affermando, forma politica dello stesso ceppo del fascismo, avviene l'esperimento di repressione del conflitto sociale con applicazione di una fattispecie di reato che prevede responsabilità collettive anziché individuali (il reato punisce la mera partecipazione a fatti di devastazione o saccheggio senza che siano contestati fatti individuali più specifici) e sanziona così la mera partecipazione alle lotte e alle manifestazioni con pene che vanno dagli 8 ai 15 anni di reclusione. La stessa fattispecie di reato è stata utilizzata per disporre il sequestro del terreno di Venaus liberato dai valsusini l'8 dicembre 2005 proprio dai veri devastatori e saccheggiatori del TAV che l'avevano occupato e viene evocata come possibile accusa su tutto il movimento popolare che si batte per difendere la sua terra la sua salute la sua vita.
Pare evidente che sia in atto un test di resistenza sulla determinazione e compattezza delle forze che si oppongono nei fatti e non solo a parole al disegno in atto di restringimento degli spazi di libertà e di lotta nella variegata questione sociale attuale. Quel che sta avvenendo a Torino sono ad ogni effetto prove tecniche di regime alle quali tutti coloro che hanno cara la libertà devono opporsi con fermezza e determinazione.
Tutti a Torino il 10 giugno!
Federazione Anarchica Torinese