Umanità Nova, n 19 del 28 maggio 2006, anno 86
Malpensa: licenziati due interinali
Due lavoratori interinali sono stati licenziati perché hanno
protestato contro la politica padronale che li voleva precari a vita.
La Sea di Malpensa usava i contratti a termine in modo illegale al
punto che alcuni lavoratori sono arrivati sino a 10 contratti a termine
consecutivi. Dopo le numerose cause intentate contro la Sea da
lavoratori stanchi di questa situazione, la ditta ha provato ad
aggirare il problema convocando i dipendenti e proponendo loro
contratti tramite agenzie di lavoro interinale (Metis, Obiettivo
lavoro, Synergie, Adecco, Temporary ecc.). Centinaia di lavoratori sono
stati quindi avviati al lavoro presso Malpensa non più con
contratti a termine di Sea, ma con contratti delle varie agenzie che
operano nel Varesotto. Alcuni lavoratori, stufi di questa situazione,
hanno comunque deciso di impugnare davanti al giudice l'assunzione a
termine, per essere assunti definitivamente. Qui scatta la repressione
Sea, che li convoca per chiedere loro di ritirare la causa e, dopo il
loro rifiuto, comunica alla Metis di ritenere i lavoratori
indesiderati, perché a detta loro, "sono venuti meno alla
fiducia di Sea". L'agenzia Metis il 29 marzo sospende i due interinali
e un mese dopo li licenzia.
La Metis tiene molto a curare la propria immagine di agenzia moderna ed
impegnata nel sociale, ma le operazioni di maquillage cui si sottopone
non riescono a celare il suo ruolo reale di filtro e disciplinamento
dei lavoratori.
La lotta contro la precarietà a vita va avanti.
Ma. Ma. Fonte: comunicato Associazione Lavoratori Cobas di Gallarate