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Umanità Nova, n 20 del 4 giugno 2006, anno 86

Fallaci l'esplosivista
Bombe mediatiche


In un'intervista al New Yorker, Oriana Fallaci, ha dichiarato che "Andrò dai miei amici anarchici, con loro prendo gli esplosivi e la faccio saltare in aria!" Al centro dei propositi esplosivi di una scrittrice nota negli ultimi anni più per le posizioni xenofobe e razziste che per i propri scritti la moschea che dovrebbe sorgere a Colle Val D'Elsa.
Come purtroppo spesso accade per le esternazioni di Fallaci si è scatenata una canea giornalistica, che non ha mancato di investire gli anarchici, che, da esperta di effettacci mediatici, Fallaci ha pensato bene di tirare in ballo.
Di seguito i comunicati emessi dal Gruppo Germinal FAI di Carrara e dalla Commissione di Corrispondenza della FAI in risposta alla bufera mediatica sollevatasi intorno alle dichiarazioni della scrittrice fiorentina.


Ancora una volta ci troviamo di fronte all'ennesima provocazione verso il movimento anarchico; questa volta è la signora Fallaci a dare il la ed ecco tutta la stampa in coro che ripropone a gran voce lo stereotipo dell'anarchico bombarolo a tutta pagina.
Non soltanto: la signora Fallaci insiste nel suo delirio paventando amicizie che a suo dire sarebbero pronte ad accompagnarla nella sua arrogante scelleratezza.
Ci dispiace per la signora Fallaci, ma noi siamo amanti e fautori della libertà nel suo senso più alto.
Ci spiace per la signora Fallaci, ma noi non abbiamo amicizie razziste e guerrafondaie.
Ci dispiace per la signora Fallaci, ma noi siamo contro tutte le religioni nel preciso momento in cui tentano di imporsi con i loro dogmi e le loro credenze, non ultima quella cattolica romana che da millenni deturpa i paesaggi toscani e non solo.
Ci dispiace per la signora Fallaci, ma le nostre idee non collimano certo con le sue.
Teniamo a far presente ai quotidiani che hanno dato tanto rilievo a queste scempiaggini che se invece che la signora Fallaci fosse stato il signor X a destare tanto scalpore anzichè a guadagnarsi le prime pagine gli sarebbe valso soltanto a una denuncia per ubriachezza molesta.

Gruppo Anarchico Germinal-FAI Carrara

Alcune precisazioni in merito alle recenti dichiarazioni rilasciate da Oriana Fallaci a un settimanale statunitense.
Siamo in qualche modo costretti a farle perché - come spesso accade - l'identità e la storia politica degli anarchici sono state utilizzate provocatoriamente e in maniera del tutto distorta.
Da alcuni anni, ormai, Oriana Fallaci si fa interprete dei più biechi e viscerali istinti di odio e discriminazione, e il suo livore contro tutto ciò che non sia bianco, cristiano e occidentale ha raggiunto livelli talmente parossistici che saremmo tentati di non prenderla più molto sul serio.
Ma il delirio xenofobo di un personaggio pubblico come Oriana Fallaci gode, purtroppo, di una copertura mediatica talmente rilevante che, alla fine, un personaggio del genere raggiunge il suo narcisistico scopo: diffondere idee e contenuti di violenza e razzismo anche per soddisfare il proprio desiderio di onnipotenza.
Oriana Fallaci, nella sua umana disperazione, incarna quel cortocircuito culturale che da anni ormai affligge il mondo occidentale, lo stesso cortocircuito secondo il quale è giusto e legittimo reprimere in nome della libertà, uccidere per conto della democrazia, discriminare in difesa dell'uguaglianza. Nell'identificare il nuovo nazismo nell'Islam, Oriana Fallaci sembra non accorgersi di essere ella stessa una specie di nazista.
Tutte le religioni sono, per noi, uno strumento di potere e di dominio, ma la nostra lotta per la libertà da ogni condizionamento clericale o religioso degli individui e della società non ha nulla a che fare con la visione oscurantista di Oriana Fallaci.
Gli scontri di civiltà che eccitano tanto la fantasia dei guerrafondai come Fallaci non appartengono al patrimonio culturale e politico dell'anarchismo, perché gli anarchici sono internazionalisti e antirazzisti per definizione.
Proprio per questo noi non abbiamo - né vogliamo avere - nulla a che fare con questa persona, la quale farebbe meglio a non millantare amicizie o comunanza d'intenti con gli anarchici di Carrara o di qualunque altro posto nel mondo. Non si permetta la signora Fallaci, o chi per lei, di usare il nostro nome per pubblicizzare i suoi deliri di distruzione, siano essi di una moschea in Toscana o di tutto ciò che non rientra nei suoi schemi bigotti e reazionari.

Commissione di Corrispondenza della Federazione Anarchica Italiana - FAI
cdc@federazioneanarchica.org
www.federazioneanarchica.org

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