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Umanità Nova, n 21 dell'11 giugno 2006, anno 86

Siamo uomini o caporali? Militarismo & autorità alla berlina
Jeans, Marescialli, mamme soldato e uomini che "non devono chiedere mai"

L'anno passato una pubblicità dell'Esercito Italiano è stata spalmata su tutti i maggiori quotidiani nazionali con lo strascico anche di alcuni articoli di commento non proprio rispettosi.

Recitava così: "se impieghi più di 20 secondi a scegliere un paio di jeans scordati di dare ordini a un plotone". La geniale pubblicità delle ff.aa., rivolta all'arruolamento di marescialli per l'Esercito, con ogni probabilità puntava un target giovanile, facendo leva su stereotipi di genere secondo cui un maschio, giovane e virile non perderà certo tempo con inutili bazzecole da femminucce. A parte l'evidente mancanza di aggiornamento del superbo creativo (qualcosa mi dice che indossa la divisa pure lui) che avrebbe potuto spulciare qualche giornale o chiedere a qualche amico per informarsi di quanto tempo I "giovani maschi" di oggi passino a lustrarsi non di meno delle rispettive coetanee, il fatto singolare è l'accostamento tra i jeans ed il plotone... se infatti dovessimo proseguire sull'accostamento propostoci potremmo preparare la pubblicità del Ministero della Difesa per i prossimi vent'anni. Un esempio? 

"se impieghi più di 10 secondi a strapparti i peli dal naso scordati di disinnescare le mine" o ancora "se impieghi più di un secondo a pulirti il culo scordati di fare il generale" e vi risparmio il sollazzo di altre perle sul genere (ognuno faccia da se con amici e parenti nei momenti bui).

A confermare che nonostante l'entrata delle "femmine" nell'arma l'onorabilità e la durezza italica non può esser mutata ne turbata è l'ex Ministro della Difesa A. Martino che in un'ANSA recente ha affermato: "Non c'è bisogno di dire 'resistete, tenete duro' ai militari, perché i militari veri, quelli che hanno alto il senso dell'onore e del dovere, non sono abituati in pubblico a lamentarsi, fanno il loro dovere fino in fondo". A disturbarlo sono stati l'Ammiraglio Biraghi e il Generale Tricarico lamentandosi per l'appunto sui tagli alla Difesa. 

D'altro canto l'ex ministro afferma: "Dalla comunità internazionale, che fa affidamento sugli italiani, già adesso abbiamo ottenuto riconoscimenti molto lusinghieri. Il Ministro della Difesa inglese John Reid, che era stato già ministro della Difesa sette anni fa, mi ha detto di essere tornato e di avere scoperto che era cambiata una cosa: gli italiani!", riferendo le parole del suo collega: "Sembra che non riusciamo più a fare meno di voi, siete dappertutto, siete diventati indispensabili".

Ma perché non vi resti ancora qualche dubbio, dopo queste prove di machismo nostrano, sulla quantità d'intelligenza a disposizione della Difesa ecco un comunicato recentissimo per la festa della mamma dove l'ufficio stampa del Comando regionale della Campania scrive: "L'Esercito è vicino alle mamme soldato che rappresentano il futuro del Paese e incarnano i profondi cambiamenti che la Forza armata ha fatto, passato dal reclutamento basato sulla leva a quello volontario" elogiando i loro grandi sacrifici: "Sacrifici che permettono comunque di realizzarsi come professionisti attraverso un lavoro ricco di soddisfazioni al servizio del Paese e nel contempo di fare il mestiere più bello di tutti che è appunto quello della mamma". Ovviamente non c'è dato sapere se alle mamme soldato servono più di 20 secondi per scegliere un paio di jeans, probabilmente in quanto donne e mamme l'esercito concederà qualche vantaggio (masculi si ma anche cavalieri per dio), di certo sappiamo dal documento elaborato nell'ambito della rete europea di robotica Euron (European Robotics Network), da un gruppo di esperti di Giappone, Stati Uniti ed Europa, che nel 2010 sarà pronto il primo prototipo di un esercito robotico. 

Se consideriamo che: un robot non ha bisogno di abbigliamento, non abbisogna di un reddito e quindi non si lamenterà mai né in pubblico né in privato e infine non sentirà il bisogno di realizzarsi in quanto donna e mamma, possiamo certamente dire di aver "risolto il caso". 

Obi Uan

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