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Umanità Nova, n 23 del 25 giugno 2006, anno 86

Sinistre politiche di governo-1: Cpt Lascia?
No, raddoppia!


Non c'è che dire, il neonato governo di centrosinistra è partito con il piede giusto e riesce già a fare le magie! Pensate. In un lager per stranieri in attesa di espulsione, un famigerato CPT, centro di permanenza (!) temporanea, nella bella Torino, la città che non sta mai ferma, che è sempre in festa (veri slogan appioppati alla città sabauda, non scherzo), qualche settimana fa si è avuta l'ennesima rivolta dei disperati che vi sono rinchiusi ed un bel numero è pure riuscito a scappare.

Subito visita lampo degli esperti ministeriali benedetti dal nuovo governo; si constata la precarietà delle condizioni in cui vivono i poveretti, la pochezza delle strutture, il degrado che si respira nelle baracche e nei container dove dormono e vivono gli ospiti del CPT.

Beh, penserete, a questo punto avran deciso di chiuderlo ‘sto lager, avran capito che non serve a nulla, che fa solo guadagnare i gestori (varie associazioni di volontariato si spartiscono la torta, per prima la Croce Rossa).

Macchè! Ingenui! Il nuovo governo sì che è liberal: il CPT migliora e raddoppia! Eccome: bisogna farlo tutto bello nuovo e più grande, con vere costruzioni in muratura munite di sbarre, mica ‘sti container di latta che si spaccano subito e ‘ste tazze del cesso facilmente sradicabili e lanciabili contro poliziotti e carabinieri! Avanti signori, in un lampo è già pronto l'appalto, scritto il contratto, firmato e affidati i lavori a premiata ditta specializzata (!) del luogo. La parola d'ordine è umanizzare, rendere più gradevole la permanenza in attesa di espulsione (!).
Già, la parola d'ordine. Ma in realtà si tratta di rendere i CPT sicuri come galere, in modo che non si possa scappare, che si capisca bene che quelli che ci stanno dentro son dei poco di buono, che ‘sti stranieri son tutti ladri e come tali van trattati.

Davvero non stupisce che l'ansia securitaria dei vari sindaci Ds in circolazione, su tutti il bolognese Cofferati e il torinese Chiamparino, si sfoghi su extracomunitari e marginali in genere, trofei da offrire ai benpensanti e ai poveracci che godono nell'avere sempre uno più poveraccio da mettere alla berlina.

Povera società quella che è incapace di accogliere, che vive di paura di ansia di pregiudizi di gretti calcoli di bottega, pronta a gettare la croce addosso a tutti i diversi con la benedizione proprio di una chiesa cattolica incapace di ogni misericordia e morbosamente concentrata solo sulla morale sessuale.

Mentre si alzano muri sempre più alti, si raddoppiano galere e tante altre son messe in cantiere, si avvera la profezia di chi aveva visto nell'esperimento sociale e giuridico della criminalizzazione degli stranieri avviata con la legge Turco-Napolitano (si ricorda, presidente?) un modello da espandere a tutta la società.

Non passa giorno che nuovi pezzi di società siano criminalizzati e si tenti di immetterli nel meccanismo della repressione poliziesca e giudiziaria, prima di tutto criminalizzando ogni opposizione sociale. La repressione avanza; l'allarme suona: non lo sentite?

W.B.

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