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Umanità Nova, n 23 del 25 giugno 2006, anno 86

Senza Frontiere
Brevi dal mondo


POLONIA - Studenti occupano il ministero dell'educazione
Mercoledì 14 giugno studenti anarchici e radicali hanno indetto uno sciopero e occupato il ministero dell'educazione, chiedendo una riunione con il ministro. Quest'ultimo ha convocato una conferenza stampa alla quale però non ha partecipato; più tardi ha sostenuto che non vi era motivo alcuno per parlare con gli studenti perché quello che questi chiedevano era di rendere legale la droga nelle scuole. Alcune settimane addietro lo stesso ministro Gietrych aveva sostenuto che le proteste venivano fomentate dal SLD (partito di sinistra del vecchio governo), successivamente sostenne che a fomentare le proteste fossero i pedofili. Gli studenti hanno bruciato un ritratto del ministro, appeso un bandiera nera e alcuni striscioni. Quando sono cominciati gli arresti sono rimaste 200 persone, ma inizialmente la manifestazione era molto più partecipata. 50 persone si sono recate alla questura per solidarizzare con i 18 arrestati, la maggior parte dei quali è stata rimessa in libertà sotto la custodia dei genitori. Iniziative di solidarietà sono state organizzate in altre località.
Fonte: a-infos


MESSICO - Violenta repressione a Oaxaca contro gli insegnanti in sciopero
Mercoledì 14 giugno, alle cinque del mattino, più di 3.000 unità delle forze armate hanno invaso violentemente la piazza principale della città di Oaxaca per attaccare il pacifico presidio permanente degli insegnanti della XXII sessione della CNTE (Confederazione Nazionale degli Insegnanti), della Promotora Estatal Por la Unidad Contra el Neoliberalismo, del Frente de Sindicatos y Organizaziones de Oaxaca (FSODO) e di organizzazioni aderenti alla Otra Campaña. Le forze della repressione, armate di tutto punto, hanno lanciato granate e gas lacrimogeni ed hanno iniziato a colpire ferocemente uomini, donne (varie di loro incinte), bambini e anziani. A decine si contano gli insegnanti arrestati e portati via all'interno di veicoli privi di targa, e sono quindi da considerare scomparsi. Alle 5,15 Radio Plantón (radio libera e comunitaria, voce della protesta) ha annunciato che le forze armate stavano per entrare nella sede della XXII sezione della CNTE. Si sono uditi colpi d'arma da fuoco e gas lacrimogeni. Cinque minuti dopo il segnale di Radio Plantón si è interrotto e successivamente è arrivata la conferma dello smantellamento dei trasmettitori per mano dell'esercito. Alle 6,10 la caccia ai maestri e alle maestre proseguiva per tutta la città. Le forze armate hanno picchiato duramente, rubato gli effetti personali degli aggrediti, rotto vetri e lanciato granate e gas lacrimogeni, anche contro tutte le auto che incontravano, seguitando ad arrestare persone. I feriti sono stati centinaia e la polizia non permetteva alla croce rossa di passare. Le organizzazioni degli insegnanti denunciano anche l'uccisione di alcune persone. Le organizzazioni, fra cui anche la Liga Mexicana por la Defensa de los Derechos Humanos, accusano la polizia di aver portato armi all'interno delle sedi sindacali per giustificare le brutali aggressioni. I maestri erano in sciopero da 23 giorni per chiedere aumenti salariali, miglioramenti delle infrastrutture e aiuti per gli studenti.
Fonti: a-infos, peacereporter.net, http://mexico.indymedia.org

a cura di Silvestro

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