Umanità Nova, n 31 dell'8 ottobre 2006, anno 86

Inform@zione

Bologna: associazione di Mutuo Soccorso

Si è costituita con un'assemblea presso la multisala del centro civico Zonarelli, a Bologna, il 22 settembre 2006, l'Associazione di Mutuo Soccorso per il diritto di espressione.
Questo "esperimento" di una rete di solidarietà che sappia contrastare le politiche repressive in atto ha un carattere squisitamente locale. Per il momento si è pensato di operare nel territorio della provincia di Bologna. Se l'esperimento funzionerà, se in altri territori si formeranno gruppi di compagne e compagni che sentono gli stessi bisogni, potrà realizzarsi un processo federativo, sempre dal basso. Dal basso è lo stile della proposta che ha visto un centinaio di compagne e compagni lavorare per circa un anno ad una discussione e ad un testo che fosse ampiamente condiviso e sufficientemente "digerito". Queste compagne e compagni non sono certo "ufo"; partecipano in vario modo alle esperienze del movimento ma esprimono la caratteristica della distinzione e della distanza dalla politica-politicante, dell'autonomia intesa nella pienezza del termine e non già come etichetta para-partitica.
Dal circolo anarchico "Berneri", dai gruppi anarchici imolesi, dal centro sociale XM24, dal laboratorio teatrale Lazzaretto, dal circolo Iqbal Masik, dal sindacalismo di base (USI, Cobas, CUB), dalla Val Samoggia contro la guerra, dall'associazione "Primo Moroni" a tanti e tante che vengono normalmente etichettate come "cani sciolti". Ed è principalmente per la solidarietà e la tutela dei "cani sciolti" che si è dato vita a questa associazione, un "soccorso rosso" para-sindacale che vuole arginare le decine di processi, le centinaia di denunce, gli arresti che si sono succeduti da Napoli 2001 in poi e che ha lasciato tanti "orfani" del "movimento dei movimenti" a gestirsi "in proprio" il confronto con l'apparato giuridico-militare dello stato.
L'adesione è individuale, la pratica organizzativa è assembleare, si ricerca la sintesi delle decisioni, la rotazione degli incarichi. All'associazione aderiscono anche avvocati che ne condividono i mezzi ed i fini ma – al di là dell'auspicio per il formarsi di un collettivo politico-giuridico – l'associazione sosterrà le cause nel più completo rispetto delle indicazioni degli accusati, compreso anche il diritto a rifiutare il processo.
In una prossima assemblea che verrà convocata entro la fine di ottobre si stabiliranno le cariche e si definirà a sede legale ed i recapiti pubblici.
Redb

Licata: presidio antirazzista

Una trentina di persone hanno partecipato a un presidio antirazzista in località Torre di Gaffe, vicino Licata, sul luogo in cui è morto l'operaio edile Mircea Spiridon originario della Romania, sepolto dalle macerie della palazzina al cui restauro stava lavorando e lasciato agonizzare per più di ventiquattro ore perché il datore di lavoro (che aveva assunto Spiridon in nero) aveva assicurato ai soccorritori che al momento del crollo non c'era nessuno.
È stata apposta una targa sulla via adiacente al punto in cui si è verificata la tragedia sulla quale campeggia la scritta "A Mircea Spiridon, morto sul lavoro". La vicenda è esemplare del nesso tra lavoro nero, precarietà e sfruttamento della manodopera immigrata sul quale il dominio mafioso specula abbondantemente in un territorio caratterizzato dalla forte presenza della mafia. Va sottolineato che in provincia di Licata la piaga del lavoro nero è piuttosto diffusa e altri incidenti hanno coinvolto nel recente passato lavoratori anche italiani. Non è un caso che a controllare il mercato del lavoro edile di quelle zone siano molte ditte di Palma di Montechiaro, città in cui si registra da sempre un'altissima concentrazione mafiosa e in cui, da qualche anno, si è innestata una folta comunità di immigrati provenienti dall'est europeo costantemente ricattati dal caporalato locale. Durante il presidio la presenza anarchica si è distinta per un massiccio volantinaggio.
Nucleo "Giustizia e Libertà" della Federazione Anarchica Siciliana

home | sommario | comunicati | archivio | link | contatti