Il ministro delle Buone Intenzioni Mai Realizzate Paolo Ferrero una
volta alla settimana puntualissimo chiama i giornalisti e dice che
presto verrà abolita l'ultraproibizionista Legge Fini sulle
droghe. L'ultima volta l'ha fatto sabato scorso, in occasione di un
seminario organizzato dal Coordinamento Nazionale Nuove Droghe. Ha
promesso il ritorno alla divisione delle sostanze stupefacenti in sei
tabelle, il superamento del concetto di dose minima introducendo quello
di "commercio a fini di lucro", la graduazione delle pene a seconda
della pericolosità e non dell'illegalità, superamento
delle sanzioni amministrative, l'ampliamento della sfera di
applicazione della riduzione del danno, la possibilità di forme
alternative al carcere per chi è in recupero. Intanto, il
Governo non ha avuto neanche il coraggio di modificare le
quantità delle sostanze proibite inserite nelle mitiche tabelle
redatte da un gruppo di autentici "esperti di regime" al servizio di
Fini, tutti senza nessun altro titolo che la vicinanza ad AN e
all'UDC...
Intanto, il tenente Luigi Regni, comandante della Compagnia dei
carabinieri di Casalmaggiore (PC), invita i genitori a denunciare ai
carabinieri i figli che fanno uso di sostanze proibite: "Ai genitori
dico di perquisire i propri figli: controllate gli zaini, le tasche dei
giubbini"...
Intanto, l'Italia va in delirio per il servizio de "Le Iene" sull'uso
di droga da parte di parlamentari . È una autentica scoperta
dell'acqua calda, visto che ci sono una montagna di procedimenti
giudiziari che accertano l'uso di sostanze illegali da parte dei
politici (nell'ex Governo Berlusconi sono stati coinvolti in inchieste
sul traffico di cocaina due sottosegretari e l' ex-ministro
Micicchè che se la faceva portare direttamente al Ministero
dell'economia), ma serve a scatenare le peggiori pulsioni dei
proibizionisti. Se il capo Udc Pier Ferdinando Casini propone che sia
"indispensabile un test per tutti i deputati e senatori, fatto dalle
istituzioni e non quindi sotto forma di esperimento estemporaneo e
scientificamente indimostrabile", il diessino Ignazio Marino,
presidente della commissione Sanità di Palazzo Madama dice che
"Questo dovrebbe valere per qualunque lavoro (...) Negli Stati Uniti, i
controlli negli uffici pubblici federali sono frequenti: è una
prassi consolidata, considerata normale e che non viene ritenuta lesiva
della libertà dell'individuo né del diritto alla privacy"
(il poveretto mente sapendo di mentire, visto che contro i test
obbligatori antidroga – che solo dal 1982 al 1998 sono costati la
perdita dell'impiego a circa sei milioni di lavoratori americani
– hanno preso posizione tutte le più importanti
organizzazioni per la tutela dei diritti umani, dall'ACLU ad Human
Rights Watch ad Amnesty)...
Intanto, nello stesso giorno in cui su tutti i giornali non si parlava
d'altro che del servizio delle Iene, da qualche parte sulle pagine
interne i più fortunati potevano trovare la notizie delle
mozzarelle di bufala agli steroidi, con migliaia di confezioni di
anabolizzanti sequestrate in nove allevamenti nel Casertano e mille e
cinquecento animali chiusi nelle stalle fino a nuovo ordine. Sarebbero
state anche state sequestrate centinaia di confezioni di somatotropina
utilizzata per incrementare la produzione del latte e l'ingrasso degli
animali destinati alla macellazione, un ormone "in grado di stimolare
nell'uomo la replicazione di cellule tumorali della prostata, del colon
e della mammella" e che può risultare molto pericoloso per la
salute". I responsabili di questo avvelenamento di massa (una
rispettabilissima associazione composta da grossisti di farmaci,
veterinari e imprenditori agricoli ed anche il titolare di una piccola
azienda farmaceutica campana) se la sono cavata con 36 decreti di
perquisizione. Fossero stati una piccola banda di spacciatori di fumo
di provincia sarebbero tutti in galera, ma nello strano mondo in cui
viviamo noi propinare farmaci cancerogeni a dei poveri consumatori
ignari (che magari sono convinti anche di mangiare una roba sana
perché hanno comprato la mozzarella di bufala DOP) è
molto meno grave di procurare un paio di canne ad una persona che la
assume volontariamente e che, anzi, te la chiede...
Per fortuna che ci sono ancora gli antiproibizionisti. Sabato 11
novembre la Street Parade Nazionale Antipro a Bologna potrebbe segnare
l'inizio di una nuova stagione di lotta per i propri diritti, proprio
nella città dove lo stalinista Kofferati ha fatto chiudere dalla
polizia e dai magistrati "amici" il Livello 57 per la sua
attività antiproibizionista...
robertino