Umanità Nova, n 35 del 5 novembre 2006, anno 86

Ricordando Bradley Roland Will
Anarchico dalla testa ai piedi


Quello che segue è il ricordo di un amico e compagno di Brad Will, il mediattivista ammazzato il 27 ottobre Oaxaca mentre riprendeva l'assalto a mano armata di paramilitari al servizio di Ulises Ruiz, il governatore dello stato, il cui palazzo del governo è stato occupato dagli insorti dal 14 giugno, giorno della strage dei maestri, al 29 ottobre, quando le truppe federali hanno attaccato "La Comune di Oaxaca". Un ringraziamento a TAZ per la traduzione in "tempo reale" realizzata per UN.

New York City, Usa
Bradley Roland Will 1970-2006 - La storia più difficile da scrivere.

Stavo organizzando una serata in preparazione della Critical Mass di Halloween, quando un mio amico infilato in un costume da drago mi diceva che c'era della gente che mi cercava, e che il mio amico di vecchia data nonché compagno di stanza Brad Will forse era stato ammazzato da uomini armati a Oaxaca, in Messico.
Ok, sapevo bene che almeno nove persone erano già morte da quando l'Assemblea Popolare del Popolo di Oaxaca (APPO) aveva preso il controllo della città negli ultimi mesi, ma Brad non poteva essere stato ammazzato sul serio. Non potevano aver sparato a Brad. Dopo tutto era un giornalista, un giornalista "gringo" più che altro. E per di più conoscevo Brad e mi aspettavo di vederlo domani al suo ritorno a casa. E allora, come poteva essere morto?
C'erano molte persone alla festa che conoscevano Brad e non ebbero più voglia di divertirsi. L'orribile notizia era stata confermata, c'erano anche delle foto in rete, che non avrei mai e poi mai voluto vedere.

Quando i paramilitari sono arrivati alla barricata tre a Santa Lucia del Camino, Brad era pronto, videocamera alla mano. Quando i paramilitari hanno cominciato a fare fuoco sui manifestanti, questi hanno risposto con pietre, fionde e petardi. Brad era armato solo della sua videocamera, dritto davanti a loro, finché dopo un breve momento di calma tra uno sparo e l'altro, è stato colpito due volte al petto. È morto mentre lo portavano all'ospedale. Esteban Zurita Lopez e un insegnante, Emilio Alonso Fabianuntil, sono stati ammazzati anche loro, sulle barricate, venerdì.

La presenza di Brad la si avvertiva ovunque nel giro dell'attivismo newyorkese. Aveva un sacco di energia e partecipava a molte lotte.
Quando un piccolo collettivo no-profit con cui lavoro cominciò a cercare un locale, dopo averne perso uno in affitto, Brad si offrì di mettere una grossa somma di denaro per sostenere il progetto. Nessuno glielo aveva chiesto o lo aveva preteso, né lui aveva interesse a dire la sua in merito al nostro progetto. Il fatto è che Brad era semplicemente una persona generosa alla quale stava a cuore il cambiamento e che voleva vedere più spazi di aggregazione in città.
Brad era uno che si sentiva tranquillamente a suo agio nelle situazioni più diverse: facendo yoga a Central Park con i suoi amici crudisti, cantando ai falò con gli eco-hippy e gli attivisti di Earth First! in mezzo alla natura selvaggia, oppure pogando a un concerto punk in uno dei più sgangherati e un tempo illegali luoghi di ritrovo di New York: il C-Squat. Era un performer che amava esibirsi con una chitarra acustica o facendo il mangiafuoco. Brad era anarchico, dalla testa ai piedi: lui credeva nella possibilità di rendere il mondo un posto giusto, senza gerarchia e oppressione. La sua morte è stata tanto politica quanto la vita che ha vissuto.

"Perché il popolo lotta per la libertà mentre gli sbirri combattono solo per soldi / E finché la verità è nei nostri cuori siamo sicuri che un giorno vinceremo / Non tremerò quando il guanto di ferro spunterà da quello di velluto / Ti starò accanto, fratello, e difenderò questa terra che amo". 

(di Desert Rat e Brad)


Tratto da:
http://www.ainfos.ca:81/en/ainfos18716.html

Traduzione:
TAZ - laboratorio di comunicazione libertaria

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