Umanità Nova, n 36 del 12 novembre 2006, anno 86

Inform@zione


Montale (PT): contro gli inceneritori

Mercoledì primo novembre si è svolta a Montale, in provincia di Pistoia, una manifestazione/corteo funebre per protestare contro la scelta dell'amministrazione comunale di affrontare il problema rifiuti decidendo il raddoppio dell'impianto d'incenerimento che da 27 anni avvelena i montalesi e non solo.
La manifestazione, rigorosamente non autorizzata è stata organizzata dal collettivo "Diego Garcia", alla sua prima uscita pubblica, e ha registrato anche l'adesione del "Comitato contro l'inceneritore di Montale".
Alle 15,30 il corteo con tanto di bara, (falso)prete, vedove inconsolabili ed elementi di disturbo (diossina e nanopolveri), ha preso il via dalla piazza principale di Montale; da lì una cinquantina di persone hanno seguito il feretro che per un'ora circa ha sfilato per le vie cittadine bloccando a più riprese la circolazione sulla via montalese, arteria principale del paese e strada che collega Montale a Montemurlo, declamando da prima un compianto funebre in ricordo della cara estinta "Salute Pubblica" uccisa dalla scellerata politica di smaltimento dei rifiuti in collusione con le "autorità" cittadine, in seguito enumerando le varie sostanze che l'incenerimento dei rifiuti immette nell'atmosfera e le conseguenti patologie che si riscontrano: patologie come linfomi, diabete, aborti spontanei, danni alla fertilità maschile ecc… il tutto condito da un corposo volantinaggio nei confronti dei curiosi che si sono fermati lungo la strada ad assistere all'insolito "trasporto".
Il corteo si è concluso davanti al luogo che simbolicamente rappresenta l'arroganza del potere contro la volontà degli individui: il comune. Qui hanno preso la parola (dopo la riproposizione da parte del prete del compianto funebre) anche le vedove che, con voce straziata dal dolore hanno snocciolato dati sui danni alla salute che l'inceneritore provoca.
Il corteo ha poi eseguito il percorso a ritroso fino a raggiungere nuovamente la piazza cittadina dove si è poi disperso.
La presenza delle forze dell'(dis)ordine è stata nulla, se si eccettua l'immancabile questurino armato di macchina fotografica ed un'insolita passione per i primi piani.
La serata si è conclusa presso una sala messa a disposizione dal circolo di Montale dove i pochi rimasti si sono ritrovati per una birra ed una pizza il tutto allietato prima dalla musica selezionata dagli amici del "SolarHiPower sound sistem" ed in seguito dalle note di alcuni amici che, armati di chitarra, violino e tromba, hanno spaziato da Riccardo Marasco all'immancabile Fabrizio De André.
Questo è solo l'inizio della lotta…contro i veleni che ci propinano, contro l'arroganza delle amministrazioni che impongono le proprie scelte criminali fregandosene della volontà degli individui; contro la logica del profitto e per una gestione della cosa pubblica orizzontale e dal basso… contro ogni nocività.
Per il collettivo "Diego Garcia", Marco

Vicenza? L'avamposto USA per le guerre in medio oriente

Il 26 ottobre si è svolta a Vicenza una grande manifestazione di massa contro la costruzione di una ulteriore base americana.
Per inciso, questa sarà il quarto (4!) insediamento militare USA presente in città, oltre alla presenza della Gendarmeria Europea e del COESPU, scuola di addestramento per i militari dei "paesi in via di sviluppo". Queste pesanti condizioni di servitù militari porteranno la città veneta ad essere il più grande insediamento militare USA al di fuori dei loro confini nazionali e ad avere un rapporto di un militare ogni dieci civili.
Alla manifestazione hanno partecipato oltre duemila persone in un'insolita forma di protesta: vi è stato un assedio sonoro da parte di comuni cittadini, muniti di pentole, bidoni,fischietti, sirene, per far sentire la propria voce e rendere difficoltosa la discussione all'interno della sala consiliare. La protesta si è protratta per tutte le otto ore di durata del consiglio ed ha avuto un grande impatto sull'opinione pubblica della bigotta cittadina.
Il Consiglio Comunale - chiamato dal ministro Parisi a dare un parere in merito - si è svolto in una sala blindata (chiusa per l'occasione al pubblico) e sorvegliata da trecento poliziotti in tenuta antisommossa. Nonostante la sua non-competenza giuridica nei confronti della questione, si è dichiarato favorevole alla cessione dei territori. Un chiaro segnale della servile volontà politica dei governanti.
Noi libertari/e denunciamo l'assurdità di tale progetto, per il suo devastante impatto ambientale, urbanistico e sociale e rivendichiamo la nostra totale contrarietà alle militarizzazioni dei territori, ovunque essi siano. Invitiamo tutti i compagni e le compagne alla manifestazione che si svolgerà a Vicenza il 2 dicembre 2006.
Il corteo costeggerà le basi presenti e il territorio dell'attuale aeroporto civile ed avrà uno spezzone anarchico.
Contatti: 340 5298811 Paolo - supapilu@hotmail.com
Libertari/e Vicentini/e

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