Mercoledì primo novembre si è svolta a Montale, in
provincia di Pistoia, una manifestazione/corteo funebre per protestare
contro la scelta dell'amministrazione comunale di affrontare il
problema rifiuti decidendo il raddoppio dell'impianto d'incenerimento
che da 27 anni avvelena i montalesi e non solo.
La manifestazione, rigorosamente non autorizzata è stata
organizzata dal collettivo "Diego Garcia", alla sua prima uscita
pubblica, e ha registrato anche l'adesione del "Comitato contro
l'inceneritore di Montale".
Alle 15,30 il corteo con tanto di bara, (falso)prete, vedove
inconsolabili ed elementi di disturbo (diossina e nanopolveri), ha
preso il via dalla piazza principale di Montale; da lì una
cinquantina di persone hanno seguito il feretro che per un'ora circa ha
sfilato per le vie cittadine bloccando a più riprese la
circolazione sulla via montalese, arteria principale del paese e strada
che collega Montale a Montemurlo, declamando da prima un compianto
funebre in ricordo della cara estinta "Salute Pubblica" uccisa dalla
scellerata politica di smaltimento dei rifiuti in collusione con le
"autorità" cittadine, in seguito enumerando le varie sostanze
che l'incenerimento dei rifiuti immette nell'atmosfera e le conseguenti
patologie che si riscontrano: patologie come linfomi, diabete, aborti
spontanei, danni alla fertilità maschile ecc… il tutto
condito da un corposo volantinaggio nei confronti dei curiosi che si
sono fermati lungo la strada ad assistere all'insolito "trasporto".
Il corteo si è concluso davanti al luogo che simbolicamente
rappresenta l'arroganza del potere contro la volontà degli
individui: il comune. Qui hanno preso la parola (dopo la riproposizione
da parte del prete del compianto funebre) anche le vedove che, con voce
straziata dal dolore hanno snocciolato dati sui danni alla salute che
l'inceneritore provoca.
Il corteo ha poi eseguito il percorso a ritroso fino a raggiungere nuovamente la piazza cittadina dove si è poi disperso.
La presenza delle forze dell'(dis)ordine è stata nulla, se si
eccettua l'immancabile questurino armato di macchina fotografica ed
un'insolita passione per i primi piani.
La serata si è conclusa presso una sala messa a disposizione dal
circolo di Montale dove i pochi rimasti si sono ritrovati per una birra
ed una pizza il tutto allietato prima dalla musica selezionata dagli
amici del "SolarHiPower sound sistem" ed in seguito dalle note di
alcuni amici che, armati di chitarra, violino e tromba, hanno spaziato
da Riccardo Marasco all'immancabile Fabrizio De André.
Questo è solo l'inizio della lotta…contro i veleni che ci
propinano, contro l'arroganza delle amministrazioni che impongono le
proprie scelte criminali fregandosene della volontà degli
individui; contro la logica del profitto e per una gestione della cosa
pubblica orizzontale e dal basso… contro ogni nocività.
Per il collettivo "Diego Garcia", Marco
Il 26 ottobre si è svolta a Vicenza una grande manifestazione
di massa contro la costruzione di una ulteriore base americana.
Per inciso, questa sarà il quarto (4!) insediamento militare USA
presente in città, oltre alla presenza della Gendarmeria Europea
e del COESPU, scuola di addestramento per i militari dei "paesi in via
di sviluppo". Queste pesanti condizioni di servitù militari
porteranno la città veneta ad essere il più grande
insediamento militare USA al di fuori dei loro confini nazionali e ad
avere un rapporto di un militare ogni dieci civili.
Alla manifestazione hanno partecipato oltre duemila persone in
un'insolita forma di protesta: vi è stato un assedio sonoro da
parte di comuni cittadini, muniti di pentole, bidoni,fischietti,
sirene, per far sentire la propria voce e rendere difficoltosa la
discussione all'interno della sala consiliare. La protesta si è
protratta per tutte le otto ore di durata del consiglio ed ha avuto un
grande impatto sull'opinione pubblica della bigotta cittadina.
Il Consiglio Comunale - chiamato dal ministro Parisi a dare un parere
in merito - si è svolto in una sala blindata (chiusa per
l'occasione al pubblico) e sorvegliata da trecento poliziotti in tenuta
antisommossa. Nonostante la sua non-competenza giuridica nei confronti
della questione, si è dichiarato favorevole alla cessione dei
territori. Un chiaro segnale della servile volontà politica dei
governanti.
Noi libertari/e denunciamo l'assurdità di tale progetto, per il
suo devastante impatto ambientale, urbanistico e sociale e
rivendichiamo la nostra totale contrarietà alle militarizzazioni
dei territori, ovunque essi siano. Invitiamo tutti i compagni e le
compagne alla manifestazione che si svolgerà a Vicenza il 2
dicembre 2006.
Il corteo costeggerà le basi presenti e il territorio
dell'attuale aeroporto civile ed avrà uno spezzone anarchico.
Contatti: 340 5298811 Paolo - supapilu@hotmail.com
Libertari/e Vicentini/e