Umanità Nova, n.40 del 10 dicembre 2006, anno 86

Ricordando...
Gianluca Lerici - Prof. Bad Trip


Più o meno un quarto di secolo fa sui pullman (che allora si chiamavano "corriere") che portavano i ragazzi a scuola lungo la linea La Spezia-Carrara, non era difficile incontrare un ragazzone grosso con un cappottone enorme dal cui bavero spuntavano spilline dei Crass, dei Conflict e dei meglio gruppi della scena anarco-punk inglese dell'epoca. Ogni tanto il cappottone si apriva e ne uscivano copie di Archeopteryx (la bellissima punkzine spezzina costituita da un unico foglio di carta  accuratamente ripiegata su sé stessa), 45 giri dei Fall Out e dei Flux Of Pink Indians, qualche volta persino Umanità Nova e A Rivista Anarchica che il ragazzone grosso si portava sempre dietro pronto a darle ai compagni di viaggio che avessero la mente e le orecchie abbastanza aperte da volersi addentrare negli avventurosi territori del punk e dell'anarchia (e magari anche qualche spicciolo per sostenere le autoproduzioni e la stampa libertaria...). Il ragazzone grosso si chiamava Gianluca Lerici, era spezzino, cantava in un gruppo punk dal nome Holocaust e aveva appena mosso i suoi primi passi in campo grafico con la freschissima iscrizione al Liceo Artistico di Carrara (dopo essere stato più o meno espulso dallo Scientifico di La Spezia) e soprattutto con le illustrazioni e i disegni che uscivano su Archeopterix.
Da lì a poco, si sarebbe trasformato nel prof. Bad Trip...
Dalle illustrazioni di Archeopterix ai fumetti pubblicati su Amen, Decoder, Frigidaire, Derive E Approdi alle bellissime magliette che uscivano dalla sua serigrafia clandestina ai dipinti su tela dai colori psichedelici, il Prof. Bad Trip (un nom de plume semplicemente perfetto per il suo spirito beffardo e il suo stile iconoclasta) ha creato uno stile inconfondibile, che ne ha fatto l'illustratore più noto e riprodotto della generazione del cyberpunk e dei centri sociali, con le sue figure apocalittiche finite su migliaia di volantini, fanzine, riviste di movimento. Capace di creare un universo visivo personalissimo fatto di mutanti, volti distorti, UFO e vulcani, ciminiere sullo sfondo e cieli pieni di nuvole minacciose, Bad Trip è riuscito a creare immagini indimenticabili, autentiche icone underground che hanno decretato la fama del suo autore anche a livello della scena artistica ufficiale e le sue opere sono state pubblicate anche in Germania, Olanda, Gran Bretagna, USA, Spagna, Finlandia e Grecia. Nonostante il successo, però, non ha mai rinunciato a se stesso, ha sempre continuato a dichiararsi anarchico e a preferire i centri sociali alle gallerie d'arte e, come ha scritto Gomma su Decoder.it,  "Bad Trip si è sempre prodigato per il tutto Movimento producendo una enorme quantità di disegni per riviste di fumetti e fanzine, collage per volantini, copertine di dischi autoprodotti, muri di centri sociali ecc. ecc. sempre con il cuore e mai per i soldi".
Il Prof. Bad Trip se ne è andato il 25 novembre scorso stroncato da un infarto, come un autentica leggenda dell'underground giusto dopo aver appena presentato il suo ultimo lavoro "Greetings from Hell" (saluti dall'inferno!!!), un album/calendario 2007 realizzato per il centro sociale milanese COX18 in cui, come santini, aveva ritratto alcuni "dannati morti che continuano ad ispirarci dall'aldilà (tratti dal proprio personale Olimpo alternativo: da Janis Joplin e Jimi Hendrix a Bakunin), più due "dannati vivi che l'inferno ce lo fanno provare nell'aldiqua, Bush e Berlusconi". Il 27 novembre lo hanno accompagnato nel suo ultimo viaggio le bandiere anarchiche, la sua amatissima compagna Jena e decine di vecchi e nuovi compagni d'avventura giunti da tutta l'Italia per rendergli omaggio...

Che la terra ti sia lieve, fratello...
(e che sui pullman scolastici continuino ad esserci ragazzoni grossi coi capottoni enormi dalle cui tasche escono dischi punk, riviste anarchiche ed altre meraviglie)

peter punkk

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