Umanità Nova, n.5 dell'11 febbraio 2007, anno 87

Solidarietà al popolo di Vicenza in lotta
No alle basi militari

 
È da mesi che con continue mobilitazioni popolari la città di Vicenza dice NO alla costruzione della nuova base militare USA.
Per tutta risposta Comune e Governo, da servili alleati del dominio statunitense, sentenziano il loro SI alla nuova Base.
Tra quelli che hanno nutrito sincere speranze pacifiste verso le forze dell'attuale governo e per questo le hanno votate c'è sicuramente senso di amarezza e di delusione.
Coloro che invece sono fermamente convinti che non ci sono e mai ci saranno né amministrazioni comunali, né governi amici, e per questo disertano la rituale mascherata delle urne, è successo semplicemente ciò che non poteva non succedere.
La democrazia delegata, al pari di ogni altra forma di governo, è nata non per accogliere le istanze popolari ma per soffocarle, e se occorre anche con la forza, come ci ricorda la vigliacca incursione delle bande armate statali in Val Susa nel dicembre 2005.
C'è un'unica strada che permette al popolo di vedere realizzate le proprie istanze: la lotta popolare, la democrazia diretta, l'autogestione, l'autogoverno.
Per queste ragioni, così come siamo stati al fianco della lotta delle popolazioni valsusine, lo siamo oggi con le popolazioni del vicentino.
È con fermezza che gridiamo il nostro NO alla devastazione ambientale ed alle Basi militari, da sempre strumenti di morte, di guerra contro la natura e contro l'umanità.
Ed è con altrettanta fermezza che saremo sempre al fianco di quanti lottano, in prima persona, contro le decisioni imposte dai consigli comunali, provinciali, regionali o dal governo per l'autogestione territoriale, per una "società altra" basata sull'uguaglianza e sulla giustizia, per un futuro senza devastazioni ambientali, senza guerre.

Spezzano Albanese 2 febbraio 2007

Commissione Comunalismo Libertario della FAI - Federazione Anarchica Italiana

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