Quando si perde il senso del ridicolo, la farsa può trasformarsi
in tragedia. Durante le pulizie del centro città per le
Olimpiadi invernali 2006, la giunta torinese unionista e gli
"irresponsabili" dell'ordine pubblico avevano provveduto non solo a
sgomberare i posti occupati da squatter troppo vicini ad "aree
sensibili", ma anche sospingere il più possibile verso la
periferia lo spaccio di stupefacenti. Così nell'ultimo anno,
un'area lungo il torrente Stura in fondo a C.so Giulio Cesare,
facilmente raggiungibile dall'autostrada provenendo da fuori
città e comodamente con il tram 4 venendo dal centro è
stata ribattezzata dai media Tossic Park perché molto
frequentata da spacciatori e tossicodipendenti. Non bastando i
periodici controlli e le retate di pusher da parte delle forze del
"disordine", un mesetto fa il sindaco Chiamparino ultras del TAV aveva
fatto l'annuncio che tutti aspettavano: Tossic Park sarà
trasformato in un campo da golf a diciotto buche per risolvere in
radice il problema dei frequentatori (?!). Geniale: dalla spada alla
mazza (da golf). Ma perché nessuno ci aveva pensato prima! Altro
che comunità di recupero, CPT e carcere; altro che Muccioli, don
Gelmini e don Ciotti. "Molla il buco, vai in buca", con questo
simpatico slogan può partire una campagna di sicuro effetto nei
confronti di tutti i frequentatori del vasto mondo della
tossicodipendenza. La giunta del sindaco ultras del TAV Chiamparino
questa volta si è superata. Ogni volta pensiamo che abbiamo
toccato vette e bassezze inarrivabili, ma ci sbagliamo. Tale e tanta
è la fantasia degli unionisti sabaudi che siamo rimasti basiti.
Certamente al grido di "Più golf per tutti" i nostri sono pronti
a risolvere i problemi della raccolta rifiuti in Campania, dell'acqua
alta a Venezia, del conflitto arabo-israeliano e dell'occupazione
americana in Iraq. Geniali, davvero geniali: "Una mazza ci
salverà"... Questo in effetti devono aver pensato i bravi
cittadini del posto. Del resto le autorità avevano dichiarato
che la trasformazione di Tossic Park in un parco vero e in un campo da
golf doveva avvenire coinvolgendo la cittadinanza. Detto, fatto. O,
meglio, i bravi cittadini, non avvezzi alle finezze degli abituali
frequentatori dei campi di golf, forse equivocando, hanno
effettivamente imbracciato la mazza, ma quella ferrata e son partiti
verso le fermate del tram 4, ribattezzato tossic tram, per iniziare la
pratica sulla faccia dei tossici o presunti tali che volevano scendere
alle "loro" (dei bravi cittadini) fermate. Così, le telecamere
delle fermate e il giornalista che "casualmente" passava di là
hanno potuto immortalare la faccia sanguinante del malcapitato che
aveva scelto il momento sbagliato per andare a giocare a golf: in
effetti, è stato riconosciuto perché non aveva le
scarpette regolamentari; e poi alle nove di sera a golf non si gioca...
Era un tossico per forza. Prontamente sono accorsi a frenare la
"spontanea esplosione di giusta rabbia popolare" e il troppo entusiasmo
per il nuovo sport poliziotti e carabinieri, stigmatizzando anche
l'accaduto per bocca dei loro boss, questore e prefetto, "colti di
sorpresa". "Ma quale sorpresa e sorpresa!" – tuonava
venerdì mattina 9 febbraio l'edicolante di C.so Giulio Cesare
261F davanti ai titoli delle edizioni locali di La Stampa e Repubblica
– "Ma se avevamo concordato tutto! Vorranno mica far credere che
i poliziotti non sapevano niente? Se ci siamo messi d'accordo e c'era
pure il giornalista...!". Una farsa, la tragica farsa torinese della
città olimpica che ha spazzato la polvere, proverbialmente,
sotto il tappeto di Tossic Park e che, senza mettere in discussione la
legislazione criminogena proibizionista in materia di stupefacenti,
pensa di risolvere a mazze (da golf) e mazzate (con l'avallo
questurino) la sgradevole presenza sul suo bel territorio di
tossicodipendenti e spacciatori. Il tutto con bei primi piani in
cronaca cittadina e commento del "Numa" tutelare di ogni rigurgito di
"legge&ordine" sotto la Mole.
Il caddie