Umanità Nova, n.6 del 18 febbraio 2007, anno 87

Torino, tossic park: tra mazze e mazzate
Dal buco alle buche


Quando si perde il senso del ridicolo, la farsa può trasformarsi in tragedia. Durante le pulizie del centro città per le Olimpiadi invernali 2006, la giunta torinese unionista e gli "irresponsabili" dell'ordine pubblico avevano provveduto non solo a sgomberare i posti occupati da squatter troppo vicini ad "aree sensibili", ma anche sospingere il più possibile verso la periferia lo spaccio di stupefacenti. Così nell'ultimo anno, un'area lungo il torrente Stura in fondo a C.so Giulio Cesare, facilmente raggiungibile dall'autostrada provenendo da fuori città e comodamente con il tram 4 venendo dal centro è stata ribattezzata dai media Tossic Park perché molto frequentata da spacciatori e tossicodipendenti. Non bastando i periodici controlli e le retate di pusher da parte delle forze del "disordine", un mesetto fa il sindaco Chiamparino ultras del TAV aveva fatto l'annuncio che tutti aspettavano: Tossic Park sarà trasformato in un campo da golf a diciotto buche per risolvere in radice il problema dei frequentatori (?!). Geniale: dalla spada alla mazza (da golf). Ma perché nessuno ci aveva pensato prima! Altro che comunità di recupero, CPT e carcere; altro che Muccioli, don Gelmini e don Ciotti. "Molla il buco, vai in buca", con questo simpatico slogan può partire una campagna di sicuro effetto nei confronti di tutti i frequentatori del vasto mondo della tossicodipendenza. La giunta del sindaco ultras del TAV Chiamparino questa volta si è superata. Ogni volta pensiamo che abbiamo toccato vette e bassezze inarrivabili, ma ci sbagliamo. Tale e tanta è la fantasia degli unionisti sabaudi che siamo rimasti basiti. Certamente al grido di "Più golf per tutti" i nostri sono pronti a risolvere i problemi della raccolta rifiuti in Campania, dell'acqua alta a Venezia, del conflitto arabo-israeliano e dell'occupazione americana in Iraq. Geniali, davvero geniali: "Una mazza ci salverà"... Questo in effetti devono aver pensato i bravi cittadini del posto. Del resto le autorità avevano dichiarato che la trasformazione di Tossic Park in un parco vero e in un campo da golf doveva avvenire coinvolgendo la cittadinanza. Detto, fatto. O, meglio, i bravi cittadini, non avvezzi alle finezze degli abituali frequentatori dei campi di golf, forse equivocando, hanno effettivamente imbracciato la mazza, ma quella ferrata e son partiti verso le fermate del tram 4, ribattezzato tossic tram, per iniziare la pratica sulla faccia dei tossici o presunti tali che volevano scendere alle "loro" (dei bravi cittadini) fermate. Così, le telecamere delle fermate e il giornalista che "casualmente" passava di là hanno potuto immortalare la faccia sanguinante del malcapitato che aveva scelto il momento sbagliato per andare a giocare a golf: in effetti, è stato riconosciuto perché non aveva le scarpette regolamentari; e poi alle nove di sera a golf non si gioca... Era un tossico per forza. Prontamente sono accorsi a frenare la "spontanea esplosione di giusta rabbia popolare" e il troppo entusiasmo per il nuovo sport poliziotti e carabinieri, stigmatizzando anche l'accaduto per bocca dei loro boss, questore e prefetto, "colti di sorpresa". "Ma quale sorpresa e sorpresa!" – tuonava venerdì mattina 9 febbraio l'edicolante di C.so Giulio Cesare 261F davanti ai titoli delle edizioni locali di La Stampa e Repubblica – "Ma se avevamo concordato tutto! Vorranno mica far credere che i poliziotti non sapevano niente? Se ci siamo messi d'accordo e c'era pure il giornalista...!". Una farsa, la tragica farsa torinese della città olimpica che ha spazzato la polvere, proverbialmente, sotto il tappeto di Tossic Park e che, senza mettere in discussione la legislazione criminogena proibizionista in materia di stupefacenti, pensa di risolvere a mazze (da golf) e mazzate (con l'avallo questurino) la sgradevole presenza sul suo bel territorio di tossicodipendenti e spacciatori. Il tutto con bei primi piani in cronaca cittadina e commento del "Numa" tutelare di ogni rigurgito di "legge&ordine" sotto la Mole.

Il caddie

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