Prodi è un democristiano, nasce all'interno della cultura
solidaristico-cattolica, parla come un curato di campagna, rimprovera
con paternali e filippiche di altri tempi, e, miracolo dei miracoli,
cerca di tenere uniti sinistri radicali, radicali di sinistra, radicali
di destra, centristi di sinistra, centristi di centro e centristi di
destra. Questa opera grandiosa era riuscita soltanto all'interno
dell'allora partito della Democrazia Cristiana, laddove divergenze di
carattere ideologico trovavano la loro composizione grazie alla
spartizione di Poteri e di Denari (naturalmente la cosa non riguardava
soltanto loro). Ora Prodi si ritrova di fronte, nella sostanza, le
stesse componenti, almeno per quanto riguarda i contenuti, dove un
Giordano o un Russo Spena di turno rappresentano, al meglio, quello che
poteva rappresentare la corrente di sinistra della vecchia DC, mentre
Mastella, dall'altra, pure. Prodi si trova però dinnanzi a
difficoltà che l'abilità politica e la statura dei vecchi
politicanti democristiani avrebbe facilmente risolto: i ragazzi e le
ragazze del Presidente del Consiglio invece sono dei bambinoni
irrequieti, che dopo aver stressato il papà per non avergli
comprato la bicicletta nuova, si sono accorti che facendo in questo
modo, hanno pure perso la macchinina o la bambola che gli aveva
regalato precedentemente. Allora il paparino, giustamente incazzato,
gli ridà la macchinina senza ruote e la bambola senza braccia,
con la promessa che per almeno un po' di tempo non gli chiederanno la
bici nuova.
I bambocci tirano un respiro di sollievo per lo scampato pericolo ed
approvano i dodici punti, che a quanto sembra, oltre a ritoccare il
viso alla bambola e dare una lucidatina alla carrozzeria della piccola
auto, non concedono margini di sorta:
1. Politica estera. "Rispetto degli impegni internazionali e di pace.
Sostegno costante alle iniziative di politica estera e di difesa
stabilite in ambito Onu ed ai nostri impegni internazionali, derivanti
dall'appartenenza all'Unione Europea e all'Alleanza Atlantica, con
riferimento anche al nostro attuale impegno nella missione in
Afganistan. Una incisiva azione per il sostegno e la valorizzazione del
patrimonio rappresentato dalle comunità italiane all'estero".
Partecipazione a tutte le missioni militari, ovvero a tutte le guerre
possibili immaginabili, organizzate da tutte le coalizioni alle quali
aderisce l'Italia e se si potesse anche a qualcuna di più.
2. TAV e infrastrutture per il TAV e per la mobilità sostenibile
che non si capisce cosa sia dal momento che l'ordinario (ferrovie etc)
fa decisamente schifo e per gli utenti e per i lavoratori. Ma almeno
Pecoraio Scanio è contento.
3. "Riordino del sistema previdenziale con grande attenzione alle
compatibilità finanziarie e privilegiando le pensioni basse e i
giovani. Con l'impegno a reperire una quota delle risorse necessarie
attraverso una razionalizzazione della spesa che passa attraverso anche
l'unificazione degli enti previdenziali". Se non fossero parole di
Prodi sembrerebbero quelle di un grande intellettuale della "Magna
Grecia", come ebbe a chiamarlo Giovanni Agnelli, ovvero del compagno
Ciriaco De Mita. Tradotto significa innalzamento dell'età
pensionabile, riduzione dei coefficienti, pensioni da miseria per tutti
ed elemosina per i più giovani. Per gli altri un biglietto di
andata per qualche paese Nord-Africano o Asiatico dove l'Euro vale
ancora qualcosa, così come le pensioni da fame.
4. "Programma per l'efficienza e la diversificazione delle fonti
energetiche: fonti rinnovabili e localizzazione e realizzazione
rigassificatori" La carota sempre per Pecoraio e diversi bastoni per
tutti.
5. "Azione concreta e immediata di riduzione significativa della spesa
pubblica e della spesa legata alle attività politiche e
istituzionali (costi della politica)". Taglio consistente della spesa
sociale (sanità scuola etc.) e riduzione, scusate ma mi viene da
ridere, dei costi della politica.
6. "Impegno forte per la cultura, scuola, università, ricerca e
innovazione". Questo punto viene eliminato da quello precedente, ma
dato che è il punto numero due nessuno se ne accorge.
7. Mezzogiorno. "Attenzione permanente e impegno concreto a favore del
Mezzogiorno, a partire dalla sicurezza". Una vecchia ricetta veramente
efficace: più polizia e più esercito!
8. Liberalizzazioni. "Prosecuzione dell'azione di liberalizzazioni e di
tutela del cittadino consumatore nell'ambito dei servizi e delle
professioni". Anticamera di un'altra parolina impronunciabile:
privatizzazione dei servizi.
9. Il resto non conta.
Anche questa volta il trotzkismo non basterà a fermare la barbarie.
Pietro Stara