A Washington, capitale degli U.S.A., si è svolta nella
mattinata di venerdì 17 marzo una manifestazione in occasione
del quarto anniversario dell'inizio della guerra in Iraq (20 marzo
2003).
Circa 30.000 persone hanno marciato fino al Pentagono per ribadire la
propria contrarietà alla guerra. Lo spezzone libertario ed
antiutoritario, formato soprattutto da anarchici e membri dell'SDS
(Students for a Democratic Society) – storico gruppo studentesco
radicale – era composto da circa 200 persone. Quando il blocco
rosso-nero è avanzato verso il Pentagono è stato
attaccato dalla polizia con granate stordenti e gas urticante. Due
compagni sono stati arrestati mentre il corteo tornava verso
Washington. Nella serata dello stesso giorno una fiaccolata contro la
guerra si è tenuta davanti alla Casa Bianca. Pur essendo stata
pacifica, più di 200 persone sono state fermate e denunciate
dalla polizia per aver violato le disposizioni sulla sicurezza pubblica.
Il governo russo ha recentemente elaborato un progetto di legge, che
viene votato in questo periodo dal parlamento, per vietare le
manifestazioni politiche vicino a tutti i monumenti storici, le chiese
e i luoghi "sensibili" ( basi militari, sedi istituzionali, ecc.):
nella pratica significherebbe annullare qualsiasi forma di protesta
pubblica. Nonostante tale progetto, in questi mesi in diverse zone
della Russia, ma soprattutto a Mosca e San Pietroburgo, vi sono state
manifestazioni contro il governo e la politica economica.
La polizia ha risposto sia attaccando direttamente diversi cortei sia
perquisendo e cercando gli anarchici e gli attivisti casa per casa. Un
compagno dell'Assotsiatsiya Dvizhenii Anarkhistov (ADA - aderente
all'Internazionale delle Federazioni Anarchiche), è stato per
giorni costretto a restare nella propria abitazione, accerchiata dalla
polizia, che voleva perquisirla senza alcun mandato e senza che ci
fosse alcun procedimento accusatorio.
Mentre in Grecia continuano e si estendono su tutto il territorio
nazionale le proteste contro la riforma del sistema universitario
varata dal governo di Atene, in Serbia sono riprese le proteste
iniziate negli ultimi mesi del 2006 contro le riforme neoliberiste nel
settore educativo. Da alcuni giorni centinaia di studenti stanno
occupando due facoltà universitarie, quella di Filosofia e
quella di Architettura,. Uno dei principali promotori delle
mobilitazioni studentesche è l'ASI (Anarho-sindikalistiÄka
inicijativa – Iniziativa anarco-sindacalista), che pur essendo un
gruppo anarcosindacalista – aderente all'IWA-AIT (Associazione
Internazionale dei Lavoratori) è composto da diversi giovani e
fa attività anche nelle università oltre che nelle
fabbriche e in altri luoghi di lavoro.
La Federazione Anarchica Polacca, in occasione della giornata
internazionale contro la guerra promossa dall'Internazionale delle
Federazioni Anarchiche, ha organizzato una serie di iniziative
antimilitariste tra il 18 e il 20 marzo. Sabato 18 marzo a Varsavia un
corteo ha attraversato il centro della città fino al palazzo
presidenziale, fermandosi anche di fronte all'ambasciata statunitense.
Gli striscioni, i volantini e gli slogan hanno sottolineato il
collegamento fra guerra, complesso industriale, capitalismo e potere;
un altro motivo importante di protesta era il progetto di costruzione
di una nuova istallazione missilistica statunitense in Polonia.
Altre manifestazioni anarchiche si sono svolte a Lodz e a Bialystok,
mentre in questi giorni sono in programma azioni a Torun, Olsztyn e
Poznan. In quest'ultima località le manifestazioni saranno
indirizzate contro una base di aerei da guerra F-16 presente sul
territorio.
A cura di Raffaele
Fonti: <www.ainfos.ca>; <http://dc.indymedia.org>;
<http://www.infoshop.org/inews>; <www.rainews24.rai.it>