Umanità Nova, n.11 del 25 marzo 2007, anno 87

Senza Frontiere - Brevi dal mondo


Stati Uniti: No alla guerra in Iraq!

A Washington, capitale degli U.S.A., si è svolta nella mattinata di venerdì 17 marzo una manifestazione in occasione del quarto anniversario dell'inizio della guerra in Iraq (20 marzo 2003).
Circa 30.000 persone hanno marciato fino al Pentagono per ribadire la propria contrarietà alla guerra. Lo spezzone libertario ed antiutoritario, formato soprattutto da anarchici e membri dell'SDS (Students for a Democratic Society) – storico gruppo studentesco radicale – era composto da circa 200 persone. Quando il blocco rosso-nero è avanzato verso il Pentagono è stato attaccato dalla polizia con granate stordenti e gas urticante. Due compagni sono stati arrestati mentre il corteo tornava verso Washington. Nella serata dello stesso giorno una fiaccolata contro la guerra si è tenuta davanti alla Casa Bianca. Pur essendo stata pacifica, più di 200 persone sono state fermate e denunciate dalla polizia per aver violato le disposizioni sulla sicurezza pubblica.

Russia: sempre più stato di polizia

Il governo russo ha recentemente elaborato un progetto di legge, che viene votato in questo periodo dal parlamento, per vietare le manifestazioni politiche vicino a tutti i monumenti storici, le chiese e i luoghi "sensibili" ( basi militari, sedi istituzionali, ecc.): nella pratica significherebbe annullare qualsiasi forma di protesta pubblica. Nonostante tale progetto, in questi mesi in diverse zone della Russia, ma soprattutto a Mosca e San Pietroburgo, vi sono state manifestazioni contro il governo e la politica economica.
La polizia ha risposto sia attaccando direttamente diversi cortei sia perquisendo e cercando gli anarchici e gli attivisti casa per casa. Un compagno dell'Assotsiatsiya Dvizhenii Anarkhistov (ADA - aderente all'Internazionale delle Federazioni Anarchiche), è stato per giorni costretto a restare nella propria abitazione, accerchiata dalla polizia, che voleva perquisirla senza alcun mandato e senza che ci fosse alcun procedimento accusatorio.

Serbia: gli studenti occupano

Mentre in Grecia continuano e si estendono su tutto il territorio nazionale le proteste contro la riforma del sistema universitario varata dal governo di Atene, in Serbia sono riprese le proteste iniziate negli ultimi mesi del 2006 contro le riforme neoliberiste nel settore educativo. Da alcuni giorni centinaia di studenti stanno occupando due facoltà universitarie, quella di Filosofia e quella di Architettura,. Uno dei principali promotori delle mobilitazioni studentesche è l'ASI (Anarho-sindikalistička inicijativa – Iniziativa anarco-sindacalista), che pur essendo un gruppo anarcosindacalista – aderente all'IWA-AIT (Associazione Internazionale dei Lavoratori) è composto da diversi giovani e fa attività anche nelle università oltre che nelle fabbriche e in altri luoghi di lavoro.

Polonia: No a tutte le guerre!

La Federazione Anarchica Polacca, in occasione della giornata internazionale contro la guerra promossa dall'Internazionale delle Federazioni Anarchiche, ha organizzato una serie di iniziative antimilitariste tra il 18 e il 20 marzo. Sabato 18 marzo a Varsavia un corteo ha attraversato il centro della città fino al palazzo presidenziale, fermandosi anche di fronte all'ambasciata statunitense. Gli striscioni, i volantini e gli slogan hanno sottolineato il collegamento fra guerra, complesso industriale, capitalismo e potere; un altro motivo importante di protesta era il progetto di costruzione di una nuova istallazione missilistica statunitense in Polonia.
Altre manifestazioni anarchiche si sono svolte a Lodz e a Bialystok, mentre in questi giorni sono in programma azioni a Torun, Olsztyn e Poznan. In quest'ultima località le manifestazioni saranno indirizzate contro una base di aerei da guerra F-16 presente sul territorio.

A cura di Raffaele
Fonti: <www.ainfos.ca>; <http://dc.indymedia.org>; <http://www.infoshop.org/inews>; <www.rainews24.rai.it>

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