Lo scorso 4 aprile una manifestazione di circa 600 insegnanti ha
attraversato la città di Neuquén (Patagonia) per ribadire
la necessità di avere stipendi adeguati al costo della vita. La
polizia ha caricato la manifestazione in maniera brutale, sparando
proiettili di gomma e lacrimogeni ad altezza uomo. Un lacrimogeno ha
colpito alla testa Carlos Fuentealba, che è morto dopo 24 ore
per la gravità della ferita. La sua morte ha provocato un'ondata
di indignazione e numerose manifestazioni si sono svolte in tutto il
paese contro la repressione, portando in piazza migliaia di persone.
Lunedì 9 aprile è stato indetto e realizzato uno sciopero
generale della scuola.
Dopo due settimane gli insegnanti sono ancora in lotta per ottenere
l'aumento dei propri salari e il miglioramento delle condizioni di
lavoro.
Il 14 aprile il gruppo fascista polacco "ONR" ha organizzato una
manifestazione in occasione del settantatreesimo anniversario della
città, ma in realtà in chiave antisemita e nazionalista.
In risposta ai fascisti la Federazione Anarchica e Iniziativa
Studentesca (un gruppo di studenti libertari) hanno fatto appello per
una contro-manifestazione, a cui hanno partecipato circa 300 persone (i
nazisti erano invece un centinaio). Ci sono stati scontri sia con i
fascisti che con la polizia ed alcuni attivisti antifascisti sono stati
arrestati.
Domenica 16 aprile si è svolta a Montparnasse (Parigi) una
manifestazione antifascista organizzata dalla CNT
(Confédération Nationale du Travail) contro il Fronte
Nazionale guidato da Jean Marie Le Pen e contro tutti i politici
fascisti. Nella corsa alle elezioni francesi il Fronte Nazionale sta
giocando la carta "dell'insicurezza sociale" e portando avanti l'idea
di una società fondata sull'apartheid e la discriminazione. A
tutto ciò si stanno opponendo migliaia di persone, che sono
già scese in piazza anche a Lilla, a Nantes, a Marsiglia e a
Tolosa.
Si è svolto dal 30 marzo al 1 aprile a Zagabria (Croazia) il
terzo Bookfair (fiera del libro) anarchico al quale hanno partecipato
oltre ai compagni croati e sloveni, anche compagni italiani, francesi,
austriaci e belgi. Diversi banchetti di libri (ma anche dischi,
manifesti e altro materiale) sono stati esposti in una delle piazze
centrali della capitale croata. Ma anche il lato teorico è stato
trattato: le discussioni affrontate nel corso del bookfair hanno
interessato il problema dell'urbanizzazione legato ad una politica
aggressiva ed antiecologica, il dramma dei palestinesi raccontati dal
gruppo "Anarchici contro il muro" e infine il tema dell'educazione.
Rispetto all'anno scorso ci sono stati meno paesi partecipanti ma da
parte del pubblico non è mancato l'interesse e la partecipazione
ai dibattiti è stata più numerosa.
L'organizzazione è stata impeccabile come negli altri anni e si
conta di ripetere l'ottimo esito anche per l'anno prossimo.
(grazie a Luca per il resoconto).
A cura di Raffaele
Fonti:
www.ainfos.ca; www.indymedia.org; www.argentina.indymedia.org; www.peacereporter.net; www.cnt-f.org; www.ask-zagreb.org.