Umanità Nova, n.14 del 29 aprile 2007, anno 87

Senza Frontiere - Brevi dal mondo


Brasile: attacco al Movimento dei Lavoratori Sem Terra

Il Movimento dei lavoratori rurali Senza Terra (MST) dal 1984 porta avanti in Brasile una lotta per la terra e la riforma agraria e contro il sistema dei latifondi. Fin dalla nascita ha dovuto fronteggiare intimidazioni e soprusi: nel corso degli anni centinaia sono stati i membri del MST uccisi dai poliziotti e dalle guardie private e centinaia sono stati gli arresti e le sparizioni.
In questi giorni la repressione statale sta colpendo diverse occupazioni di terre su tutto il territorio. Il 18 aprile a San Gabriel, nella regione di Rio Grande do Sul, due lavoratori sono stati feriti e 8 arrestati durante uno sgombero da parte della brigata militare; nello Stato di San Paolo circa cento Sem Terra hanno interrotto per diverse ore il traffico e hanno occupato la sede dell'INCRA (istituto Nazionale per la Colonizzazione e la Riforma Agraria); in molte altre regioni la polizia militare ha messo in pratica sgomberi violenti e ha arrestato diversi membri del MST.
La Commissione Pastorale della Terra (CPT) ha pubblicato il "Rapporto sulla violenza contro le lotte per la terra in Brasile", denunciando che dal 2005 al 2006 c'è stato un aumento di oltre il 176% dei tentativi di omicidio e 39 persone coinvolte nelle lotte sono state assassinate nel corso del 2006.
Tutto questo accade a 11 anni dalla strage di stato di Eldorado dos Carajas (17 aprile 1996), quando la Polizia Militare dello Stato del Parà uccise 19 lavoratori rurali Sem Terra che stavano partecipando a una manifestazione.

Gran Bretagna: giornata di lotta contro le deportazioni

Lo scorso 12 aprile si è svolta una grande giornata di mobilitazioni contro le deportazioni verso la Repubblica Democratica del Congo. La protesta si è svolta contro l'operazione del governo inglese denominata "Castor", messa in piedi per deportare, nel febbraio di quest'anno, 38 cittadini congolesi, tra cui 21 bambini, da uno degli aeroporti di Londra a Kinshasa, capitale della RDC.
È probabile che un nuovo volo venga effettuato nel prossimo futuro, e per impedirlo in diverse città britanniche centinaia di persone sono scese in piazza.
Si sono svolte nove proteste coordinate tra loro, a Birmingham, Cardiff, Glasgow, Leeds, Leicester, Londra, Manchester, Newcastle e Nottingham.
In Congo si susseguono gli arresti, le sparizioni e gli omicidi delle persone "scomode" al regime, e dalle elezioni presidenziali ad oggi centinaia sono stati gli omicidi politici commessi dai servizi segreti, mentre migliaia di donne, uomini e bambini continuano a morire ogni settimana a causa della fame e delle malattie.

Messico: a un anno dalla rivolta di Atenco

Un anno fa, il 3 maggio 2006 i fiorai e i contadini di San Salvador di Atenco si ribellarono contro la decisione di costruire un supermercato della catena statunitense Wal Mart nel luogo in cui si svolgeva il mercato tradizionale di fiori.
Vi fu una violenta battaglia, durante la quale la polizia messicana colpì con particolare brutalità uomini e donne: due contadini furono uccisi, oltre 200 manifestanti furono detenuti sommariamente, pestati a sangue, la popolazione fu terrorizzata, le case del villaggio perquisite e distrutte, le donne violentate.
Oggi restano in carcere 25 persone, fra cui 7 donne che erano state violentate dai poliziotti.
Fuori dal carcere un presidio permanente, il "Planton di Santiaguito" (Santiaguito è il nome del carcere), composto da zapatisti, anarchici e attivisti dei media indipendenti, è accampato da un anno: cerca di mantenere viva l'attenzione sui soprusi che ancora stanno subendo i detenuti, si occupa di mantenere i contatti fra i detenuti e i loro familiari e distribuisce beni di prima necessità ai prigionieri.

Palestina: continua la lotta contro il muro

Come ogni venerdì, anche lo scorso 20 aprile diversi attivisti israeliani ed internazionali, insieme a molti abitanti dei villaggi palestinesi, hanno sfilato dai paesi di Bil'in e Salmuna fino al muro di separazione fatto costruire dal governo israeliano nei territori occupati. Nei giorni scorsi un convegno internazionale contro l'apartheid e per la lotta nonviolenta aveva visto diverse centinaia di partecipanti confrontarsi e discutere sulla questione palestinese e sui metodi di lotta. La manifestazione conclusiva  ha visto la partecipazione anche di molti studiosi che erano internati al convegno. I militari israeliani hanno cercato di bloccare il corteo con gas lacrimogeno e proiettili di gomma, ma, vista la resistenza dei manifestanti, successivamente si sono ritiratati e hanno permesso agli attivisti di giungere sotto il muro. Su una delle torri è stata issata la bandiera palestinese e si sono tenuti i comizi. Al termine della manifestazione otto persone sono state arrestate e rilasciate dopo qualche ora, mentre il ragazzo che aveva issato la bandiera è stato trattenuto. Cospicua come sempre la presenza dei compagni e delle compagne di "Anarchici Contro il Muro"

A cura di Raffaele

Fonti: www.ainfos.ca; www.indymedia.org; www.indymedia.org.uk; http://news.infoshop.org;
www.globalproject.info; www.comitatomst.it

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