Dopo il recente film tv, in perfetto stile "Italiani brava gente",
adesso arrivano anche le medaglie. Proprio alla vigilia del 25 aprile,
Giacomo Massarotto, tenente dei lagunari, è stato insignito dal
presidente della Repubblica della medaglia d'oro al valore
dell'esercito, per essersi distinto nell'ambito dell'operazione
militare Antica Babilonia in Iraq. Questa la motivazione ufficiale: Il
tenente, comandante della Terza Compagnia, ricevette il compito di
acquisire il ponte Charlie nella città di An Nasiriyah. Nel
corso di un pattugliamento alcune forze ostili attaccarono lui e i suoi
uomini. In tale circostanza, "con mirabile reattività e
tempestività provvedeva inizialmente ad annullare ogni
capacità di minaccia del nemico, attestandosi successivamente
sulla sponda del fiume Eufrate". Proprio in quei momenti, la
rappresaglia si fece ancora più dura, con colpi di mortaio e
mitragliatrice spianati sul tenente Massarotto ed i suoi uomini. Ma il
lagunare, quando ormai la forza nemica stava per prendere il
sopravvento, incitò i suoi uomini a non mollare e si lanciava al
contrattacco, ingaggiando gli avversari con violente e micidiali
raffiche della sua arma di bordo. A suo fianco, si schierarono anche i
suoi uomini, che fedeli al motto dei lagunari "come lo scoglio
infrango, come l'onda travolgo", respinsero l'offensiva nemica ed
assicurarono il ponte Charlie al pieno controllo. Rimanendo, poi, per
oltre 20 ore a difesa del baluardo. "Ammirevole figura di comandante
coraggio ed esemplare comportamento, contribuiva in maniera
determinante a conferire prestigio alla propria unità e
all'esercito italiano".
Come si può constatare: retorica guerresca per un'azione di
guerra che, una volta di più, contraddice la presunta natura
umanitaria e di pace dell'interventismo militare italiano; ma che
s'inserisce nel contesto delle vicende giudiziarie connesse proprio
alle battaglie dei ponti dell'estate 2004 durante cui i soldati
italiani spararono e uccisero un numero imprecisato di civili e
presunti guerriglieri (la stessa magistratura militare, all'epoca, fece
riferimento ad alcune centinaia di morti).
Nello scorso novembre, era stata prospettata da parte della Procura
militare di Roma l'archiviazione per il maresciallo Fabio Stival e il
caporale Raffaele Allocca, entrambi delle truppe lagunari, accusati di
aver ordinato e sparato contro un'ambulanza nella cosiddetta terza
battaglia dei ponti, combattuta a Nassiriya nell'agosto 2004. Come
è noto, nell'ambulanza erano morti alcuni civili, tra i cui una
partoriente che stava venendo trasportata in ospedale; mentre secondo
la versione dei militari si trattava di un'autobomba. Lo scorso 7
marzo, il Gip di Roma ha chiesto invece l'imputazione dei due lagunari
per "uso aggravato delle armi contro ambulanze".
Facile prevedere che, la decorazione per l'eroismo del tenente
Massarotto che comunque prefigura uno scenario di guerra,
contribuirà all'assoluzione dei due esecutori incriminati.
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