Esprimiamo la nostra solidarietà alle donne e agli uomini di
Serre che da mesi si oppongono con coraggio alle manovre del governo
Prodi che vorrebbe fare scempio di quel territorio realizzando una
discarica in località Valle della Masseria in un'importantissima
area umida protetta.
Nelle ultime ore la situazione rischia di precipitare
irreversibilmente: il governo ha rifiutato qualunque ipotesi di
mediazione, ha respinto al mittente le proposte avanzate dalla
comunità locale, e ha addirittura mandato l'esercito per
iniziare i primi lavori di sbancamento mentre i cittadini di Serre
venivano letteralmente aggrediti a sangue freddo dalle forze
dell'ordine.
Il carattere fortemente repressivo e autoritario della sinistra di
governo viene confermato ancora una volta da questo atto di imperio con
cui si vuole imporre ai cittadini di Serre la distruzione di un
ecosistema preziosissimo con conseguenze letali sulla salute dei
cittadini, sull'allevamento, sull'agricoltura, sull'economia.
Anziché ragionare concretamente sulle alternative possibili alla
creazione di discariche, nocive e pericolose, il governo preferisce
impuntarsi calpestando l'opposizione sociale e disconoscendo persino il
ruolo degli amministratori locali. D'altra parte, creare una nuova
discarica significa regalare ulteriori occasioni di profitto alla
camorra e a tutte le organizzazioni che lucrano da sempre - all'ombra
dei poteri forti e della classe dirigente - sul traffico, lo smercio e
lo smaltimento dei rifiuti in Campania e in tutto il Mezzogiorno.
Bisogna sostenere attivamente la mobilitazione degli abitanti di Serre
per aiutarli a difendere la loro terra dalle mire speculatrici e
devastatrici del governo e delle organizzazioni criminali. La lotta per
la salvaguardia di Serre appartiene a tutti coloro i quali vogliono un
mondo più vivibile, libero dall'inquinamento e dalle
nocività che lo stato e il capitale ci somministrano ogni
giorno.
Commissione di corrispondenza della Federazione Anarchica Italiana - FAI