Dal 6 all'8 giugno il circo del G8 pianterà le tende a
Heilegendamm, vicino a Rostock (nord-est della Germania) già da
qualche mese è iniziata una mobilitazione formata da carovane,
coordinamenti di gruppi e associazioni e singole persone che, da tutta
Europa e da varie parti del mondo, in quei giorni si daranno
appuntamento per contestare le politiche governative dei paesi
più industrializzati del pianeta. Per bloccare tale
mobilitazione si è già messa preventivamente in moto la
macchina repressiva dello stato tedesco: a partire dalle 8 di
mercoledì 9 maggio è partita un'ondata di perquisizioni
contro centri sociali, case occupate e singole abitazioni in tutta la
Germania. Più di 900 poliziotti sono stati dispiegati per questa
operazione e alla fine 21 persone sono state denunciate per
"costituzione di organizzazione terroristica". Il giorno successivo
più di cinquecentomila persone sono scese nelle piazze di tutta
la Germania contro la repressione. Le principali manifestazioni si sono
tenute a Francoforte, Brema, Berlino ed Amburgo, dove ci sono stati
scontri con la polizia e dieci arresti. Diverse manifestazioni di
solidarietà si sono tenute in tutta Europa.
In Cile si sta consumando una lenta e feroce repressione contro i
taglialegna della zona di Arauco (Cile del sud) da parte dei grandi
gruppi monopolisti del legname in combutta con la polizia e le
autorità locali. Lo scorso 3 maggio un taglialegna, Rodrigo
Cisterna, è stato ucciso dalla polizia.
Alcuni lavoratori sono stati feriti ed altri arrestati per aver
bloccato una strada e aver impedito il passaggio dei camion del gruppo
Angelini, il "padrone del legno" della zona. L'Organizzazione Comunista
Libertaria (OCL) sta portando avanti una campagna di controinformazione
e mobilitazione contro i soprusi nei confronti dei lavoratori e per
sostenere la lotta per sopravvivere.
Durante la notte del 10 maggio, alcuni anonimi compagni anarchici
hanno scavalcato la recinzione della caserma di Guelph (Ontario) per
gettare alcune bombe di vernice sui capannoni e sugli aerei della base.
Alcuni giorni prima anche una caserma di polizia aveva subito un
attacco di vernice. Con questo gesto si è voluto ricordare la
presenza dell'esercito canadese in Afganistan in sostegno delle truppe
NATO e l'attività dei corpi speciali di polizia ad Haiti per
addestrare la polizia locale.
Anche ad Ottawa c'è stata un'azione contro un centro di
reclutamento, dove è apparsa la scritta "Canada fuori da
Kandahar" e alcuni volantini contro l'occupazione dell'Afganistan.
A cura di Raffaele
Fonti: www.ainfos.ca; www.indymedia.org; http://news.infoshop.org; http://dissentnetzwerk.org/node/289; www.block-g8.org.