Umanità Nova, n.20 del 10 giugno 2007, anno 87

G8 in Germania
Assediati ed assedianti


Le premesse per un G8 "caldo" c'erano davvero tutte. Lo Stato tedesco aveva persino ordinato il controllo della corrispondenza di alcuni attivisti impegnati nei preparativi per il contro-vertice. Le libertà fondamentali, tanto sbandierate dalle democrazie, diventano carta straccia quando in gioco ci sono i poteri forti. Per non parlare dell'uso di impronte "olfattive", dei divieti di manifestare e di tutto l'apparato di controllo e repressione messo in piedi per impedire qualsiasi disturbo alla riunione dei massimi responsabili dei problemi mondiali.
Mentre scriviamo questo articolo mancano ancora due giorni all'apertura del summit e già sono iniziate le prime proteste. Nel summit si discuterà, ancora, di riscaldamento globale, di AIDS e fame in Africa e di politica economica, ma sulla riunione peseranno gli ultimi avvenimenti (lo scudo missilistico NATO e la contrarietà della Russia) che hanno fatto scrivere di un ritorno ai tempi della "guerra fredda". Verranno discussi problemi che, sebbene siano ben noti, restano sempre irrisolti. Contro questa fiera dell'ipocrisia il movimento sta provando a far sentire la voce di chi subisce il capitalismo globale e le sue inutili conferenze.

Di seguito una brevissima cronologia degli avvenimenti, ricavata dai vari media che stanno diffondendo notizie tramite Internet.

Il 28 maggio, ad Amburgo, c'è stata una sorta di "prova generale". Un corteo di 5 mila persone che manifestava contro il settimo meeting Euro-asiatico (ASEM), è stato completamente circondato da tre linee di poliziotti. La pressione e le provocazioni degli agenti si sono fatte talmente continue che gli organizzatori hanno deciso di sciogliere la manifestazione prima del termine. A questo punto a polizia ha iniziato la caccia all'uomo, attaccando piccoli gruppi di manifestanti mentre si allontanavano, decine e decine di arresti. 

Il 1 giugno è cominciata la settimana di protesta. La prima iniziativa, antimilitarista, ha avuto come obiettivo principale l'area del Bombodrom, un campo di addestramento usato in passato dall'aviazione russa e da quella della Germania Est. Circa 500 persone hanno passato il pomeriggio nella zona, piantando tende, collocando una piramide e dipingendo di rosa (i militari odiano quel colore...) una torretta. Il tutto in modo assolutamente pacifico.
Intanto, lo Stato tedesco, stava lavorando per aumentare la tensione: diverse manifestazioni tra quelle previste sono state vietate un giorno e consentite quello successivo, in modo da alimentare la confusione e scoraggiare la partecipazione. Lo stesso è avvenuto per i presidi prima autorizzati e poi negati e la polizia ha disertato persino un incontro di coordinamento con l'area più pacifica del movimento. Nella zona sono stati fatti convergere circa 16 mila agenti.

Il 2 giugno è la volta della prima manifestazione internazionale. Su questa si è allungata l'ombra bruna del corteo chiesto dai nazisti a Schwerin, contro il quale è stata indetta una protesta degli antifascisti. Entrambi i cortei sono stati vietati. I compagni che hanno provato ad arrivare a Schwerin sono incappati in blocchi stradali della polizia ed un centinaio di loro sono stati circondati nella stazione dei treni ed arrestati.
A Rostock, nel primo pomeriggio, è partito il corteo. Le stime sul numero dei partecipanti, come al solito, divergono (20 mila secondo la polizia, 80 mila per gli organizzatori) e - guardando le immagini disponibili - sembra che la verità sia nel mezzo. Il corteo è arrivato tranquillamente fin quasi alla zona del porto, dove si doveva concludere con un concerto. Proprio verso la fine la polizia ha caricato, dividendo in due il corteo e, a questo punto, sono partiti gli scontri. Secondo i media a causarli sarebbe stato il "blocco nero", 2 mila persone che per alcune ore si sono scontrate con i poliziotti. Idranti, lacrimogeni, spray al pepe e manganelli da una parte, pietre, sassi e qualche molotov dall'altra. Gli scontri sono proseguiti a singhiozzo per tutto il pomeriggio, con il concerto interrotto di continuo dalle cariche della polizia e dalla risposta dei compagni. In serata, in diversi punti della città, sono continuati i fermi.
Il bilancio della giornata è stato di centinaia di arresti e, secondo alcune fonti, di più di 400 (!) poliziotti feriti, impossibile stimare il numero di feriti tra i manifestanti. Nella notte, una festa di strada è stata interrotta dall'arrivo della polizia.

Il 3 giugno si è aperto con la manifestazione sull'Agricoltura, circa 5 mila persone, che hanno sfilato in corteo e sviluppato altre azioni in tema, come quella contro un campo sperimentale di OGM che è stato reso inoffensivo. La polizia si è accanita con controlli continui, perquisizioni ed identificazioni dei manifestanti. Ma durante tutta la giornata ci sono state anche diverse iniziative di solidarietà con i compagni arrestati il giorno prima.
Sit-in davanti al carcere ed al tribunale sono stati fatti oggetto di provocazione da parte degli agenti che hanno fatto di tutto per arrivare a nuovi scontri. Le pattuglie che circolavano per la città e nelle zone limitrofe di Rostock sembravano alla caccia di chiunque "vestito di nero" e le perquisizioni ed i fermi sono continui. È stato addirittura fermato per diverse ore un gruppo di clown che si era messo a ballare all'interno di un McDonald's.
Secondo i legali gli arrestati in questa giornata sono stati 34 e in serata si ha notizia del rilascio della maggior parte di quelli fermati il giorno prima. La polizia ha proseguito con la tattica di provocazione verso i piccoli gruppi isolati.

Il 4 giugno è la giornata del migrante. In mattinata una manifestazione di 2 mila persone è partita dal centro per l'immigrazione ed ha ricordato, durante il corteo, i tragici avvenimenti del 1992, quando un gruppo nazista diede fuoco ad un ostello e ad un centro di accoglienza. Il corteo viene aggredito dalla polizia e vengono arrestate alcune persone, pare perché avevano il volto nascosto. La polizia inizia a perquisire e controllare tutti i partecipanti.
Intanto arrivano in continuazione notizie di autobus di manifestanti fermati e perquisiti un po' dovunque e la tensione nella manifestazione sale. La polizia infine intima al corteo di sciogliersi, in quanto ci sono al suo interno delle persone "potenzialmente violente".
Il tira-e-molla tra i manifestanti che vorrebbero proseguire e la polizia che trova sempre un motivo per fermarli va avanti per diverse ore, intanto il corteo si è ingrossata fino a 5 mila persone. In prossimità del centro della città gli agenti dicono che la marcia non può transitare per quelle strade in quanto troppo numerosa (sic!).
Davanti a quest'ultima provocazione viene deciso di sciogliere il corteo e di dirigersi alla spicciolata verso il porto per terminare la manifestazione.
Dalla frontiera arrivano notizie di un treno sul quale viaggiavano anarchici polacchi che è stato bloccato e su diversi altri problemi nei quali sono incorsi coloro che stanno cercando di entrare in Germania.
Quando si dice l'Europa senza più confini...
A fine giornata si contano una cinquantina di arresti. Il totale, fino a questo momento è di circa 315 persone arrestate, anche se sono state quasi tutte rilasciate e solo una decina verranno processate per direttissima nei prossimi giorni. La maggior parte è accusata di manifestazione non autorizzata o di travisamento.
A quarantotto ore dall'inizio del summit lo scenario è quello che era facilmente prevedibile. Un intero apparato statale, è completamente impegnato ad impedire anche il più mite tentativo di protesta, aiutato dai mezzi di informazione nazionali ed internazionali che stanno raccontando la solita storia dei cattivi black-bloc (anarchici-autonomi a scelta) che ben conosciamo. Dall'altra parte c'è un movimento che rischia di giocare, ancora una volta, un ruolo anch'esso ben conosciuto ma che, con il tempo, ha mostrato anche i suoi limiti.

Siamo appena all'inizio della settimana e la manifestazioni si intensificheranno nei giorni del summit e temiamo che accadrà lo stesso anche per la repressione.

Pepsy

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