Umanità Nova, n.20 del 10 giugno 2007, anno 87

2 giugno
Parata di assassini


Sembra proprio che questi governanti se le vadano a cercare. E con una vocazione al masochismo preoccupante. Visto che, nonostante tutto quello che possiamo pensarne e la abissale distanza che ci divide, sono pur sempre loro che fanno le leggi e prendono le decisioni che ci riguardano tutti.
Come si sa, dopo un periodo di salutare intervallo, ahimé troppo breve, da anni il governo non trova di meglio, per celebrare l'anniversario della proclamazione della Repubblica, che organizzare la parata nei Fori imperiali, nella quale, davanti ad autorità col ciglio luccicante e la mano sul cuore, sfilano, impettite, le innumerevoli armi e polizie che succhiano, con una disinvoltura che andrebbe meglio indirizzata, una fetta sempre più consistente del bilancio dello Stato. Esercito, marina, aviazione, incursori, bersaglieri, carristi, artiglieri, alpini, lagunari, paracadutisti, fanti, cavalleggeri, polizia di stato, carabinieri, guardia di finanza, guardia forestale, guardia carceraria, polizia municipale, vigili del fuoco, guardia ecologica, protezione civile, croce rossa, sovrano militare ordine di Malta – mancano solo le giovani marmotte - danno spettacolo sfilando con la volitive mascelle immancabilmente rivolte all'insù. Come si capisce dal succinto elenco, il parterre sembrerebbe ragionevolmente affollato, tanto da sconsigliare ulteriori inviti. Ma, come dicevamo, la propensione governativa al masochismo pare incontrollabile e infatti quest'anno, forse temendo la solitudine, hanno pensato di invitare anche gli amici. Di conseguenza, nelle stesse strade che videro gli antichi romani forgiare i destini del mondo (facciamo pure della retorica, tanto non si spende niente) hanno sfilato, esibendo le loro mascelle d'ordinanza, i reparti di alcuni paesi "amici": Francia, Germania, Spagna, Romania e… Stati Uniti d'America.
Evitando, naturalmente, di perdere tempo con quegli sfigati degli europei ed essendosi concentrata la nostra attenzione sugli amici "amerikani", ci è venuta la curiosità di sapere quale fosse il contingente invitato. Siamo corsi su Internet e cliccando sul sito delle Forze Armate, nel quale si trova il programma completo della parata, abbiamo visto riportati, in dettagliate "biografie", vita, morte e miracoli di tutti i corpi e i reparti presenti alla sfilata. Tutti eccetto uno. L'unica voce che non permette collegamento, evitando così di fornire qualsiasi informazione al riguardo, è proprio quella relativa al "Reparto Stati Uniti d'America". Ma perché così un segreto? Cosa ci deve essere di così misterioso in questo reparto Usa, da impedirci di capire chi siano e da dove vengano quei soldati?
Ma a MoM nulla sfugge, per cui anche questo mistero, così astutamente celato alle nostre conoscenze, diventa il solito segreto di pulcinella. E infatti il vostro corrispondente è riuscito a scoprire che il reparto in rappresentanza ufficiale degli Stati Uniti proveniva dalla… Caserma Ederle di Vicenza! Si, pare incredibile, ma proprio quella. E non basta. Non si tratta solamente dei soldati della base amerikana più contestata al mondo, ma addirittura dei reduci dall'Iraq, e più esattamente da quella Falluja dove sono state compiute alcune delle più schifose nefandezze della santa guerra occidentale contro il terrorismo. Evidentemente l'ignoto curatore del sito delle Forze Armate, almeno lui, deve aver provato un poco di pudore, ma nonostante le sue "sofisticate" precauzioni, a scoprire il segreto, se ci è riuscito MoM, semianalfabeta in campo telematico, è facile immaginare che devono esserci riusciti tanti altri.
Per lo meno quelle centinaia di persone che, raccogliendo volentieri questa gratuita e volgare provocazione, si sono recate da Vicenza nella vicina Trento per accogliere sonoramente, e meritatamente a pernacchie, il capo dell'esecutivo. Il quale, dal canto suo, per non smentire il delirio masochistico che ne altera lombrosianamente perfino i connotati, ha rivendicato la irrevocabilità delle proprie decisioni. Una volta si sarebbe detto: una faccia che ci si ammaccano le noci!

MoM

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