Ci ha lasciati il compagno Adelchi Pantaleoni.
Si avvicina alle idee libertarie mentre frequenta il liceo scentifico
di Ancona, 1969-1970, temperatura bollente quell'autunno, tanta voglia
di andare in piazza, di contestare tutto, di parlare e di sognare.
Una classe speciale quella dello scientifico, tre quarti degli alunni
si riconosceva nelle idee anarchiche o si poteva definire di simpatie
libertarie. Alcuni militavano attivamente nel gruppo che faceva capo
alla Casa Malatesta di Ancona dove si stampava il quindicinale
anarchico "L'Internazionale".
Adelchi partecipa alle riunioni del gruppo giovanile anarchico
"Kronstadt" (che si era formato all'interno della Casa Malatesta)
diventando presto un esponente di spicco del gruppo.
Di grande intelligenza, abile nella dialettica e negli interventi
pubblici, di sicuro Adelchi emerge tra tutti per le sue capacità
e la sua preparazione.
Anni settanta, anni di piombo che presto portano a confrontarsi con una
realtà pesante e conflittuale. Le stragi di stato, la morte di
Serantini , l'Ancona percorsa da un vivace e anche duro movimento di
classe. Gli scontri con i fascisti e quelli coi comunisti. Gli agguati
degli squadristi e i tentativi della polizia di incastrare e
criminalizzare sia Adelchi sia altri compagni.
Una breve parentesi porta Adelchi per motivi di studi a Pisa dove si
impegna nella ricostruzione del gruppo anarchico locale. Poi il ritorno
ad Ancona.
La via classista all'anarchismo lo fa optare per il progetto comunista
libertario che dà vita all'OAM, l'Organizzazione Anarchica
Marchigiana di cui il gruppo di Ancona diventa parte importante e
centrale.
L'OAM negli anni settanta ha un forte sviluppo coinvolgendo diverse
centinaia di compagni, ad Ancona come nel resto della regione, dando
vita a un diffuso intervento libertario nel territorio, nelle scuole e
nelle fabbriche.
Di quegli anni anche i rapporti con il CNLA (Coordinamento Nazionale
Lavoratori Anarchici) fucina organizzativa nazionale di un anarchismo
orientato e federato. Adelchi è in quegli anni uno dei punti di
forza sia dell'organizzazione regionale e sia del tentativo di dar vita
a una struttura nazionale prima e poi (quando questa viene
oggettivamente meno e comincia il riflusso di quest'area)
all'esperienza del giornale "Fronte Libertario della Lotta di Classe"
che verrà stampato ad Ancona rappresentando un breve tentativo
di coordinamento nazionale.
Conclusasi l'esperienza dell'OAM alla fine degli anni settanta
l'anarchismo cittadino continua, con impostazioni diverse, la sua
attività che si concretizza negli anni ottanta con la
costituzione del Gruppo "Malatesta".
Il lavoro, motivi personali ed altro, portano Adelchi sempre più distante dal gruppo.
Alla fine degli anni settanta per un paio di anni Adelchi aderisce
tesserandosi al progetto di riattivare l'USI. Poi sceglierà di
lavorare sindacalmente nella UIL ricoprendo in questo sindacato anche
cariche importanti, impegno che porterà avanti, con etica e
coerenza, fino alla fine.
In questi anni, pur non frequentando il movimento (se non con fuggevoli
apparizioni in nostre iniziative) Adelchi è rimasto sempre quel
compagno libertario uscito dalle aule del liceo scientifico degli anni
settanta. È morto a 54 anni, per una lunga malattia, al suo
funerale molti nostri compagni per dargli l'ultimo saluto.
Gruppo "Malatesta" Ancona