Umanità Nova, n.27 del 9 settembre 2007, anno 87

Senza Frontiere - Brevi dal mondo


Danimarca: l'Ungdomshuset non si dimentica!

Sabato 1 settembre centinaia di persone, in gran parte giovani, sono scese in piazza nel quartiere di Nørrebro a Copenaghen per ricordare la demolizione del centro sociale Ungdomshuset avvenuta a marzo (a cui seguì una lunga ondata di manifestazioni e di arresti da parte della polizia danese) e per manifestare la propria rabbia contro le autorità che avevano venduto lo stabile ad una setta religiosa integralista. La polizia anche in questa occasione ha attaccato il corteo, causando diversi feriti tra i manifestanti e arrestando 65 persone, di cui 25 sono ancora trattenute in carcere. Alle cariche i dimostranti hanno risposto con barricate improvvisate, che in alcune zone sono state anche incendiate. Solo nella tarda serata di sabato le cariche e le cacce all'uomo da parte della polizia si sono interrotte.

Argentina: veglia di solidarietà

Il 29 agosto a Benos Aires diversi gruppi anarchici locali hanno organizzato, di fronte all'ambasciata dell'Uruguay, una veglia di solidarietà con Fernando Masseilot, un compagno di Montevideo in carcere da 5 mesi con l'accusa di sedizione, per aver infranto la vetrina di un Mc Donalds durante la visita di Bush lo scorso marzo. La manifestazione di Buenos Aires si è conclusa con l'arresto di 15 compagni con l'accusa di resistenza alla polizia. Otto degli arrestati sono stati rilasciati a mezzogiorno del giorno successivo, tutti gli altri circa a mezzanotte.

Canada: mobilitazione contro il summit USA-Canada-Messico

In Canada quasi un mese di mobilitazioni in tutte le città principali ha accompagnato il summit tra Canada, USA e Messico denominato SPP (Security and Prosperity Partnership – Collaborazione per la sicurezza e la prosperità). Le manifestazioni più importanti si sono svolte a Montebello (sede del summit), Ottawa e Vancouver, ma anche in altre località sono state compiute azioni e dimostrazioni contro il capitalismo e la repressione poliziesca. A Montebello circa 4000 persone hanno manifestato nelle diverse giornate dell'incontro, scontrandosi spesso con la polizia. Le autorità locali hanno poi dovuto ammettere che diversi agenti erano infiltrati nei cortei per provocare scontri ed incidenti. A Vancouver hanno sfilato in 400 il 20 agosto, attraversando la città e fermandosi per protesta di fronte a diversi edifici governativi e sedi di multinazionali. Quest'ultima manifestazione si è svolta in modo pacifico.

Bangladesh: gli studenti contro l'esercito

Da lunedì 20 agosto una grossa mobilitazione degli studenti universitari bengalesi ha iniziato a riempire le piazze di Dacca e delle altre principali città. Gli studenti contestano duramente il governo, in carica provvisoria da gennaio, che è fortemente appoggiato dai militari. Le manifestazioni di protesta sono state represse in modo feroce: alcune fonti parlano di un morto, centinaia di feriti e altre centinaia di arresti. Gli studenti manifestano anche contro il controllo poliziesco nelle università, sempre più rigido e ferreo, e per denunciare alcuni pestaggi da parte proprio delle forze di polizia interne all'università di Dacca. Il governo ha risposto imponendo per alcuni giorni il coprifuoco, chiudendo le scuole e gli atenei e arrestando tutti coloro che osano alzare la voce contro il potere, professori compresi.

A cura di Raffaele

Fonti: www.ainfos.ca; www.indymedia.org; http://news.infoshop.org; http://argentina.indymedia.org; http://ottawa.indymedia.org; http://noii-van.resist.ca/; www.warnews.it



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