Sabato 1 settembre centinaia di persone, in gran parte giovani, sono
scese in piazza nel quartiere di Nørrebro a Copenaghen per
ricordare la demolizione del centro sociale Ungdomshuset avvenuta a
marzo (a cui seguì una lunga ondata di manifestazioni e di
arresti da parte della polizia danese) e per manifestare la propria
rabbia contro le autorità che avevano venduto lo stabile ad una
setta religiosa integralista. La polizia anche in questa occasione ha
attaccato il corteo, causando diversi feriti tra i manifestanti e
arrestando 65 persone, di cui 25 sono ancora trattenute in carcere.
Alle cariche i dimostranti hanno risposto con barricate improvvisate,
che in alcune zone sono state anche incendiate. Solo nella tarda serata
di sabato le cariche e le cacce all'uomo da parte della polizia si sono
interrotte.
Il 29 agosto a Benos Aires diversi gruppi anarchici locali hanno
organizzato, di fronte all'ambasciata dell'Uruguay, una veglia di
solidarietà con Fernando Masseilot, un compagno di Montevideo in
carcere da 5 mesi con l'accusa di sedizione, per aver infranto la
vetrina di un Mc Donalds durante la visita di Bush lo scorso marzo. La
manifestazione di Buenos Aires si è conclusa con l'arresto di 15
compagni con l'accusa di resistenza alla polizia. Otto degli arrestati
sono stati rilasciati a mezzogiorno del giorno successivo, tutti gli
altri circa a mezzanotte.
In Canada quasi un mese di mobilitazioni in tutte le città
principali ha accompagnato il summit tra Canada, USA e Messico
denominato SPP (Security and Prosperity Partnership –
Collaborazione per la sicurezza e la prosperità). Le
manifestazioni più importanti si sono svolte a Montebello (sede
del summit), Ottawa e Vancouver, ma anche in altre località sono
state compiute azioni e dimostrazioni contro il capitalismo e la
repressione poliziesca. A Montebello circa 4000 persone hanno
manifestato nelle diverse giornate dell'incontro, scontrandosi spesso
con la polizia. Le autorità locali hanno poi dovuto ammettere
che diversi agenti erano infiltrati nei cortei per provocare scontri ed
incidenti. A Vancouver hanno sfilato in 400 il 20 agosto, attraversando
la città e fermandosi per protesta di fronte a diversi edifici
governativi e sedi di multinazionali. Quest'ultima manifestazione si
è svolta in modo pacifico.
Da lunedì 20 agosto una grossa mobilitazione degli studenti
universitari bengalesi ha iniziato a riempire le piazze di Dacca e
delle altre principali città. Gli studenti contestano duramente
il governo, in carica provvisoria da gennaio, che è fortemente
appoggiato dai militari. Le manifestazioni di protesta sono state
represse in modo feroce: alcune fonti parlano di un morto, centinaia di
feriti e altre centinaia di arresti. Gli studenti manifestano anche
contro il controllo poliziesco nelle università, sempre
più rigido e ferreo, e per denunciare alcuni pestaggi da parte
proprio delle forze di polizia interne all'università di Dacca.
Il governo ha risposto imponendo per alcuni giorni il coprifuoco,
chiudendo le scuole e gli atenei e arrestando tutti coloro che osano
alzare la voce contro il potere, professori compresi.
A cura di Raffaele
Fonti: www.ainfos.ca; www.indymedia.org; http://news.infoshop.org;
http://argentina.indymedia.org; http://ottawa.indymedia.org;
http://noii-van.resist.ca/; www.warnews.it