Umanità Nova, n.31 del 7 ottobre 2007, anno 87

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Carrara: tre giorni comunalista

Una tre giorni alquanto ricca di stimoli storico-teorici, di analisi del conflitto e delle proteste popolari in corso in Italia ed in America Latina, nonché di confronto fra le esperienze libertarie autogestionarie presenti dal sud al nord dello stivale peninsulare ha caratterizzato il convegno della FAI sul Comunalismo Libertario, tenutosi a Carrara dal 21 al 23 settembre 2007 presso il salone del Germinal, ed interessanti, senza ombra di dubbio, si sono dimostrati gli interventi dei relatori che hanno animato ogni specifica sessione dell'incontro.
Una partecipazione tra le cento e le centocinquanta presenze ha caratterizzato in maniera peculiare il convegno con una significativa schiera di pubblico costante in ogni specifica sessione e con un altrettanto significativo turn over fra lo svolgersi delle varie sessioni. Infatti, il pubblico, modesto all'apertura dei lavori, è andato via via crescendo nelle due sessioni della giornata di sabato, che sono risultate le più partecipate anche riguardo al dibattito, che si è ulteriormente arricchito nella sessione conclusiva di domenica mattina. Un dibattito che, pur se fra variegate sfaccettature, si è fra l'altro soffermato nella comune volontà di cogliere il respiro teorico-progettuale delle tematiche proprie del comunalismo libertario e come esso non debba mai disgiungersi da uno spirito pratico che si preoccupi semplicemente di metterle in atto in ogni municipalità, attraverso specifiche iniziative fra e con gli anarchici ed i libertari, ma che si preoccupi soprattutto di come rivolgersi nelle municipalità a quanti anarchici non sono per far loro comprendere l'impossibilità di riformare con un volto più umano il sistema democratico e la genuinità e la coerenza del metodo antigerarchico ed autogestionario, quale unico strumento valido per una rivoluzione quotidiana che si proietti verso  la distruzione del dominio e la costruzione di una società basata sull'autogoverno e sul federalismo dal basso.
Positivo si è inoltre rivelato nei confronti del convegno il giudizio che molti dei partecipanti ci hanno espresso nei momenti di pausa e di convivialità. Un giudizio che mentre da un lato sottolineava l'unicità dell'evento (nel senso che molti amavano soprattutto soffermarsi sul respiro progettuale in prospettiva verso cui il comunalismo libertario offre senza dubbio interessanti stimoli all'azione rivoluzionaria dell'anarchismo sociale) dall'altro si soffermava nella necessità di doverci tutti quanti sforzare a dare continuità al confronto, di cui il convegno di Carrara ha senza dubbio segnato uno stimolante avvio. È un giudizio, quest'ultimo che senza dubbio ci sprona ancora di più alla pubblicazione degli atti del convegno, che a dire il vero come Commissione Comunalismo Libertario della FAI avevamo già messo in cantiere, ma che ci sprona soprattutto a lavorare per ulteriori momenti di confronto teorico e pratico fra anarchici, libertari, sperimentazioni autogestionarie in campo, e fra quanti operano all'interno delle lotte e delle proteste popolari per una società altra da quella del dominio, per una società in cui ognuno possa essere insieme agli altri artefice del proprio vivere sociale. Auspichiamo pertanto che non solo le/i compagni federati, ma anche compagne/i del variegato movimento anarchico e libertario e dell'altrettanto variegato arcipelago autogestionario, di cui significativa si è rivelata la partecipazione attiva al convegno ci stiano accanto con stimoli e proposte in merito.
Un forte e sentito grazie vogliamo infine inviarlo alle/i compagni e realtà anarchiche e libertarie del centro e sud America (Messico, Venezuela, Brasile, Uruguay, Comunidad del Sur) che non potendo fisicamente essere nella tre giorni comunalista di Carrara hanno però inviato il loro caloroso saluto di buon augurio ai lavori del convegno e la richiesta degli atti del convegno stesso. Un altrettanto forte e sentito grazie va naturalmente alle/i relatori delle sessioni di venerdì e sabato, alle realtà autogestionarie che hanno animato il confronto nella giornata di domenica, a quanti hanno contribuito con i loro interventi al dibattito, a tutti i partecipanti, ed a compagne/i del Germinal di Carrara per  l'ospitalità, la logistica e la convivialità che hanno donato a noi ed a tutte/i coloro che hanno preso parte al convegno.
Commissione Comunalismo Libertario della FAI

Gradisca: né cpt né cpa, liberi tutti!

Sabato 29 settembre circa 70 persone hanno partecipato ad un presidio davanti al centro di permanenza temporanea di Gradisca d'Isonzo (Gorizia), per ribadire la propria protesta permanente contro questi lager istituzionali. Davanti ad uno schieramento di poliziotti in tenuta antisommossa che presidiavano l'ingresso del centro, i presenti hanno pacificamente esposto manifesti e striscioni contro i cpt e per la libertà di movimento. La manifestazione era organizzata dall'"osservatorio no cpt", insieme di singoli e gruppi creato per mantenere alta l'attenzione sulla struttura detentiva. Presenti al presidio i disobbedienti, gli indipendenti (piccolo gruppo di giovani della zona isontina) e gli anarchici del coordinamento libertario del Friuli Venezia Giulia, che hanno esposto lo striscione "cpt fascismo di stato".
È stato ripetuto il dissenso verso la politica discriminante del governo, che non contento di portare avanti un pesante regime discriminatorio, ha assunto comportamenti atti a creare divisioni fra gli stessi internati (come la divisione fra rifugiati politici e clandestini), allo scopo di poter controllare i suoi prigionieri e rimediare alle magre figure riportate negli ultimi tempi: infatti all'interno del cpt è stato creato un cpa (centro di prima accoglienza) per richiedenti asilo politico, sui quali viene esercitata una forte pressione da parte della polizia affinché abbiano meno rapporti possibili con l'esterno (i richiedenti asilo hanno la possibilità di uscire durante il giorno) e siano in una condizione di paura permanente.
Lunedì 24 settembre, per bloccare un tentativo di fuga, i poliziotti spararono diversi lacrimogeni all'interno del cpt, intossicando una bambina di otto mesi presente nel cpa che fu ricoverata in ospedale, per fortuna non in gravi condizioni.
Ma nonostante le pressioni al presidio di sabato si sono avvicinati e sono rimasti molti degli "ospiti" del cpa, soprattutto per avere risposte ai propri dubbi sulla domanda d'asilo e sul colloquio con la commissione giudicante; nel prossimo periodo l'osservatorio si attiverà attraverso gli avvocati per dare un aiuto concreto. Ciò che è avvenuto è un segnale positivo: è stato realizzato un primo collegamento tra dentro e fuori le mura, anche se solo con una parte dei detenuti.
L'iniziativa non resterà isolata: è in programma per il prossimo sabato una festa multietnica nella piazza principale di Gradisca dove si gusteranno specialità africane e di altri paesi e suoneranno musicisti di vari paesi; l'intenzione è quella di rincontrare i richiedenti asilo (e tutti coloro che parteciperanno) in un momento di festa lontano dal cpt, almeno per una sera. Un momento di festa che però riaffermi in modo fermo e chiaro la nostra volontà di vedere crollare quelle mura, insieme a tutte le barriere fisiche e psicologiche poste da stati e governi contro i migranti.
luca e raffaele

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