Lo sciopero generale indetto dai sindacati di base per il prossimo 9
novembre costituisce un momento di lotta e mobilitazione fondamentale
per rispondere agli attacchi scagliati dal governo di Centrosinistra
contro i lavoratori e nell'interesse del padronato italiano.
È necessario cancellare il Protocollo sul welfare del 23 luglio
con il quale il governo Prodi e le burocrazie sindacali della triplice
confederale hanno voluto delineare un quadro generale di progressivo
peggioramento delle già difficilissime condizioni di vita dei
lavoratori, dei pensionati, dei precari, dei disoccupati.
Non va dimenticato, inoltre, che la Finanziaria partorita dal governo
prevede l'aumento delle spese militari e ulteriori tagli ai servizi
pubblici sancendo, ancora una volta, la collusione tra governo,
militari e capitalisti nel disegnare un paese sempre più povero
e sempre più militarizzato.
Non bisogna dimenticare che questo governo non ha previsto alcuna
riduzione dei finanziamenti (circa 9 miliardi di euro, quasi il 45%
della manovra finanziaria del 2006) che a vario titolo vengono erogati
alla Chiesa cattolica e ai suoi vari istituti, e che avrebbe potuto
significare per i cittadini italiani l'abbattimento di circa 30 punti
delle tasse. Oltre a ciò va ricordato che lo scorso anno, sempre
questo governo, ha definitivamente esentato la Chiesa dal pagamento
dell'ICI confermando la posizione di privilegio delle istituzioni
ecclesiali.
Lo sciopero generale sarà tanto più efficace quanto
più i lavoratori saranno capaci di mantenere alto il livello del
conflitto facendo sì che la mobilitazione sia diffusa e
permanente, senza mediazioni e lottando dal basso in piena
autorganizzazione.
Bisogna impegnarsi affinché questa mobilitazione trovi il
coinvolgimento di tutti i soggetti che vivono quotidianamente
condizioni di precarietà e insicurezza: dai migranti ai
disoccupati, dai precari ai pensionati.
In questo senso, l'impegno degli anarchici e dei libertari andrà
- oggi come sempre - in direzione di un forte sostegno alla lotta di
tutti gli oppressi per il rafforzamento della coscienza di classe e la
diffusione di pratiche auto-gestionarie e di azione diretta.
Contro il protocollo sul welfare e la finanziaria di guerra
Azione diretta, autorganizzazione, sciopero generale, autogestione!
Commissione di Corrispondenza della Federazione Anarchica Italiana - FAI
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