I mezzi di persuasione di massa, in quanto manipolatori di
coscienze, hanno la loro parte di responsabilità nell'orientare
la famigerata "opinione pubblica", ammesso che esista, a favore
dell'ondata di xenofobia e razzismo che rischia di sommergerci. Per
verificarlo abbiamo provato a dare un'occhiata ai titoli comparsi sui
quotidiani [*] italiani a proposito del recente delitto di Roma.
Questo perché, per quanto non sempre ne rispecchino fedelmente
il contenuto, i titoli degli articoli rappresentano per molti una fonte
di informazione veloce e a volte anche l'unica.
Ovviamente, visto lo spazio a disposizione, non si tratta di una
ricerca sistematica, ma crediamo comunque sia sufficientemente
rappresentativa.
Il fatto è noto: il 30 ottobre scorso nella periferia di Roma
una donna viene aggredita e ridotta in fin di vita, morirà dopo
due giorni. Subito dopo viene arrestato un uomo accusato dell'omicidio.
Una prima parte dei titoli fanno parte della tradizione legata alla
"cronaca nera", titoli ad effetto, meglio se macabri o violenti.
"Tor di Quinto, il campo dell'orrore" (corriere della sera, edizione
romana, 1); "Noi romani in gabbia per paura delle bestie (intervista a
C. Verdone)" (il giornale, 2/3); "Finisce in coma per le sevizie di un
rom" (la stampa, 2); "Massacrata e gettata in un fosso choc a Roma,
arrestato romeno" (la repubblica, 2/3); "Basta orrori, è
emergenza nazionale (intervista a W. Veltroni)" (la repubblica, 5);
"Doppio orrore" (il manifesto, 1).
In alcuni casi, le suggestioni sono marcatamente esagerate.
"Il manovale della Transilvania fuggito dopo due condanne per furto"
(corriere della sera, 3), provate a pensare alla prima parola che vi
viene in mente a proposito della Transilvania. "Stuprata e massacrata
da un romeno: è in coma" (il giornale, 3), quando ancora non si
è fatta una autopsia, per non dire un processo.
Un secondo gruppo di titoli sono chiaramente indirizzati a diffondere
un clima di insicurezza e di paura, specialmente tra i lettori
più indifesi.
"Ti ammazzano per strada" (libero, 1); "Insicuri a casa nostra" (il
mattino, 1); "Giovanna, poteva succedere a ciascuno di noi" (il
messaggero, 3); "La stazione della paura: "Qui è un inferno""
(la repubblica, 2); "Massacrata alla fermata del treno. Roma sotto
choc" (il secolo d'italia, 4/5); "Il marito disperato: "lo sapevo, lo
temevo" (il messaggero, 2).
Un terzo gruppo ha invece lo scopo di suggerire le risposte che la
società dovrebbe dare per contrastare il ripetersi di casi del
genere.
"Espulsioni rapide, via al decreto legge prodi: sulla sicurezza scelta
unanime" (corriere della sera, 4/5); "Fine della tolleranza" (il
messaggero, 1); "Alemanno: "tolleranza zero verso l'illegalità e
controllo del territorio" (il messaggero, 30); "Se non fossi un uomo di
stato mi farei giustizia con le mie mani" (la repubblica, 3); "massima
severità" (secolo xix, 1); "Sicurezza sociale, si può
fare di più" (l'unità, 6).
Grande spazio, visto il momento nel quale il fatto è avvenuto,
viene dato alla polemica politica che non ha scrupolo ad esercitarsi su
un corpo ancora caldo.
"Violenza a Roma, una mezza legge diventa decreto" (europa, 1); "Il
sindaco scopre l'intolleranza: "troppi criminali"" (il giornale, 2);
"Questa corsa ai ripari è tardiva. E sa di beffa" (libero, 2);
"Stato debole e intolleranza" (opinione delle libertà, 1);
"Conta di più la sicurezza o il festival del cinema?" (padania,
9); "Sicurezza, Veltroni impone il decreto" (il sole 24 ore, 16);
"Vittima della cecità politica" (il tempo, 1).
Nei giorni immediatamente successivi, come sempre accade in questi
casi, i toni beceri si stemperano (anche se non del tutto) e prevalgono
i titoli più "moderati", anche se continuano sulla stessa
falsariga descritta sopra.
Da questa veloce scelta si può facilmente immaginare il
quadro che si sono fatti i lettori più pigri riguardo a quanto
accaduto: si è trattato di un omicidio particolarmente efferato
(del resto il presunto colpevole è un rom o un romeno...), che
si inserisce all'interno di una situazione sociale particolarmente
degradata (le città insicure) e che la soluzione è solo
quella di aumentare la repressione, la cosiddetta "tolleranza zero".
Per finire va sottolineato che le prime notizie sull'aggressione,
pubblicate il 31 ottobre solo da alcuni quotidiani, riportavano la
notizia in modo molto scarno, forse perché, in un primo momento,
sembrava che la vittima fosse "probabilmente una rumena" (corriere
della sera, 31/10/2007) o "probabilmente una nomade" (la repubblica,
31/10/2007).
Ogni altra parola è superflua.
Pepsy
Nota
[*] I titoli, tra virgolette, sono tutti ricopiati dai quotidiani del 1
novembre 2007, dopo il titolo, tra parentesi il nome della testata e la
pagina