Umanità Nova, n.38 del 25 novembre 2007, anno 87

Notizie fantasma. Giochi esplosivi


Il 13 novembre scorso una agenzia giornalistica ha battuto una notizia che è rimasta confinata nelle pagine locali, ai margini della cronaca spettacolo da prima serata, piena di personaggi impegnati a disquisire sulla scontata impunità dei poliziotti che sparano e uccidono.
A Polcenigo, frazione di Pordenone, due militari statunitensi sono stati investiti in pieno dallo scoppio di un ordigno che loro stessi stavano preparando. Molto scarse le notizie sulla dinamica dell'accaduto: nella maggior parte dei casi viene scritto che l'intenzione dei militari era quella di "divertirsi" a far esplodere in un prato un ordigno rudimentale, grande come una palla da tennis, ma che qualcosa è andato storto e i due sono rimasti gravemente mutilati dalla deflagrazione. Alcune fonti segnalano l'esistenza di un terzo uomo che però sarebbe scappato prima dell'esplosione.
Nessuna meraviglia del basso profilo scelto dai media su questa notizia. Se a farsi scoppiare in mano un ordigno fossero stati due giovani frequentatori di centri sociali avremmo avuto tutte le prime pagine dedicate al pericolo "anarco insurrezionalista" o "brigatista", a scelta. Se fossero stati due immigrati, magari di religione islamica, oltre alle prime pagine ci sarebbero stati speciali tv e discussioni a non finire sulla minaccia fondamentalista che grava pesantemente sulla penisola.
Invece quando a dilettarsi nella costruzione di ordigni sono due militari statunitensi di stanza in Italia, la cosa si risolve al massimo in un "gioco pericoloso". Nulla vieta pensare che, forse, i due sprovveduti bombaroli non hanno fatto in tempo a collocare l'ordigno da qualche altra parte, magari sotto una macchina, davanti ad una porta o chissà dove.
Più inquietante invece la chiosa all'avvenimento dettata, a quanto sembra, dalla magistratura che avrebbe escluso qualsiasi connessione tra l'avvenimento e l'imprendibile "unabomber" che in quella zona ha creato tanti problemi con i suoi ordigni. Precisazione non richiesta e non necessaria, ma che lascia il sospetto che dietro l'avvenimento ci sia qualcosa in più di quanto si veda.
Anche se non viene collegato a questo fatto, quattro giorni dopo, sempre un piccolo trafiletto di cronaca locale, ha annunciato l'arresto, ad Aviano (praticamente nella stessa zona) di un ex parà statunitense, marito di una aviera ancora in servizio, nella cui casa sono state rinvenute non meglio precisate armi, munizioni da guerra e cocaina. Un caso?
Non è la prima volta che personaggi in divisa vengono pizzicati a maneggiare armi ed esplosivi e nemmeno la prima volta che rischiano di restarci secchi, come accadde a quel poliziotto che stava giocando con una bomba a mano in caserma non molto tempo fa. Una attitudine a giocare col fuoco che dovrebbe preoccupare non poco coloro che si ergono a paladini della sicurezza, ma che invece, come in questo caso, diventa solo una delle tante notizie fantasma che aleggiano nel sistema mediatico.

Pepsy

Riferimenti
http://gazzettino.quinordest.it/VisualizzaArticolo.php3?Luogo=Pordenone&Codice=3576917&Data=2007-11-14&Pagina=7&Hilights=aviano
http://www.rainews24.it/notizia.asp?newsid=75738
http://gazzettino.quinordest.it/VisualizzaArticolo.php3?Luogo=Pordenone&Codice=3575660&Data=2007-11-13&Pagina=7
http://www.instablog.org/ultime/8114.html



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