Il primo novembre si sono concluse con una bella serata al Peace
Maker di via Riccione a Imola le giornate anticlericali promosse da
alcune realtà imolesi e bolognesi.
L'iniziativa era partita venerdì 26 ottobre con un banchetto
informativo nel centro cittadino. Nello svolgersi delle giornate
ospitate presso la sede dell'archivio storico della FAI e presso il
Peace Maker si sono alternati momenti di conferenza-dibattito con
interventi canori, spettacoli musicali e videoproiezioni.
Presso la sala del Peace Maker era allestita una mostra di storici
opuscoli anticlericali e alcuni pannelli controinformativi sulle
relazioni chiesa e potere; in un "confessionale" tappezzato di articoli
ripresi dalla stampa sugli "scandali" clericali veniva proiettato il
noto video sulla pedofilia clericale.
Il momento di incontro di sabato 27 ottobre che ha visto la
presentazione del progetto di archivio storico anticlericale "Enrico
Travaglini" di Fano a cura di Federico Sora e una splendida relazione
di Pippo Guerrieri sulla "piovra vaticana" è stato molto
partecipato e ha suscitato anche un buon dibattito. Altrettanto
interesse (anche se con una partecipazione minore) ha suscitato la
relazione di Paolo Iervese sulle attuali "strategie" della gerarchia
cattolica. Molto belli anche i concerti serali.
Ma, come dicevo, i "fuochi d'artificio", ci sono stati l'ultimo giorno.
Si è partiti dalla presentazione del lavoro di Roberto
Giulianelli su Ottorino Manni che, nonostante il tema un po'
specialistico, ha suscitato partecipazione ed interesse. Vi è
poi stato l'intervento canoro del coro "De Marchi" della scuola di
musica popolare Ivan Illich di Bologna. Il repertorio e la
partecipazione di questo "gruppone" di compagne e compagni ha suscitato
una coralità ed un'allegria che ha pervaso anche la successiva
cena. Per chiudere in bellezza un bel concerto di Alessio Lega che ha
confermato capacità tecnica e umana suscitando grande
coinvolgimento.
Al di la delle persone coinvolte direttamente (in gran parte del "giro"
dei compagni), l'iniziativa ha prodotto un intervento concreto sul
territorio della provincia di Bologna sia per l'ampia diffusione di
materiale di pubblicizzazione dell'iniziativa, sia per la ripresa che
ne ha fatto la stampa locale. La curia si è trincerata dietro un
"no comment".
Ringraziandoci a vicenda salutiamo le compagne e i compagni del Peace,
dei gruppi anarchici imolesi e del circolo Berneri di Bologna che hanno
permesso lo svilupparsi di questa iniziativa anticlericale.
WS
A Pontedera la sera del 9 novembre si è tenuto un presidio
itinerante di un centinaio di persone contro i fascisti di Forza Nuova.
Le forze dell'oppressione statale hanno blindato il centro cittadino e
minacciato di caricare, per proteggere i fasci che tenevano nella loro
sede una schifosa sceneggiata razzista e liberticida contro gli
immigrati. Hanno partecipato al presidio itinerante antifascista - che
si è snodato per le vie di Pontedera con canti e slogan
antifascisti fino a tarda sera - centri sociali, gruppi politici
antagonisti, anarchici/he di Pisa e provincia.
Alex del Kronstadt-Volterra
Sotto la Mole la notizia dell'inizio dei blocchi all'aeroporto Dal
Molin ha fatto scattare un'immediata solidarietà che, già
nella giornata di mercoledì 7 novembre, si è tradotta in
un presidio autorganizzato via sms.
Dai manifestanti che intorno alle 17 si sono radunati intorno alla
prefettura, circa un'ora dopo si è staccato un gruppo che ha
attraversato tutti gli incroci della centralissima piazza Castello,
bloccando ad intermittenza il traffico per comunicare le proprie
ragioni ai passanti ed agli automobilisti. Seguiti da presso prima
dalla Digos e poi dai poliziotti dell'antisommossa, si sono mossi con
agilità prima di ricongiungersi con il resto del presidio.
Onan
La destra soffia sul fuoco del razzismo e della xenofobia mentre la
nostra società sprofonda sempre più in un baratro fatto
di violenza e indifferenza. Alleanza Nazionale giovedì 8
novembre ha tenuto un presidio in corso Vercelli angolo via Germagnano,
poco lontano da un campo dove hanno trovato rifugio alcune famiglie di
rom rumeni. L'indizione della manifestazione era a dir poco
agghiacciante: impedire per qualche ora che i rom andassero in giro a
"rubare, stuprare, ammazzare".
In risposta all'iniziativa fascista è partito un presidio
antifascista ed antirazzista, che, separato dai camerati da un robusto
cordone di polizia, ha portato solidarietà agli immigrati, che
per l'intero pomeriggio sono rimasti asserragliati nel campo: qualcuno
avrebbe voluto unirsi al presidio ma la paura ed i consigli di alcuni
mediatori culturali li hanno indotti a desistere.
Per circa due ore ai cori fascisti si sono contrapposti gli slogan
degli antifascisti. I nazionalalleati sono anche stati fatti bersaglio
di uova lanciate da un autobus di linea di passaggio.
Il giorno successivo si è appreso di un episodio verificatosi
nei giorni precedenti: una donna rom, che era andata a prendere i figli
a scuola, è stata aggredita a calci e pugni da un gruppo di
uomini, che l'hanno lasciata a terra sanguinante. La donna, spaventata
dal clima sempre più pesante, non è neppure andata in
ospedale a farsi medicare.
Qualora qualcuno non se ne fosse accorto questo non è un brutto
film sulla Germania degli anni '30 ma la realtà cruda in cui
siamo immersi.
Onan II
Nel pomeriggio di sabato 10 novembre si è tenuta a l'ennesima
adunata fascista mascherata da incontro culturale. Questa volta
è toccato al museo del Sannio, sito proprio in piazza Matteotti,
ospitare il puzzo fascista. L'incontro era sugli hobbit: gli anarchici
non hanno potuto perdere l'occasione per andare a ribadire a gran voce,
come quella culturale, non sia altro che una maschera dietro cui i
nostalgici celano il solito carico di razzismo, sessismo, xenofobia ed
intolleranza.
Nonostante la presenza di un folto gruppo di sbirri, gli anarchici
hanno affisso uno striscione sulla fontana al centro della piazza con
su scritto "Il fascismo non è cultura".
È stato distribuito un volantino di cui riportiamo alcuni
significativi stralci: "Il clima di intolleranza razzista si sta
propagando purtroppo in tutta Italia. La sinistra prepara le nuove
leggi razziali. I soliti media asserviti al potere stanno soffiando sui
focolai appiccati dai fascisti con la testa rasata e da quelli in
doppio petto. (…)
A Benevento, i fascisti ci riprovano. Dopo il trentennale di Campo
Hobbit, e le cariche subite dagli antifascisti accorsi in piazza
Matteotti, per far sì che Forza Nuova e il suo Duce, Roberto
Fiore, non potessero appestare l'aria di una piazza dedicata proprio ad
una vittima del fascismo, i nostalgici, questa volta incravattati,
rilanciano, celando come al solito, in un falso guscio culturale, la
loro intolleranza.
Liberamente tratto da un comunicato dello spazio anarchico "Senza Patria" di Benevento