Umanità Nova, n.38 del 25 novembre 2007, anno 87

Inform@zione


Imola: giornate Anticlericali

Il primo novembre si sono concluse con una bella serata al Peace Maker di via Riccione a Imola le giornate anticlericali promosse da alcune realtà imolesi e bolognesi.
L'iniziativa era partita venerdì 26 ottobre con un banchetto informativo nel centro cittadino. Nello svolgersi delle giornate ospitate presso la sede dell'archivio storico della FAI e presso il Peace Maker si sono alternati momenti di conferenza-dibattito con interventi canori, spettacoli musicali e videoproiezioni.
Presso la sala del Peace Maker era allestita una mostra di storici opuscoli anticlericali e alcuni pannelli controinformativi sulle relazioni chiesa e potere; in un "confessionale" tappezzato di articoli ripresi dalla stampa sugli "scandali" clericali veniva proiettato il noto video sulla pedofilia clericale.
Il momento di incontro di sabato 27 ottobre che ha visto la presentazione del progetto di archivio storico anticlericale "Enrico Travaglini" di Fano a cura di Federico Sora e una splendida relazione di Pippo Guerrieri sulla "piovra vaticana" è stato molto partecipato e ha suscitato anche un buon dibattito. Altrettanto interesse (anche se con una partecipazione minore) ha suscitato la relazione di Paolo Iervese sulle attuali "strategie" della gerarchia cattolica. Molto belli anche i concerti serali.
Ma, come dicevo, i "fuochi d'artificio", ci sono stati l'ultimo giorno.
Si è partiti dalla presentazione del lavoro di Roberto Giulianelli su Ottorino Manni che, nonostante il tema un po' specialistico, ha suscitato partecipazione ed interesse. Vi è poi stato l'intervento canoro del coro "De Marchi" della scuola di musica popolare Ivan Illich di Bologna. Il repertorio e la partecipazione di questo "gruppone" di compagne e compagni ha suscitato una coralità ed un'allegria che ha pervaso anche la successiva cena. Per chiudere in bellezza un bel concerto di Alessio Lega che ha confermato capacità tecnica e umana suscitando grande coinvolgimento.
Al di la delle persone coinvolte direttamente (in gran parte del "giro" dei compagni), l'iniziativa ha prodotto un intervento concreto sul territorio della provincia di Bologna sia per l'ampia diffusione di materiale di pubblicizzazione dell'iniziativa, sia per la ripresa che ne ha fatto la stampa locale. La curia si è trincerata dietro un "no comment".
Ringraziandoci a vicenda salutiamo le compagne e i compagni del Peace, dei gruppi anarchici imolesi e del circolo Berneri di Bologna che hanno permesso lo svilupparsi di questa iniziativa anticlericale.
WS

Pontedera: presidio antifascista

A Pontedera la sera del 9 novembre si è tenuto un presidio itinerante di un centinaio di persone contro i fascisti di Forza Nuova. Le forze dell'oppressione statale hanno blindato il centro cittadino e minacciato di caricare, per proteggere i fasci che tenevano nella loro sede una schifosa sceneggiata razzista e liberticida contro gli immigrati. Hanno partecipato al presidio itinerante antifascista - che si è snodato per le vie di Pontedera con canti e slogan antifascisti fino a tarda sera - centri  sociali, gruppi politici antagonisti, anarchici/he di Pisa e provincia.
Alex del Kronstadt-Volterra

Torino: solidarietà al Dal Molin

Sotto la Mole la notizia dell'inizio dei blocchi all'aeroporto Dal Molin ha fatto scattare un'immediata solidarietà che, già nella giornata di mercoledì 7 novembre, si è tradotta in un presidio autorganizzato via sms.
Dai manifestanti che intorno alle 17 si sono radunati intorno alla prefettura, circa un'ora dopo si è staccato un gruppo che ha attraversato tutti gli incroci della centralissima piazza Castello, bloccando ad intermittenza il traffico per comunicare le proprie ragioni ai passanti ed agli automobilisti. Seguiti da presso prima dalla Digos e poi dai poliziotti dell'antisommossa, si sono mossi con agilità prima di ricongiungersi con il resto del presidio.
Onan

Torino: presidio antifascista in solidarietà ai rom

La destra soffia sul fuoco del razzismo e della xenofobia mentre la nostra società sprofonda sempre più in un baratro fatto di violenza e indifferenza. Alleanza Nazionale giovedì 8 novembre ha tenuto un presidio in corso Vercelli angolo via Germagnano, poco lontano da un campo dove hanno trovato rifugio alcune famiglie di rom rumeni. L'indizione della manifestazione era a dir poco agghiacciante: impedire per qualche ora che i rom andassero in giro a "rubare, stuprare, ammazzare".
In risposta all'iniziativa fascista è partito un presidio antifascista ed antirazzista, che, separato dai camerati da un robusto cordone di polizia, ha portato solidarietà agli immigrati, che per l'intero pomeriggio sono rimasti asserragliati nel campo: qualcuno avrebbe voluto unirsi al presidio ma la paura ed i consigli di alcuni mediatori culturali li hanno indotti a desistere.
Per circa due ore ai cori fascisti si sono contrapposti gli slogan degli antifascisti. I nazionalalleati sono anche stati fatti bersaglio di uova lanciate da un autobus di linea di passaggio.
Il giorno successivo si è appreso di un episodio verificatosi nei giorni precedenti: una donna rom, che era andata a prendere i figli a scuola, è stata aggredita a calci e pugni da un gruppo di uomini, che l'hanno lasciata a terra sanguinante. La donna, spaventata dal clima sempre più pesante, non è neppure andata in ospedale a farsi medicare.
Qualora qualcuno non se ne fosse accorto questo non è un brutto film sulla Germania degli anni '30 ma la realtà cruda in cui siamo immersi.
Onan II

Benevento: il fascismo non è cultura

Nel pomeriggio di sabato 10 novembre si è tenuta a l'ennesima adunata fascista mascherata da incontro culturale. Questa volta è toccato al museo del Sannio, sito proprio in piazza Matteotti, ospitare il puzzo fascista. L'incontro era sugli hobbit: gli anarchici non hanno potuto perdere l'occasione per andare a ribadire a gran voce, come quella culturale, non sia altro che una maschera dietro cui i nostalgici celano il solito carico di razzismo, sessismo, xenofobia ed intolleranza.
Nonostante la presenza di un folto gruppo di sbirri, gli anarchici hanno affisso uno striscione sulla fontana al centro della piazza con su scritto "Il fascismo non è cultura".
È stato distribuito un volantino di cui riportiamo alcuni significativi stralci: "Il clima di intolleranza razzista si sta propagando purtroppo in tutta Italia. La sinistra prepara le nuove leggi razziali. I soliti media asserviti al potere stanno soffiando sui focolai appiccati dai fascisti con la testa rasata e da quelli in doppio petto. (…)
A Benevento, i fascisti ci riprovano. Dopo il trentennale di Campo Hobbit, e le cariche subite dagli antifascisti accorsi in piazza Matteotti, per far sì che Forza Nuova e il suo Duce, Roberto Fiore, non potessero appestare l'aria di una piazza dedicata proprio ad una vittima del fascismo, i nostalgici, questa volta incravattati, rilanciano, celando come al solito, in un falso guscio culturale, la loro intolleranza.
Liberamente tratto da un comunicato dello spazio anarchico "Senza Patria" di Benevento



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