Umanità Nova, n.40 del 9 dicembre 2007, anno 87

Vicenza 15 dicembre. Ogni militare è un invasore


La mobilitazione internazionale del 15 dicembre a Vicenza contro il raddoppio della base militare Usa rappresenta una tappa importantissima del percorso di lotta che la popolazione vicentina ha intrapreso per opporsi ai progetti di devastazione e sfruttamento in chiave militarista del territorio da parte della classe politica italiana e statunitense.
In tutti questi anni, lo stato italiano ha voluto imporre alla comunità vicentina un progetto di morte che migliaia di persone hanno dimostrato di rifiutare nettamente dal momento che la militarizzazione di questo territorio è già pesantissima per via dell'invasiva presenza di strutture Usa, Nato e dell'Unione Europea tra cui la caserma statunitense Ederle, l'arsenale nucleare di Longare e la caserma Chinotto, sede del comando della Gendarmeria europea.
La nuova base Dal Molin costituirebbe l'ennesima servitù militare i cui costi ricadrebbero in massima parte sulla collettività facendo di Vicenza una vera e propria caserma a cielo aperto, un avamposto della guerra globale e permanente che da anni umilia il mondo con il suo carico immane di distruzione, lutti e tragedie.
A Vicenza, grazie alla costante mobilitazione, alla non-collaborazione, all'ostruzionismo e al boicottaggio attivo delle strutture che servono concretamente agli interessi dei signori della guerra, l'opposizione popolare alle politiche belliciste del governo ha dimostrato che fermare la macchina bellica è possibile, e ha affrontato con fermezza e determinazione i tentativi di criminalizzazione del movimento da parte delle autorità locali e nazionali per depotenziare e fiaccare la capacità di autorganizzazione della popolazione che lotta e resiste.
Da anarchici, sosteniamo attivamente l'autorganizzazione dei cittadini e dei lavoratori vicentini poiché solo l'autonomia, l'indipendenza e l'azione diretta del movimento possono realmente scardinare gli interessi incrociati delle istituzioni, dei gruppi di potere e della lobby militarista.
Nel solco dell'antimilitarismo che da sempre contraddistingue il pensiero e l'azione del movimento libertario internazionale, esprimiamo solidarietà a tutte le realtà di base e ai comitati popolari che portano avanti questa lotta, scendiamo in piazza per opporre la nostra incompatibilità e il nostro rifiuto contro l'ingerenza militare e la devastazione ambientale del territorio vicentino, lottiamo per un mondo liberato dalle basi militari, dalla guerra e dal militarismo.
Contro tutte le guerre, contro tutti gli eserciti
Per l'internazionalismo e la rivoluzione sociale

Commissione di corrispondenza della Federazione Anarchica Italiana - FAI
cdc@federazioneanarchica.org
www.federazioneanarchica.org

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