La mobilitazione internazionale del 15 dicembre a Vicenza contro il
raddoppio della base militare Usa rappresenta una tappa importantissima
del percorso di lotta che la popolazione vicentina ha intrapreso per
opporsi ai progetti di devastazione e sfruttamento in chiave
militarista del territorio da parte della classe politica italiana e
statunitense.
In tutti questi anni, lo stato italiano ha voluto imporre alla
comunità vicentina un progetto di morte che migliaia di persone
hanno dimostrato di rifiutare nettamente dal momento che la
militarizzazione di questo territorio è già pesantissima
per via dell'invasiva presenza di strutture Usa, Nato e dell'Unione
Europea tra cui la caserma statunitense Ederle, l'arsenale nucleare di
Longare e la caserma Chinotto, sede del comando della Gendarmeria
europea.
La nuova base Dal Molin costituirebbe l'ennesima servitù
militare i cui costi ricadrebbero in massima parte sulla
collettività facendo di Vicenza una vera e propria caserma a
cielo aperto, un avamposto della guerra globale e permanente che da
anni umilia il mondo con il suo carico immane di distruzione, lutti e
tragedie.
A Vicenza, grazie alla costante mobilitazione, alla non-collaborazione,
all'ostruzionismo e al boicottaggio attivo delle strutture che servono
concretamente agli interessi dei signori della guerra, l'opposizione
popolare alle politiche belliciste del governo ha dimostrato che
fermare la macchina bellica è possibile, e ha affrontato con
fermezza e determinazione i tentativi di criminalizzazione del
movimento da parte delle autorità locali e nazionali per
depotenziare e fiaccare la capacità di autorganizzazione della
popolazione che lotta e resiste.
Da anarchici, sosteniamo attivamente l'autorganizzazione dei cittadini
e dei lavoratori vicentini poiché solo l'autonomia,
l'indipendenza e l'azione diretta del movimento possono realmente
scardinare gli interessi incrociati delle istituzioni, dei gruppi di
potere e della lobby militarista.
Nel solco dell'antimilitarismo che da sempre contraddistingue il
pensiero e l'azione del movimento libertario internazionale, esprimiamo
solidarietà a tutte le realtà di base e ai comitati
popolari che portano avanti questa lotta, scendiamo in piazza per
opporre la nostra incompatibilità e il nostro rifiuto contro
l'ingerenza militare e la devastazione ambientale del territorio
vicentino, lottiamo per un mondo liberato dalle basi militari, dalla
guerra e dal militarismo.
Contro tutte le guerre, contro tutti gli eserciti
Per l'internazionalismo e la rivoluzione sociale
Commissione di corrispondenza della Federazione Anarchica Italiana - FAI
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