Durante i primi giorni di ottobre si sono tenute diverse
manifestazioni contro il progetto di riforma costituzionale voluto da
Chavez. A queste manifestazioni hanno partecipato anche compagni e
compagne di diversi gruppi e organizzazioni anarchiche. Il 7 ottobre
migliaia di studenti hanno manifestato di fronte alla corte suprema di
Caracas e sono stati violentemente caricati dalla polizia, che non ha
esitato a sparare ad altezza uomo. Negli scontri vi sono stati diversi
feriti, tra cui alcuni compagni della Croce Nera anarchica venezuelana.
Insieme alla polizia sono stati visti sparare anche diversi gruppi di
"pistoleros", agenti privati specializzati nella repressione.
In Corea del Sud risiedono intorno ad un milione di cittadini
stranieri, dei quali circa 230.000 lavoratori senza documenti e, come
in molte altre parti del mondo, anche in Corea i lavoratori immigrati
sono i più sfruttati e i meno garantiti. Il governo coreano ha
avviato una campagna su larga scala contro i migranti e contro i
rappresentati dei sindacati che li tutelano: da agosto ad oggi
più di venti delegati sindacali sono stati arrestati senza prove
e sono tutt'ora in galera. Il 27 novembre scorso tre funzionari del
sindacato degli immigrati (Migrant Trade Union – MTU) sono stati
arrestati fuori dalle loro case e posti di lavoro.
La nuova legge sull'immigrazione, denominata "Employment Permit System
(EPS)", entrata in vigore nel 2004, afferma che i lavoratori immigrati
possono lavorare nella Corea del Sud per soli 3 anni e solo per un
impiego. Tale sistema ha spinto migliaia di lavoratori immigrati nelle
braccia del lavoro nero e della clandestinità.
A cura di Raffaele
Fonti: www.ainfos.ca; www.indymedia.org; http://news.infoshop.org; http://www.cna.contrapoder.org.ve; http://argentina.indymedia.org